Sergio Castellitto è un attore sicuramente di grande fama, uno dei migliori del nostro panorama cinematografico. A lui toccherà il ruolo di Rocco Chinnici, un uomo e magistrato che ha fatto sicuramente la storia del nostro paese, assassinato nel 1993 e che faceva parte del pool antimafia. L’attore romano classe 1953 ha parlato ai microfoni de Il Giornale sottolineando: “Come è fatto un uomo che diventa eroe? Come tutti gli altri uomini. Si sveglia alle 4, il caffè alla moglie, alle 8 in ufficio. Nonostante i gravosi impegni trova persino il tempo di fare il rappresentante scolastico per i figli. Non mancò mai un consiglio di classe. Questo fa la grandezza del personaggi. Fu un grande padre. L’atto d’amore più alto di un genitore è quello di consegnare al figlio la librtà. Rocco Chinnici accettò che sua figlia facesse il magistrato, perfino quando capì che così si sarebbe esposta ai suoi stessi rischi. Non è erosimo questo?“. Parole importanti, vedremo poi come si comporterà nel ruolo di questo splendido personaggio. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RUOLO DI ROCCO CHINNICI
Sergio Castellitto sarà protagonista questa sera del tv movie Rocco Chinnici. È così lieve il tuo bacio sulla fronte. Per l’attore, regista e sceneggiatore italiano interpretare il ruolo del magistrato italiano assassinato da Cosa Nostra ha significato un forte impatto emotivo in quanto si è trovato a dover raccontare un uomo che ha servito lo Stato a costo della vita, dando una enorme svolta alla lotta alla mafia creando quello che poi diventerà il pool antimafia. Sergio Castellitto però spiega come il ruolo da lui interpretato sia stata una forte lezione di vita in quanto ha compreso come dietro l’uomo di Stato ci fosse anche un uomo e un padre molto legato alla sua famiglia. Queste le parole di Sergio Castellitto: “Rocco Chinnici era un uomo che si alzava alle 4 del mattino e lavorava. Entrava nel suo studio, lasciava la porta aperta per controllare che i figli si alzassero per tempo. Preparava il caffè e alle 8 usciva. Nonostante i suoi impegni di magistrato, era il rappresentante di classe del liceo dove andavano i figli. Non ha mai perso un consiglio di classe. Questo tenere tutto assieme è, fra le tante, la lezione più forte per me. Noi siamo abituati a vedere le persone per il loro ruolo, l’attore, il politico. E ci dimentichiamo che dietro c’è l’uomo con le sue paure. Ecco dietro Rocco c’è il padre, l’amico, il giardiniere, il marito”.
SERGIO CASTELLITTO, UN ATTORE ECLETTICO
Sergio Castellitto è da sempre considerato come un attore eclettico, che ha cominciato la sua carriera con la recitazione per poi sperimentare anche l’esperienza come regista e nella scrittura. Nasce a Roma e dopo vari lavoretti comprende che la sua strada è la recitazione così si iscrive all’Accademia di Arte Drammatica. Il suo esordio avviene al cinema del 1983 dove recita al fianco di Marcello Mastroianni nel film Il generale dell’armata morta. Dopo alcune esperienze come sceneggiatore, la vera consacrazione avviene nel 1996 con il film di Giuseppe Tornatore L’uomo delle stelle in cui si aggiudica il Nastro d’argento come miglior attore. Decide allora di ritornare dietro la macchina da presa ma il risultato non da conferma delle sue doti. Nel 2000 interpreta Padre Pio nel film per la televisione Carlo Carlei. Da qui un trionfo dietro l’altro in numerosi film come L’ultimo bacio, Concorrenza sleali, L’ora di religione, Il regista di matrimoni, Enzo Ferrari, Non ti muovere, Questione di punti di vista, La bellezza del Somaro, Una famiglia perfetta e Nessuno si salva da solo.