SPIELBERG GRANDE ASSENTE
Per Fabio Fazio, The Post è un film curatissimo. “E quando un film è così curato, vale la pena andare al cinema. Non aspettate anni per vederlo in televisione”. La regia manda una clip, e la Streep commenta ironica: “Questi attori mi piacciono tantissimo”. Complimenti anche alla doppiatrice: “Mi piacerebbe tantissimo avere questa voce. Così calda, cristallina…”. Si accenna al grande assente Steven Spielberg: “Cosa vuol dire che lui non prova mai?”. “Questo: che ama molto l’improvvisazione. Con lui non ripetiamo mai più di una volta, ma questo non significa che sia un regista disattento o noncurante. Al contrario, tiene molto alla puntualità e ci raccomanda di fare del nostro meglio”. Perché stasera non è qui? Risponde Hanks: “Mi ha detto di dirvi che gli dispiace molto, e che purtroppo il suo aereo non è mai atterrato. Lui ha provato a spiegare al comandante che doveva assolutamente essere qui, ma non ce l’ha proprio fatta”. Okay, divertente. Ma qual è la verità? [agg. di Rossella Pastore]
L’OSPITATA A CHE TEMPO CHE FA
Tra gli ospiti d’eccezione di Che tempo che fa ci sarà Steven Spielberg, leggenda vivente del cinema americano. Nato a Cincinnati il 18 dicembre 1946, Spielberg è tra i volti più importanti del cinema statunitense ed è considerato uno dei cineasti più importanti e influenti di sempre. E’ stato tra i promotori ed i protagonisti della New Hollywood negli anni Settanta, favorendo una rinascita stilistica e concettuale al fianco di personaggi del calibro di George Lucas, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese e Brian De Palma. Il suo palmares è ricchissimo, brillano in particolare i due premi Oscar come miglior regista per Schindler’s List – La lista di Schindler (per il quale vince anche la statuetta di miglior film), e per Salvate il soldato Ryan. Da segnalare anche il Leone d’Oro alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 1993.
THE POST: “LA STORIA PUO’ RIPETERSI”
In Italia arriverà in sala a partire dal 1° febbraio l’ultimo film girato da Steven Spielberg: parliamo di The Post, che vede come protagonisti due pezzi da novanta come Meryl Streep e Tom Hanks. Il film narra la vicenda della pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti top secret del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America prima sul The New York Times e poi sul The Washington Post nel 1971. Intervistato da Repubblica, il regista americano ha presentato la sua ultima pellicola: “Il film racconta una storia vera accaduta nel 1971, non parla del presente, e tuttavia la sua rilevanza contemporanea affiora sotto la superficie. La storia può ripetersi. Il pendolo della storia ha delle oscillazioni ampie. Le ha sempre avute: prima dei Pentagon Papers c’era stato un solo caso in cui si vietò alla stampa di pubblicare la verità: era accaduto durante la guerra civile quando Lincoln sospese alcuni diritti costituzionali”. Il film ha ricevuto sei candidature ai Golden Globe 2018, senza ottenere alcuna vittoria, ma è tra i favoriti in vista degli Oscar del 4 marzo 2018.
LA POLEMICA AI GOLDEN GLOBE
Proprio nel corso dei Golden Globe si è accesa una polemica riguardo all’assenza di registe donne dalla categoria di miglior regista. Innescato dalla nota attrice Natalie Portman, il caso sta tenendo banco nel mondo cinematografico americano e lo stesso Steven Spielberg, presente al gala della National Board Review, ha commentato così: “C’è uno spartiacque in questo momento, lento e forse non abbastanza veloce per le registe donne”. Il regista di Cincinnati ha poi continuato: “Voglio dire: hai Patty Jenkins! Abbiamo alcune donne straordinarie che si sono fatte avanti, basti guardare Mudbound e Lady Bird. E’ un anno piuttosto incredibile, vedrete che ci saranno alcune nominations femminili.
Prevedo, insomma, che agli Oscar quest’anno una regista ci sarà, forse anche più di una”. Le nominations per gli Oscar sono in programma il prossimo 23 gennaio 2018 e si vedrà se ha ragione o meno: di sicuro The Post avrà un ruolo di primo piano.