Ascolti record per la puntata d’esordio di C’è posta per te. Lo scorso sabato sera, si sono aperte le danze della prima puntata del people show dedicato alle storie della gente comune. Come sempre alla conduzione abbiamo trovato Maria De Filippi, la presentatrice che, ancora una volta ha avuto modo di appassionare il pubblico con la sua conduzione sciolta e familiare. L’appuntamento si è portato a casa 29.31% di share pari a 5 milioni 638 mila telespettatori. A conti fatti, rappresenta anche il miglior esordio della trasmissione delle ultime quattordici stagioni. Gioia e felicità anche da parte del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, che ha voluto precisare che il risultato straordinario sul piano numerico è frutto di un vero e proprio vanto editoriale. Complimenti anche per la conduttrice: “Maria De Filippi si conferma, una volta in più, un assoluto gigante della televisione”. Durante la stessa giornata, la presentatrice TV ha concluso bene anche Amici 17, con il 19.71% di share pari a 3 milioni 017 mila telespettatori.

Maria soddisfatta per i risultati: “Ecco perché ho pianto!”

Anche Maria De Filippi, intervistata dal Corriere della Sera si è detta molto soddisfatta per il risultato ottenuto, poi ha parlato del programma, confidando che C’è posta per te non è un prodotto facile da gestire. “Anche perché – dichiara – rispetto alle altre, è una trasmissione impegnativa, si fa tanta fatica. Solo durante la messa in onda di sabato sera sono arrivate 1200 storie alla redazione, che andranno verificate. Ma è un programma difficile da tutti i punti di vista, anche quando entra in studio chi viene chiamato dai parenti: ogni volta devo cercare di capire chi ho di fronte per spingerli a fare pace”. Nel corso della prima puntata la conduttrice ha versato delle lacrime durante la storia che ha visto protagonista l’attaccante della Juventus Gonzalo Higuain. La De Filippi non è stata in grado di continuare a leggere la lettera, facendo correre in suo aiuto Luigi, il protagonista della storia. “Mi ha commossa – racconta al Corriere – il dolore dignitoso di quel figlio a cui i genitori chiedevano scusa per averlo trascurato”.