Se il pubblico dovrà aspettare il 6 febbraio per ascoltare i 20 brani dei big in gara al Festival di Sanremo 2018, i giornalisti e i critici hanno già avuto la possibilità di farlo. Andrea Laffranchi del Corriere della Sera ha dato i suoi giudizi ai brani indicando quelle che sono considerate le canzoni più belle. Per la penna del Corriere, le canzoni più belle di Sanremo 2018 sono quelle di Ron (Ameno Pensami), di Annalisa (Il mondo prima di te), di Giovanni Caccamo (Eterno), di Ermal Meta e Fabrizio Moro (Non mi avete fatto niente), di Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico (Imparare ad amarsi) e quella de Lo stato social (Una vita in vacanza). E’ curioso come Annalisa e Giovanni Caccamo i cui brani siano stati promossi da Andrea Laffranchi, siano stati invece bocciati da Federico Vacalebre de Il Mattino (leggete in basso e cliccate qui per leggere tutto). (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
BOCCIATI NOEMI, THE KOLORS, ANNALISA E GIOVANNI CACCAMO
Dopo l’ascolto dei 20 brani dei big in gara al Festival di Sanremo 2018, arrivano le prime pagelle. Se Ermal Meta e Fabrizio Moro, secondo Gino Castaldo de La Repubblica hanno superato l’esame (leggete in basso), la stessa cosa non è accaduta a Noemi, Giovanni Caccamo, Annalisa e The Kolors. Federico Vacalebre de Il Mattino ha bocciato i quattro giovani artisti che tenteranno di superare la concorrenza dei veterani. La canzone di Annalisa “Il mondo prima di te” resta prigioniera in se stessa mentre “Eterno” di Giovanni Caccamo viene definita “eterna promessa che non ha il coraggio di sbocciare”. Bocciata anche la canzone di Noemi “Non smettere mai di cercarmi”, nonostante la capacità interpretativa della cantante rossa. Non superano il primo esame in italiano, poi, i The Kolors che si presentano sul palco del Teatro Ariston con “Frida” che poco ha a che fare con quello che hanno fatto finora. Cliccate qui per leggere tutte le pagelle (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
ERMAL META E FABRIZIO MORO SUPER FAVORITI
Ermal Meta e Fabrizio Moro restano i super favoriti per la vittoria del Festival di Sanremo 2018. I due cantautori che, erano considerati i probabili vincitori prima ancora dell’ascolto del brano, lo sono ancora di più dopo la classica seduta di ascolto a cui hanno partecipato giornalisti, critici e tutti gli addetti ai lavori. Ne è convinto Gino Castaldo de La Repubblica che, dopo aver ascoltato i venti brani in gara sul palco del Teatro Ariston, descrive così “Non mi avete fatto niente”, il pezzo scritto a quattro mani da Ermal Meta e Fabrizio Moro, due dei cantautori più apprezzati della musica italiana. “Li si dà come favoriti e a sentire il pezzo non si può che convenire, c’è la potenza, la melodia da cantare, la forza dell’inno pacifista e il riferimento alle recenti stragi della musica, dal Bataclan a Manchester”, scrive Diodato che invece non riconosce negli altri pezzi quel ritmo e quella originalità che, nel 2018, qualcuno si aspettava. Pezzi troppo classici e poco ritmati che rischiano di diventare un flop per il Festival di Sanremo che ha deciso di allungare la durata dei brani fino a 4 minuti. Ermal Meta e Fabrizio Moro, dunque, vinceranno senza problemi?
ERMAL META E FABRIZIO MORO PRESENTANO IL BRANO “NON MI AVETE FATTO NIENTE”
Una coppia inedita quella di Ermal Meta e Fabrizio Moro che, dopo essere stati i protagonisti della scorsa edizione del Festival, hanno deciso di ritornarci con un brano potente e molto attuale. I due cantautori hanno presentato “non mi avete fatto niente”, singolo che è destinato a far riflettere il pubblico dell’Ariston. La canzone è nata come risposta alla paura degli attentati dopo quanto accaduto al concerto di Ariana Grande a Manchester come ha spiegato Fabrizio Moro al Corriere della Sera: “Pochi giorni dopo dovevo suonare al PalaEur di Roma. Ho iniziato a ricevere email e messaggi in cui mi chiedevano se lo show ci sarebbe stato ugualmente. C’è stato un minuto di silenzio, ho sentito un’energia più intensa salire dalla platea, vedevo tanti abbracci”. “Quando hai a che fare con la morte, il terrore e la paura, è il momento di tirare fuori la parte più coraggiosa dell’anima. Questo brano quasi folk è nato suonando assieme, senza pensare al Festival”, ha aggiunto Ermal Meta. Un tema importante, un pezzo che spacca e due grandi voci, dunque, per Sanremo 2018.