Dopo la pausa festiva, oggi venerdì 12 gennaio 2018 su Rete 4 torna l’appuntamento con “Quarto Grado”, il programma di approfondimento condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. La puntata di questa sera parte dal caso di Vittorio Materazzo, ucciso a Napoli con 40 coltellate il 28 novembre 2016. Per il delitto, lo scorso 3 gennaio è stato arrestato il fratello Luca, che si trovava a Siviglia dove lavorava in un bar come cameriere. Il fratello di Vittorio era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa più di un anno fa dal Gip di Napoli perché ritenuto responsabile di omicidio premeditato. Il prossimo 7 febbraio si aprirà il processo per l’omicidio di Vittorio Materazzo, dinanzi al gup Alfonso Sabella. “Quarto grado” si occuperà poi della morte di Lidia Macchi, la studentessa di Varese uccisa nel 1987. Nel corso dell’udienza davanti al gip di Varese Anna Giorgetti, i periti hanno riferito di aver individuato sul corpo della vittima quattro capelli che non appartengono né alla giovane né a Stefano Binda, al momento unico indagato, arrestato nel 2016.



IL CASO DI SERENA MOLLICONE

L’ultimo caso della puntata è il giallo di Arce (Frosinone). Le indagini sull’assassinio di Serena Mollicone si sono riaperte dopo nuove analisi compiute sul cadavere e sui vestiti della 18enne uccisa nel 2001. Gli inquirenti stanno cercando di capire se sono coinvolte altre persone, oltre a quelle già indagate. L’allora comandate dei Carabinieri Franco Mottola è indagato per omicidio in concorso con la moglie, il figlio e un altro carabiniere. Un terzo militare è invece accusato di favoreggiamento. In una recente intervista al Corriere della Sera, Guglielmo Mollicone ha ribadito il motivo per cui sua figlia quella sera si trova alla caserma dei Carabinieri: “Per denunciare il figlio di Mottola, Marco, che faceva lezioni private di francese da me e andava a scuola con Serena. Si conoscevano, nessuna storia come è stato scritto, ma lei sapeva che lui spacciava”.

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