Essere femminista non vuol dire far fronte comune con le donne sempre e comunque. Essere femminista è qualcosa che va oltre e Catherine Deneuve risponde chiaramente a chi la accusa di non essere tale per via della famosa firma al manifesto che rende “lecite” le avances degli uomini alle donne. Anche nella lettera pubblicata da Libération, la Deneuve ci tiene a sottolineare il fatto che lei è una femminista ed è dalla parte delle donne quando è il caso di esserlo: “A volte sono stata criticata per non essere una femminista. Ricordo di essere stata una delle 343 tr*** con Marguerite Duras e Françoise Sagan che hanno firmato il manifesto “Ho avuto un aborto” scritto da Simone de Beauvoir? L’aborto era punibile con procedimenti penali e detenzione all’epoca“. Anche in questo caso la Deneuve è dalla parte delle donne, di coloro che hanno subito violenze vere e proprie e che non sono riuscite a liberarsi del proprio aguzzino. Per il resto bisogna davvero accusare e mettere con le spalle al muro tutti gli uomini?
LA LETTERA AFFIDATA ALLE PAGINE DI LIBÉRATION
Il 2017 si è chiuso con una delle pagine più tristi e buie del cinema mondiale ed è sempre così che il 2018 si è aperto lasciando l’amaro in bocca ad addetti ai lavori e agli stessi fruitori di quella che per tutti è la settima arte. Il caso Weinstein e le decine di molestie e violenze fatte ai danni di attrici e colleghe, ha aperto un vaso di Pandora che è difficile chiudere senza ulteriori danni. Grandi produttori, attori e registi, anche nostrani, sono stati tirati dentro una tromba d’aria fatta di accuse e di processi mediatici ed è proprio contro questi ultimi che oggi si schiera Catherine Deneuve. L’attrice ci tiene a sottolineare il fatto di essere una donna libera e di voler rimanere tale ma le polemiche che l’hanno travolta nei giorni scorsi non le permettono di chiudere questo suo capitolo della sua vita. È la prima pagina di Libération che oggi si occupa di pubblicare una lettera aperta di Catherine Deneuve che risponde così a chi l’ha accusata di voler giusitificare i molestatori da quelli presenti sui mezzi pubblici a quelli che vivono e prosperano nei piani alti di politica, cinema e posti che contano.
UN CHIARIMENTO MA NESSUN PASSO INDIETRO
Le dichiarazioni dell’attrice non cambiano. Catherine Deneuve conferma di aver voluto firmare il controverso appello delle “cento donne” in favore della libertà di importunare ma questo non vuole dire che lei giustichi questo tipo di cose e oggi prende le distanze da alcune delle firmatarie. In particolare, alcune firmatarie, come l’ex pornostar Brigitte Lahaie, hanno esasperato il testo parlando addirittura del fatto che “anche chi viene stuprata può gioire”. E’ proprio qui che la Deneuve dice no, con fermezza ma con la libertà che l’ha sempre contraddistinta confermando di voler chiarire le cose ma non per le polemiche ma proprio per segnare il solco tra lei e chi il testo vuole portarlo agli estremi: “Il testo non lascia intendere che la molestia va bene, sennò non l’avrei firmato“. Proprio restando nella sua posizione iniziale, l’attrice fa una sorta di passo indietro chiedendo scusa a tutte coloro che le violenze le hanno subite davvero, proprio a loro va la loro solidarietà, non ad altri.
EPUREREMO IL MONDO DELL’ARTE? LE PAURE DELL’ATTRICE
Nella sua lettera aperta Catherine Deneuve ribadisce il fatto di essere una femminista ma di aver paura per il futuro della nostra società, un futuro in cui si potrebbe finire per epurare tutto il mondo dell’arte: “Ho firmato questo testo per una ragione che, a mio avviso, è essenziale: il pericolo delle pulizie nelle arti. Bruceremo Sade in Pleiades? Designare Leonardo da Vinci come artista pedofilo e cancellaremo i suoi dipinti? […] Questo clima di censura mi lascia senza parole e preoccupata per il futuro delle nostre società“. Infine, la Deneuve chiede scusa alle vittime di violenza e solo a loro mentre prende una posizione netta contro i razzisti e i perbenisti che in questi giorni hanno trovato in lei un esempio, l’emblema dei loro pensieri malati e distorti: “Questo è il motivo per cui vorrei dire ai conservatori, ai razzisti e ai tradizionalisti di tutti i tipi che hanno trovato strategico sostenermi che non sono ingannato. Non avranno né la mia gratitudine né la mia amicizia, al contrario. Sono una donna libera e rimarrò tale. Saluto fraternamente tutte le vittime di atti odiosi che possono essersi sentiti offesi da questo forum pubblicato nel Mondo, è a loro ea loro solo che mi scuso. Cordiali saluti“.