Per ripercorrere la sua straordinaria carriera a Domenica In, Patrizio Oliva è tornato sul ring, dove ha avuto la possibilità di ricordare la sua avventura a Montecarlo dove il pugile è infatti riuscito a conquistare il titolo di Campione del mondo. Nel ricordare questa avventura, Oliva ha ripercorso i suoi pensieri in quel primo ring: “Ho perso un fratello che aveva quindici anni e io ne avevo dodici: e lui è stato colui che mi ha dato la forza di conquistare tutto, perché io volevo onorare la sua morte e volevo che la sua morte risorgesse poi nei miei guantoni”. Nelle sue parole, anche una riflessione sullo sport e sui motivi per i quali ha scelto di praticarlo con tanta passione: “La boxe è uno sport altamente educativo e formativo, la boxe ti insegna il rispetto delle regole e il rispetto dell’avversario, che poi tramutato in senso civico non sono altro che il rispetto delle leggi, il rispetto della ambiente e il rispetto della persona in generale. Quando tu vivi con questi valori sarai una persona migliore”, ha ammesso il campione. “Sappi che un buon sportivo sarà anche un ottimo cittadino, perché dove c’è sport non c’è bullismo, dove c’è sport non c’è razzismo, dove c’è sport non ci sono barriere culturali ma solo uomini che si stringono la mano alla fine di un incontro”. (Agg di Fabiola Iuliano)
SI SCAGLIERÀ ANCHE CONTRO ADRIANO PANATTA?
Tra gli ospiti della puntata di Domenica In in programma domenica 14 gennaio come di consueto su Rai Uno, ci sarà l’ex azzurro di pugilato Patrizio Oliva, campione che ha poi portato la sua esperienza al di fuori dal ring allenando tanti giovani talenti della boxe italiana. Oliva, già presente in diverse puntate di Domenica In in questa stagione, sarà ospite assieme ad Adriano Panatta partecipando alla rubrica ‘Da campione a campione’, in cui due icone dello sport italiano si raccontano in un faccia a faccia tra ricordi delle rispettive, straordinarie carriere, e considerazioni sullo sport attuale. Oliva d’altronde non ha mai lesinato considerazioni che non riguardano solamente la boxe, ma che svariano dal calcio e possono arrivare sicuramente fino al tennis, in cui Adriano Panatta è riuscito ad eccellere in particolar modo negli anni Settanta, quando riuscì a conquistare anche la Coppa Davis, unica Nazionale azzurra nella storia del tennis a riuscire nell’impresa.
UN MONDO DIVERSO DAGLI INTERESSI DEI TEMPI MODERNI
Il parallelismo con Patrizio Oliva è sicuramente interessante, visto che Oliva è stato a sua volta un campione senza peli sulla lingua, che ha sempre lavorato per uno sport pulito e che soprattutto possa essere diverso da quello dominato dagli interessi dei tempi più moderni. Concetti che Oliva ha espresso anche in alcune precedenti puntate di Domenica In, non risparmiando dai suoi attacchi neppure l’attuale numero uno dello sport italiano, il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha avuto anche modo di rispondere alle critiche espresse da Oliva. Malagò ha affermato di rispettare ogni punto di vista, anche quello più critico, ma ha sottolineato come gli attacchi dell’ex pugile gli siano sembrati ingiustificati. Nella precedente puntata di ‘Da Campione a Campione’, Oliva non aveva infatti risparmiato critiche ad un altro grande azzurro, stavolta del calcio, ovvero Marco Tardelli, che in collaborazione con Malagò ha iniziato a ricoprire un ruolo da mediatore con le varie federazioni sportive. E c’è da scommettere che anche di fronte ad Adriano Panatta, Oliva non terrà a freno le sue considerazioni su come è cambiato il mondo dello sport negli ultimi anni.
PUNTO DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI PUGILI
Patrizio Oliva si è sempre dimostrato particolarmente a suo agio davanti alle telecamere, diventando spesso un punto di riferimento per i giovani sportivi che hanno provato a risollevare il mondo del pugilato italiano negli ultimi anni. Oliva è stato anche coach della Nazionale Italiana di boxe in alcune precedenti edizioni delle Olimpiadi, ma durante le sue apparizioni a Domenica In si è trovato anche a criticare pugili che hanno portato medaglie all’Italia, come Cammarelle e Russo, criticandoli con frasi anche puntenti come: ‘Sono pugili ma si credono professori’, criticando gli appunti mossi al sistema da ragazzi che hanno finito però per uniformarsi allo show business che molto spesso ha penalizzato la boxe ‘romantica’ nella quale Oliva credeva. Oliva ha affermato che Russo e Cammarelle hanno saputo, al contrario di lui, pensare all’avvenire e alla pensione, senza essere ingenui e spendersi davvero per il mondo della boxe ed i giovani. Oliva ha spesso sottolineato la mancanza delle palestre e del supporto necessario per lo sport di base, e proverà a ribadirlo anche nella prossima puntata di Domenica In in programma domenica 14 gennaio.