Tutto ha avuto inizio con una bizzarra iniziativa: la sua verginità all’asta su internet. Questa è la “storia” di una modella 18enne che si è fatta chiamare Nicole in maniera fittizia, per mantenere intatta la sua vera identità. Qualcuno era anche disposto a pagare un milione di euro per passare una notte in sua compagnia. La notizia è comparsa tra le pagine del tabloid britannico The Sun. Il suo sogno? Apparentemente quello di andare a studiare business a Cambridge. “Ho deciso che era preziosa quando avevo 16 anni. Volevo una buona istruzione quindi ho cominciato a guardare il web in cerca di modi per finanziare i miei studi e ho trovato una serie di pubblicità di aste e scoperto che c’erano ragazze che si erano vendute per 3,5 milioni di euro, quindi ho deciso che avrei fatto lo stesso a 18 anni”, raccontava. Poi, si era scoperto che sperava anche di guadagnare abbastanza per aiutare la sua famiglia: “Spero di prendere il più possibile per finanziare i miei studi, aiutare mia sorella e la mia famiglia e comprare una casa ai miei genitori”.
Mette all’asta la verginità: tutta una bufala, ecco perché
Nelle ultime ore invece, la notizia reale: era tutto uno scherzo. “Mi dispiace molto, chiedo scusa a tutti, per primi a mio padre e a mia madre. È iniziata come una provocazione, ma ho capito quanto fossi dentro questa storia quando è arrivata l’offerta da un milione di euro e l’agenzia mi ha chiesto di consultare un economista per scegliere come essere pagata”. In sintesi, era tutta una bufala. Nicole non è reale così come la storia che hanno creato attorno. La spiegazione arriva dal Corriere della Sera che scrive: “Era tutto inventato”. Dal suo nome, all’iscrizione a Cambridge. Tutto è nato solo come una sfida, per vedere se davvero qualcuno fosse disposto a pagare tanto per “acquistare” la verginità di una ragazza: “Mi è venuto in mente qualche mese fa – spiega – un’idea idiota. Avevo letto di alcune ragazze che lo avevano fatto e volevo vedere se qualcuno sarebbe stato disposto a pagare anche per me. Ho contattato diverse agenzie straniere, mi hanno chiesto il certificato del ginecologo e ho mandato quello della visita fatta a settembre. I più seri mi sono sembrati questi di “Elite Models Vip” e li ho autorizzati a pubblicare le mie foto”. Un gioco che però adesso costa caro: “Non ho mai pensato di farlo sul serio, credevo di potermi fermare in qualunque momento, senza problemi. Ma adesso è diventato un incubo. L’ agenzia continua a chiamarmi, mi chiede dove voglio che venga accreditato il bonifico, dicono che è arrivata un’offerta da un milione e sei”. La notizia è arrivata – ovviamente – anche in Italia e lei ha dovuto raccontato ai genitori così come i compagni di classe che non parlavano di altro: “Ho fatto una cosa stupida, di cui sono profondamente pentita e se potessi tornare indietro non la rifarei, ma non l’ho fatto per mettermi in mostra. Ora voglio solo che la smettano di dire che ho messo in vendita la mia verginità”.