L’ANEDDOTO SUL TENORE
Dieci anni fa moriva Luciano Pavarotti e oggi tutto il mondo della musica si riunisce in una location esclusiva per celebrare il suo grande successo. Fra i tanti artisti che varcheranno il palco di Un’emozione senza fine, ci sarà anche Zucchero, che di recente è finito al centro della polemica a causa di un aneddoto sul brano “Miserere” che, in qualche modo, coinvolge anche il defunto tenore. Zucchero, infatti, ha dichiarato di aver richiesto al cantante, all’epoca già molto noto, di incidere insieme il brano Miserere, rivelando che, di fronte al rifiuto di Pavarotti, avrebbe lanciato la cassetta nel fuoco del vicino camino mandando su tutte le furie il suo interlocutore. Zucchero, che nel suo bluff non ha rivelato al suo interlocutore di avere già inciso 5 copie del pezzo, con questo escamotage riuscì a convincere il tenore a realizzare il brano in duetto, ma di recente è stato smentito dal suo ex manager Michele Torpedine, che ha messo in discussione tutto il suo racconto: “Possibile inventare tante bugie? L’episodio della cassetta con il provino di Miserere gettata nel camino a casa di Pavarotti è pura invenzione”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
LA CURIOSITÀ PER LA SUA VENA ARTISTICA
A dieci anni dalla scomparsa, Rai 1 rende omaggio al maestro Luciano Pavarotti con lo spettacolo – evento Pavarotti un’emozione senza fine, presentata da Carlo Conti nella magnifica Arena di Verona. Tra i tanti artisti che vi prenderanno parte spicca il cantante emiliano Zucchero che spesso e volentieri ha collaborato in passato con Luciano Pavarotti come nel caso del celebre pezzo ‘Miserere’ peraltro riproposto nell’ultimo Festival di Sanremo. Zucchero continua ad essere uno degli artisti di riferimento in Italia e non solo, grazie ad una straordinaria ‘curiosità che lo spinge avanti’. Infatti, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha parlato proprio degli stimoli che riesce a trovare nonostante le difficoltà della discografia: “È la curiosità a spingermi avanti. Per la realizzazione di Black cat ci siamo stabiliti per sei mesi in America, dopo aver girato gli Usa in lungo e in largo nel tour del 2014, trentotto piazze diverse, molte nel Sud dove non ero mai stato: Nashville e Memphis soprattutto, che per me sono posti mitici. E tutto con lo sleeping bus, come si faceva una volta, per contenere i costi. Raramente vado in vacanza, mi piace riempirmi di suoni e di idee in qualche parte del mondo più che su una spiaggia solitaria”.
L’ALBUM DELLA SVOLTA
Zucchero è sulla cresta dell’onda da metà degli anni Ottanta allorché è letteralmente esploso ottenendo un enorme successo grazie ad un album entrato nella storia: Oro, incenso e birra. Nella medesima intervista a La Repubblica, Zucchero ha raccontato che molti dei pezzi contenuti nell’album sono nati da un periodo di crisi con sua moglie. Queste le parole del celebre cantante: “Oro incenso e birra è un capolavoro che ha conquistato anche colleghi stranieri come Eric Clapton e Brian May, il tentativo di fare finalmente il mio blues. Le canzoni scaturivano dalla mia rabbia, dal periodo difficile che stavo attraversando. Ero in crisi con mia moglie, tornando dal mare disperato, gridai ‘Ho bisogno d’amore perdio, sto male’, tre accordi e via. Il pubblico comprese l’importanza di quell’album, un milione e 840 mila copie sono tata roba anche per quell’epoca. Per me è stato come un raggio di sole”.