Dopo la battuta di Gene Gnocchi su Claretta Petacci e sul maiale fotografato a Roma in mezzo ai rifiuti, alcuni esponenti della sezione di Faenza di Forza Nuova, il partito di estrema destra italiano, ha affisso sul cancello dell’abitazione del comico 62enne uno striscione con su scritto “Vigliacco” e il simbolo del partito. Desideria Raggi, responsabile provinciale per Forza Nuova, ha commentato l’accaduto e il gesto di Forza Nuova con il seguente comunicato: “Se per l’immagine di Anna Frank con la maglietta della Roma anche i sampietrini si indignarono, lo stesso non accade che per la Petacci, donna di straordinaria bellezza, pura, candida ed innocente, la cui unica colpa fu quella di innamorarsi”. Desideria Raggi ha aggiunto che paragonare una donna ad un maiale è sessismo. Gene Gnocchi, nel frattempo, sta ribadendo le proprie scuse per quella che, secondo lui, è stata soltanto una battuta equivocata. Il comico ha dichiarato che non è mai stata sua intenzione quella di dileggiare i morti. (Aggiornamento di Fabio Morasca)



L’ESPOSTO CONTRO GIOVANNI FLORIS

Mentre continuano le polemiche per l’intervento comico di Gene Gnocchi, secondo quanto riporta Il Giornale, un gruppo di giornalisti avrebbe deciso di presentare un esposto contro Giovanni Floris, conduttore della trasmissione DiMartedì per verificare se Floris abbia violato gli articoli previsti dalla legge sulla stampa. “Posto che il conduttore di un programma televisivo svolge a tutti gli effetti il ruolo di direttore responsabile dei contenuti, Giovanni Floris avrebbe dovuto esercitare il controllo in capo al direttore responsabile previsto dalla legge 47 del 1948. Non lo ha fatto. Avrebbe – estrema ratio – potuto dissociarsi dalle parole del comico. Non lo ha fatto” – si legge nell’esposto. I firmatari, inoltre aggiungono che Floris, “ha semplicemente avallato l’oltraggio nei confronti della signora Petacci offendendo la dignità di una donna e il rispetto che si deve ai defunti” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LE SCUSE DI GENE GNOCCHI

Non accenna a spegnersi il polverone sollevato nella puntata di diMartedì andata in onda lo scorso 16 gennaio su La7 nella quale è andato in scena l’intervento del comico Gene Gnocchi. Una battuta sul maiale che rovista tra i rifiuti di Roma, la cui foto era stata postata da Giorgia Meloni nei giorni scorsi, ed in merito al quale il comico aveva detto: “E’ un maiale femmina. Si chiama Claretta Petacci”, riferendosi all’amante di Benito Mussolini, brutalmente uccisa dai partigiani. Uno scivolone che non poteva passare in sordina e che non è affatto piaciuto alla maggior parte dei telespettatori che via social avevano contestato in modo animato le parole poco eleganti usate da Gnocchi. Oggi, è stato lo stesso autore della triste battuta ad intervenire su Radio Capital. “E’ assolutamente un malinteso pazzesco perché mai e poi mai infierirei su dei morti”, ha spiegato a Massimo Giannini. Gene Gnocchi ha quindi spiegato da dove nascerebbe il malinteso, il cui obiettivo era la Meloni, “rea” di aver postato la foto del maialino in giro per Roma. “Allora mi è venuto in mente che fosse come quelli che postano le foto quando perdono i gatti o i cani”, ha aggiunto, da qui l’idea di dare un nome al maiale. “E’ lontanissima da me l’idea di dileggiare Claretta Petacci”, ha però aggiunto. Il comico si è poi detto dispiaciuto se con le sue parole ha toccato la sensibilità di qualche telespettatore. “Io rivendico il diritto di fare satira”, ha però asserito. Pur chiedendo scusa, dunque, ha ammesso di non sentirsi in colpa per l’accaduto. “La Petacci era l’ultima cosa che avevo in mente. Infatti la Meloni che è una donna intelligente non ha neanche reagito”, ha proseguito.



GENE GNOCCHI E LE MINACCE DI FORZA NUOVA

Nel frattempo, mentre incalza la polemica sull’uscita infelice di Gene Gnocchi in tv, lo stesso comico si è ritrovato Forza Nuova sotto casa con dei manifesti. “Mi hanno minacciato di manganellate”, ha riferito. Sul sito di Forza Nuova, a sua detta, ci sarebbe scritto che non avendo lui la scorta potrebbe essere manganellato. Sotto la sua abitazione proprio questa mattina sarebbero stati affissi dei manifesti chiaramente intimidatori e con frasi offensive. “Queste cose mi mettono tristezza perché per una cosa da niente…”, ha commentato. La sezione Roma di Forza Nuova, già nella giornata di ieri si era espressa via Facebook contro Gene Gnocchi commentando: “Senza troppe parole la nostra posizione è semplice, per noi il vero maiale è Gene Gnocchi. Non solo però. Invitiamo tutti quelli che portano Claretta nel cuore di prenderlo a calci nel sedere e a schiaffi futuristi ovunque questo balordo venga incontrato”. “Schiaffi e calci nel sedere sono l’unico calmiere della loro arroganza”, aggiungeva. Affermazioni poi rilanciate dalla sede nazionale della formazione neofascista.