Manuela Costantini è tra i concorrenti di Masterchef Italia 7 che hanno saputo conquistare il pass per prendere parte a questa quarta puntata. La marchigiana di 35 anni che vive a Milano dove svolge la professione di consulente alla carriera, non ha avuto particolari difficoltà nel superare le prime vere insidie del programma culinario di casa Sky dimostrando grande abilità a partire dalla Mistery Box dove è stata chiamata ad abbinare ingredienti apparentemente slegati tra di loro come cotechino, radici di loto, noodles, melograno, riso e peperoncino. Molto bene anche e soprattutto nell’Invention Test, dove si richiedeva una certa abilità nel trattare con le affumicature.



Per l’occasione Manuela ha presentato un secondo piatto intitolato Bosco Riccio a base di controfiletto di manzo, barbabietola affumicata, rapa bianca, cipolla, segatura di melo, fiocchi di sale Maldon, burro, zucchero di canna, vino bianco, olio, sale e pepe. Un piatto valutato di buona fattura e gusto che le ha permesso di accedere alla prova esterna.



MANUELA COSTANTINI, UNA PRIMA ESTERNA DA INCORNICIARE

Nella quarta puntata di Masterchef Italia 7, Manuela Costantini si è dovuta misurare con la prima esperienza nella tanto temuta prova in esterna del programma trasmesso su Sky Uno. Una prima prova che ha portato Manuela e gli altri concorrenti nel cuore della cucina emiliana ed in particolare nel pieno centro di Bologna dove è stato allestito per l’occasione una sorta di studio all’aperto. Manuela è stata inserita nella brigata Blu che assieme a quella Rossa è stata chiamata a preparare in un tempo massimo di 2 ore un banchetto per ben 150 bolognesi. Un banchetto il cui menù ovviamente doveva essere incentrato su alcuni dei piatti più amati e popolari della cucina tradizionale bolognese.



Nello specifico il menù ha previsto crostini con frigione ed ossia una famosa salsa della zona, quindi un fritto misto tipico della provincia bolognese ed infine come dolce una torta di riso. Grazie alla vittoria ottenuta nell’esterna, Manuela ha così potuto evitare le pericolose forche caudine rappresentate dai Pressure Test.