Le molestie sessuali e le accuse che si moltiplicano nel mondo delle serie tv e del cinema dopo il caso Weinstein, inizia a fare le sue vittime ma, soprattutto, a chiedere il conto a chi ha fatto scelte importanti proprio come Netflix. La piattaforma streaming famosa in tutto il mondo inizia a tirare le somme delle sue scelte difficili e, a volte, impopolari, proprio sulla scia dello scandalo delle molestie sessuali sui set di alcuni show e nella vita privata di alcune delle sue star a cominciare da Kevin Spacey, che rappresenta comunque il caso più clamoroso per Netflix. Ad alzare le “perdite” sulla piattaforma streaming è stata la stampa americana che, dopo la pubblicazione dei suoi ultimi risultati, ha parlato di numeri positivi ma in difficoltà a causa del licenziamento di Kevin Spacey e non solo.



LA SESTA STAGIONE DI HOUSE OF CARDS COSTA 39 MILIONI I DOLLARI

In Borsa, Netflix vola a oltre 100 miliardi di dollari e chiude il quarto trimestre con 8,33 milioni di abbonati in più e un aumento del 33% dei ricavi ma su questi pesano perdite per un totale di 39 milioni di dollari per i contenuti non andati in onda e non andati in porto proprio a cominciare dalla sesta e ultima stagione di House of Cards e la mancata uscita di Gore, in cui proprio Kevin Spacey era il protagonista. Netflix ha deciso di interrompere i rapporti con l’attore dopo le denunce di molestie arrivate nei suoi confronti. Lo stesso direttore finanziario di Netflix ha parlato di un riassetto necessario “dopo le molestie sessuali” che hanno coinvolto Spacey, Danny Masterson (The Ranch), e Louis C.K., il comico americano che aveva uno show tutto suo sulla piattaforma.

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