Barbara D’Urso e Fabio Fulco sono stati ospiti della festa del marchio Isaia presso Palazzo Visconti, a Milano. La conduttrice di Pomeriggio 5 e Domenica Live ha scelto di indossare per l’occasione un bellissimo abito nero e bianco, con ampia scollatura. Mentre l’attore di Le tre rose di Eva 4, ha sfoggiato un look casual con giacca nera e t-shirt bianca. L’attore e la conduttrice sono ottimi amici e, accompagnati da diversi amici, si sono abbandonati al clima di festa come testimoniano alcuni momenti documentati sulle storie di Instagram. Barbara D’Urso ha inoltre scherzato scrivendo: “E poi c’è il mio ragazzo”. Immediata la risposta di Fulco: “E poi c’è il sarto che è il tuo ragazzo“. Poi i due amici si sono immortalati mentre si scambiano un ironico e cinematografico bacio. La notizia è stata riportata anche da Novella 2000: “Fabio Fulco è stato corteggiatissimo, ma proprio con Barbara D’Urso l’attore si è intrattenuto, la Santa Barbara di Cologno Monzese, la conduttrice che batte tutti in quanto a share. I due hanno parlato lungamente e poi ci è scappato anche un bacio. Solo amicizia o qualcosa di più?”, si legge sulle pagine del settimanale.

LA ROTTURA CON CRISTINA CHIABOTTO

Ricordiamo che pochi mesi Fabio Fulco ha rotto con Cristina Chiabotto, ex Miss Italia. I due, che si sono conosciuti a Ballando con le stelle, si sono lasciati dopo 12 anni d’amore. Tra i motivi della rottura ci sarebbero alcune divergenze sui loro progetti per il futuro: l’attore infatti avrebbe voluto metter su famiglia mentre la Chiabotto non si sarebbe sentita ancora pronta. “Non sono sereno, sarei ipocrita a dire il contrario. Sto cercando di fare l’impossibile per ritrovare l’equilibrio. Ci vorrà del tempo, però sono sicuro di farcela. Me lo merito”, aveva confessato l’attore a Nuovo poco dopo la rottura. In amore, Fulco ha le idee chiare: “Voglio provare a realizzare il mio progetto di vita: invecchiare al fianco della stessa persona, in una storia d’amore lunga e bella come quella dei miei genitori e dei miei nonni”, ha detto a Novella 2000.