Vittorio Brumotti torna a Torino, armato di megafono, per scoraggiare lo spaccio di droga che avviene ai giardini intitolati a Madre Teresa di Calcutta. Il parco, che dovrebbe essere riservato allo svago di famiglie e bambini, è occupato da numerosi spacciatori e tossicodipendenti. Durante il sopralluogo, l’inviato di Striscia La Notizia si è fatto aiutare anche da un bambino incontrato per caso, che con il megafono di Mr Bombazza ha urlato ai pusher: «Vai via! Noi veniamo qui per giocare». Infine, la troupe del Tg satirico di Antonio Ricci ha documentato quanto sia diffuso il commercio di droga nelle vie del capoluogo torinese. Non è la prima volta che lo stuntman del programma di Canale 5 ha problemi con le organizzazioni criminali che si insidia nelle grandi città metropolitane. Il video completo, in onda, stasera, a partire dalle 20.40. L’ultimo atto intimidatorio è avvenuto a Caivano, in provincia di Napoli, scelto dai delinquenti per lo spaccio di stupefacenti. Brumotti, per nulla impaurito, ha deciso di lanciare il proprio grido d’allarme (con un video su Instagram) a sostegno di tutti quelli che, ogni giorno, cercano di ripristinare la legalità nei propri quartieri e centri abitati.”Noi eravamo in auto! Saluti da #caivano #napoli! Io lotterò per dare supporto alle persone che sono costrette ad abitare in mezzo alla malavita! In questi giorni a Napoli ci sono stati tanti cortei contro la #camorra e i baby boss! Napoletani ribellatevi contro un sistema che distrugge la vostra bella città ! #forzanapoli”
VITTORIO BRUMOTTI E LUCA ABETE DI STRISCIA LA NOTIZIA PER LA LEGALITA’ A NAPOLI
Vittorio Brumotti ha rivolto un appello ai napoletani per reagire, con tutte le proprie forze, ai tentativi di imporre forme di criminalità alla luce del sole. Recentemente anche Luca Abete ha documentato l’orrore in un’area, al centro di Napoli, inizialmente destinata a ospitare un parco (Parco della Marinella) ma che invece, dopo lo sgombero di una baraccopoli, è stata dapprima trasformata in una discarica di materiali altamente infiammabili e tossici per la salute dell’uomo, e, da più di un anno, in una zona frequentata abitualmente da tossicodipendenti e spacciatori. L’amministrazione comunale ha infatti innalzato una palizzata, un alto muro di legno che consente a pusher e drogati di operare in totale tranquillità, senza che nessuno li possa vedere. In mezzo ai rifiuti ammassati, è possibile trovare disperati al lavoro per costruire un riparo di fortuna e tantissimi tossicodipendenti intenti a drogarsi alla luce del sole, dietro una siepe, e sotto gli occhi delle telecamere di sorveglianza della Prefettura di Napoli, situata proprio davanti al “muro della privacy”. Pochi giorni prima, Abete è stato preso a calci e strattonato da alcuni venditori ambulanti di Secondigliano, infastiditi, forse, dalla presenza ossessiva delle telecamere. Anche in questo caso, pesanti minacce si sono alternate a gesti di solidarietà da parte della popolazione locale.