Duro sfogo sui social di Katia Follesa: l’attrice ha pubblicato un post su Instagram per fare chiarezza sulle sue condizioni di salute e per smentire le voci secondo cui sarebbe gravemente malata. Nei giorni scorsi aveva infatti spiegato la ragione per la quale è diventata testimonial di un progetto, il Cor del Gruppo ospedaliero San Donato Foundation, che si occupa del miglioramento della qualità della vita dei pazienti cardiopatici e della creazione di campagne di prevenzione per le patologie cardiovascolari. La comica soffre infatti di una cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva congenita, come ha raccontato nell’intervista al Corriere della Sera. Negli ultimi giorni però la sua vicenda è stata ingigantita al punto tale da richiedere un suo intervento. «Chiarisco una volta per tutte: NON SONO GRAVEMENTE MALATA E NON HO UN SOGNO INFRANTO! – ha scritto su Instagram Katia Follesa – In questi giorni ho visto e letto che un articolo scritto sul Corriere della Sera che mi riguarda, scritto da una professionista, Chiara Maffioletti, è stato manomesso e boicottato da sciacalli e poverini che non sanno ne leggere ne scrivere».



KATIA FOLLESA: SFOGO SUI SOCIAL DOPO  LA SUA INTERVISTA…

Ha alzato i toni sui social Katia Follesa dopo il circolare di tante indiscrezioni, per lo più distorte, sulle sue condizioni di salute. Nel suo post su Instagram ha preso di mira quanti hanno ingigantito il suo problema: «Ditemi, è così tanto importante per voi guadagnare credibilità sulla salute delle persone? Vi servono 2 euro in più? Ve li do io. Però Basta! Invito tutti i “giornalisti” incapaci a lasciare posto a chi questo mestiere lo sa fare veramente!». Un po’ come accaduto a Elena Santarelli dopo aver annunciato che suo figlio Giacomo è malato. Tantissimi articoli sono stati scritti a tal proposito, molti dei quali hanno ingigantito una situazione di cui tra l’altro si sa davvero poco. Inevitabile, dunque, l’intervento della showgirl, che ha comprensibilmente chiesto rispetto. Allo stesso modo Katia Follesa è intervenuta direttamente sui social per chiarire una vicenda che rischiava una deriva preoccupante.