Gabriel Garko è stato ospite dell’ultima puntata di ‘Sabato Italiano’, accolto tra l’entusiasmo e gli applausi del pubblico presente in studio. Intervistato da Eleonora Daniele, l’attore ha parlato delle critiche mosse qualche tempo fa nei suoi confronti, quando a causa di un improvviso gonfiore al volto, era stato accusato dal popolo del web di essersi affidato alla chirurgia estetica. Parole che lo avevano fatto restare male: “Prima di tutto vorrei dire che non era botulino, anche perché il botulino non gonfia. Me ne hanno dette di tutti i colori, ci sono rimasto malissimo. È stata una mazzata perché pensavo di essere inattaccabile su quel punto (…) Avevo effettivamente un problema di salute che mi ha portato quei gonfiori. Mi è successo anche quindici giorni fa. Fossi tornato qui mentre ero gonfio avrebbero detto nuovamente che ero rifatto”. Un’esperienza che ha causato sofferenze inaspettate in Garko che comunque ha ammesso che questo è il mondo di oggi: “Sui social è più facile parlare male, parlar bene è noioso, non viene letto, nessuno interagisce”.
Gabriel Garko e il difficile rapporto con lo specchio
Nell’intervista rilasciata da Gabriel Garko a ‘Sabato Italiano’, è stato chiamato in causa anche il suo difficile rapporto con la propria immagine, tanto che l’attore in passato faticava persino a guardarsi allo specchio: “Non ne ho in casa, solo in bagno. Da piccolo sono cresciuto con il racconto che se passavi al buio davanti allo specchio veniva riflessa l’immagine del diavolo”. Un timore, insieme alla mancata accettazione di se stesso, che lo ha spinto a rivolgersi ad uno psicologo, esperienza che si è dimostrata positiva: “Ho risolto il problema e devo dire che mi è piaciuto questa esperienza, si può imparare a conoscere se stessi”. Per quanto riguarda le critiche mosse da molti contro la sua recitazione, Gabriel Garko non sembra affatto preoccupato, consapevole del suo ruolo di personaggio pubblico: “Penso che sul mio lavoro chiunque possa criticarmi. Accetto il giudizio, ammesso che sia vero, non dato tanto per. Io mi do un 7 professionalmente”.