A due giorni dall’uscita nei cinema di “Made in Italy”, Luciano Ligabue, Stefano Accorsi e Kasia Smutniak sono stati ospiti di Linus e Nicola Savino a Deejay Chiama Italia per presentare il film. Il primo a prendere la parola è stato Accorsi, che interpreta il protagonista Riko: “È un film difficile da raccontare. È un film che parla della vita: c’è l’amore, l’amore tra un uomo e una donna, l’amore per il proprio paese… L’amore non è solo romanticismo e bei momenti. Racconta la vita delle persone con tutte le sue difficoltà che a volte si superano e a volte no”. Ligabue, nelle vesti di regista, ha detto di aver voluto fare un film “sentimentale: “Volevo raccontare il punto di vista di uno che ha meno privilegi di me che vive nel tessuto sociale più vero che fa l’operaio. È uno che ha avuto un amore profondo per la famiglia e per le sue radici. Ma a un certo punto si trova a non poterne più di niente. Deve fare i conti con un passaggio molto forte: o si scappa o si matura uno sguardo diverso. Le cose che succedono nel film lo portano a maturare”. Ligabue ha spiegato che nel film c’è anche il tema del rapporto con il nostro Paese, l’Italia, che lui ha molto a cuore. Kasia Smutniak, invece, si è concentrata sulla storia d’amore di Riko e Sara: “Il film è anche una bellissima storia d’amore. Racconta come una coppia viene cambiata dal tempo, come l’amore può essere mutato e come ci sia piò anche perdere. La vita cambia e ci cambia. Racconta anche cosa serve per ritrovare noi stessi in questo marasma”. Clicca qui per vedere l’intervista a Deejay Chiama Italia. (agg. Elisa Porcelluzzi)



Ligabue innamorato di Kasia Smutniak

Made in Italy”, nuovo film di Luciano Ligabue, segue l’omonimo concept album uscito a novembre 2016. I brani contenuti nel disco sono uniti da un filo rosso attraverso la storia di Riko che viene raccontata traccia dopo traccia. Oggi quella storia è diventata un film con Stefano Accorsi e Kasia Smutniak. L’attrice polacca interpreta Sara, la moglie di Riko: “Il personaggio di Sara nel disco è appena citata, ma man mano che la scrivevo le volevo bene. Volevo bene alla sua forza e alla sua coerenza e alla sua capacità di sbagliare tanto. Sara quando fa una ca**ata la fa veramente grossa. Pur tenendo fermo il suo attaccamento alla famiglia, lei reclama la sua vita. Sono perdutamente innamorato di Sara Smutniak”, ha detto Luciano Ligabue durante la conferenza stampa del film. La Smutniak ha rivelato di aver fatto fatica a interpretare questo personaggio: “Sara è stato un personaggio molto importante per me. È stato difficile affrontarla, mi sono ispirata alla forza delle donne. Lei è una coerente, con piedi per terra e che sa quello che vuole. La vita ti può portare a perderti per un attimo, ma lei anche nei momenti difficili prende decisioni importanti. Interpretarlo non è stato facile, e quello che mi ha aiutato è stato il mondo di Luciano, che mi era particolarmente chiaro”. (agg. Elisa Porcelluzzi)



Stefano Accorsi è Riko

Giovedì 25 gennaio arriva al cinema “Made in Italy”, il terzo film di Luciano Ligabue che esce 20 anni dopo il suo esordio con “Radiofreccia”. Il protagonista del nuovo film di Ligabue è Stefano Accorsi, che nel 1998 aveva interpretato Freccia e che per questo ruolo aveva vinto il David Donatello come “Migliore attore protagonista”. “Riko è un uomo che sta in questa sua vita, che ha vissuto anni diversi in questo paese”, ha detto l’attore bolognese in occasione della conferenza stampa di “Made in Italy” al cinema Adriano di Roma. Stefano Accorsi ha poi aggiunto: “Questo film racconta una grande storia d’amore, ma racconta anche la vita. Noi vediamo un uomo che affronta un momento difficile e che probabilmente se ne vorrebbe anche andare. La frase del suo amico, Carnevale (Fausto Maria Sciarappa, ndr.), che gli dice cambia te invece di aspettare il cambiamento, lo fa profondamente riflettere. E ciò che si vede è il suo modo di cambiare il punto di vista verso la vita, che gli è andata bene per tanto, ma adesso ha bisogno di nuova linfa”. (agg. Elisa Porcelluzzi)



Made in Italy è una storia d’amore

Luciano Ligabue presenta il suo nuovo film ‘Made in Italy’, al cinema a partire dal prossimo giovedì 25 gennaio. Si tratta del terzo progetto cinematografico per il rocker di Correggio, che già aveva esordito dietro alla macchina da presa vent’anni fa con ‘Radiofreccia’ e nel 2002 con ‘Da zero a dieci’. Poi un lungo silenzio, almeno fino a quando si è reso conto di avere ancora una storia da raccontare. Ne spiega le motivazioni lui stesso in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Avevo una storia da raccontare. E così è caduta la scusa che mi davo ormai da 15 anni, di non avere il materiale giusto per tornare a fare il regista. Un lavoro faticosissimo per me, abituato alle emozioni che fluiscono. Nei film le emozioni in qualche modo vanno progettate”. ‘Made in Italy’ ha come protagonisti il salumiere Riko (interpretato da Stefano Accorsi) e sua moglie Sara (Kasia Smutniak), una coppia alle prese con un periodo difficile del loro matrimonio, soprattutto a causa della crisi economica che li colpisce.

Luciano Ligabue presenta il suo film ‘Made in Italy’

Luciano Ligabue racconta i dettagli del suo nuovo film ‘Made in Italy’, il cui scopo non è raccontare uno spaccato della società di oggi quanto piuttosto la storia sentimentale dei due protagonisti: “È un film sentimentale, parla del mio amore per l’Italia nonostante la frustrazione per i difetti non risolti. Ho scelto di raccontare la storia con gli occhi di uno che ha meno privilegi di me, di tutte quelle persone perbene che non hanno mai voce in capitolo: mostrare i cattivi è più cool”. Riko avrebbe quindi potuto essere Luciano Ligabue se non avesse intrapreso la carriera di cantante: “Era una delle vite che avrei potuto fare io se non fossi diventato un cantante… Forse ho esagerato, anche perché un posto da ragioniere ce l’avevo. Il mio primo disco l’ho inciso tardi, avevo trent’anni. Fino ad allora ho fatto tantissimi lavori: metalmeccanico, commerciante, promoter”. Le riprese sono state girate tra Correggio e Reggio Emilia (con qualche scena anche a Roma), luoghi cari al Liga e nei quali ha costruito delle grandi amicizie “Sono legato alle mie origini. Penso a mio padre e a mia madre sempre allegri. Sono rimasti insieme fino alla fine. In quel contesto ho potuto contare su amicizie vere, che durano dopo cinquant’anni”.