Roberto Bolle sarà il testimonial della nuova campagna pubblicitaria della Tod’s ma non sarà solo in questo importante compito di presentare al mondo il Made In Italy. Al suo fianco ci sarà anche Kendal Jenner, una delle modelle e influencer più famose al mondo che si trovava in Italia durante Milano Moda Uomo ed in particolare ad un evento organizzato a Villa Necchi. Ma cosa pensa l’etoile di questa collaborazione apparentemente improbabile? Perché ha accettato la proposta della Tod’s? È proprio lui a parlare della sua scelta in un’intervista rilasciata a Vanity Fair nella quale ha chiarito l’importanza dei social network: “Quello delle star dei social è un fenomeno che esiste, che fa parte della realtà e della nostra società, così fortemente fondata sull’immagine. Detto questo, sono contento di portare avanti i miei valori, che sono quelli importanti da trasmettere ai giovani. Bisogna far capire loro che quello che c’è dietro la realizzazione di un sogno sono il duro lavoro, la dedizione e l’impegno nel coltivare una passione”.
Roberto Bolle e la nuova collaborazione con Kendall Jenner
Roberto Bolle prosegue l’intervista a Vanity Fair, chiarendo l’importanza di preservare le tante ricchezze dell’Italia: “Possiamo vantarci, e molto, della nostra arte, della nostra cultura, delle nostre tradizioni e delle nostre eccellenze. Vanno preservate e valorizzate. Non sempre ne siamo capaci, ed è di questo che, alle volte, dobbiamo vergognarci”. Per quanto riguarda l’interesse per il mondo della moda, l’etoile ammette di essere incuriosito da un settore nel quale di tanto in tanto decide di entrarvi. E la campagna pubblicitaria gli darebbe per lui la possibilità di mettersi alla prova, recitando un po’ come accade a teatro: “Sarebbe un’altra avventura ancora. A teatro, in qualche modo recito, ma non so se sarei all’altezza di fronte a una macchina da presa cinematografica. Mai dire mai, però”. E per quanto riguarda gli abiti, il ballerino precisa che nel suo lavoro è il corpo ad essere messo in evidenza: “Io comunico con il corpo, il mio corpo deve sapere raccontare e parlare anche senza il vestito. Gli abiti possono aiutare, donandoti un modo di essere e di presentarti”.