Giungono oggi novità importanti in merito ai due giornalisti del programma di La7 di Giletti, Non è l’Arena, arrestati a Dubai per aver seguito Giancarlo Tulliani e la moglie Federica Papadia. Come riporta Il Fatto Quotidiano, Daniele Bonistalli e il collega Daniele Cignini entro la prossima domenica o al massimo lunedì dovrebbero rientrare in Italia. A riferirlo al sito web del quotidiano è stato l’avvocato Dario Morelli di Fremantle, casa di produzione del programma in onda nella prima serata domenicale su La7, il quale mostrandosi molto ottimista in merito ha dichiarato: “Non ci aspettiamo che questo equivoco vada per le lunghe”. Un allungamento dei tempi dovuto essenzialmente alla presenza del weekend arabo e che bloccherà le comunicazioni tra gli avvocati, la polizia e la Farnesina. La prossima domenica però, i due cronisti potrebbero già avere tra le mani il passaporto per il rientro in Italia. Come riferisce ancora il legale, “Bonistalli e Cignini stanno bene, sono in stato di libertà in albergo e non sono stati maltrattati da nessuno, insomma non c’è preoccupazione sul loro stato di salute”. Massimo riserbo, al contrario, sui rapporti di natura diplomatica che coinvolgono la Farnesina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CRONISTI ARRESTATI PERCHÈ SEGUIVANO TULLIANI

Troupe di La7 fermata a Dubai, due giornalisti di Non è L’Arena rischiano fino a un anno di carcere. E’ notizia delle ultime ore l’arresto del giornalista toscano Daniele Bonistalli e del suo cameraman Daniele Cignini negli Emirati Arabi: i due sono stati fermati dalla polizia locale alle ore 17.00 (le 14.00 italiane) per aver seguito Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, e la compagna Federica Papadia. La troupe del programma condotto da Massimo Giletti già due mesi fa aveva raggiunto a Dubai Tulliani, il quale era stato arrestato nell’ambito del processo per riciclaggio a Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale, e alla consorte Elisabetta Tulliani, sua sorella, in particolare per l’affaire della casa di Montecarlo. Ieri un nuovo capitolo della vicenda, con Bonistalli che ha informato amici e conoscenti tramite Facebook: “Stiamo bene anche se siamo momentaneamente trattenuti, gli avvocati stanno lavorando con la Farnesina, speriamo di tornare presto a casa”.



TROUPE DI LA7 FERMATA A DUBAI

Una situazione che, nonostante l’incoraggiante messaggio pubblicato da Bonistalli sul social network, è molto delicata come sottolinea Il Fatto Quotidiano. Infatti, nonostante il lavoro costante tra gli avvocati e la Farnesina per sbloccare la situazione, le garanzie di cui può godere un indagato negli Emirati Arabi sono molto diverse rispetto a qualunque democrazia orientale. I due giornalisti di Non è L’Arena sono stati interrogati per tutta la giornata di ieri e gli sono stati sequestrati i passaporti e l’attrezzatura da lavoro. La situazione deve sbloccarsi entro due giorni, con i due che potrebbero tornare almeno temporaneamente in Italia; qualora così non fosse, Bonistalli e Cignini potrebbero rimanere negli Emirati Arabi almeno un mese e rischiare fino ad un anno di carcere. “Ve la faccio pagare io, stavolta dovete morire, marcire tutti e due”, queste le parole di Giancarlo Tulliani secondo il quotidiano, con la compagna Papadia ad avvertire la polizia della presenza dei due membri dell’equipe giornalistica del programma di La7: “Correte, polizia, ci sono due stalker che mi perseguitano!”. Attesi nuovi aggiornamenti nelle prossime ore.

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