L’entusiasmo con cui Alberto Angela conduce il suo pubblico alla scoperta delle Meraviglie italiane è contagioso. Tutti citano le sue espressioni, le sue parole vengono twittate e commentate. Piace perché parla con chiarezza, ma anche perché emoziona con un eloquio ricco di enfasi. Del resto, se si parla di meraviglia non c’è da stupirsi. Il linguaggio cattura l’attenzione, ma anche i movimenti e le espressioni risultano vincenti. Il divulgatore tende a disegnare e toccare ciò che racconta. La coerenza tra i canali comunicativi rafforza la sua eloquenza. Alberto Angela ha una continua e fanciullesca sorpresa nell’approcciarsi alle Meraviglia tale da permettergli di interiorizzare le storie che racconta e trasmetterle a chi lo vede e ascolta. Parla di ciò che ama e si innamora di ciò di cui parla… Il suo successo sta dunque anche e soprattutto nella sua comunicazione efficace. (agg. di Silvana Palazzo)



ORA SI VOLTA PAGINA PER IL FINALE DI STAGIONE

Alberto Angela è pronto per l’ultima puntata di Meraviglie, il programma che conduce su Rai Uno e che ci porta al centro dello spettacolo che possiamo vivere nel nostro paese. Il noto divulgatore scientifico è stato di recente protagonista anche di numerose polemiche per l’ultima puntata dove il Veneto si è lamentato perché non mostrato il suo versante delle Dolomiti. Ormai però queste situazioni sono alle spalle con Alberto Angela che volta pagina e si dirige verso l’ultima puntata di un ennesimo grande successo. Sembra proprio non ci siano dubbi che la trasmissione sarà confermata dalla Rai anche perché ha riscosso davvero molto successo e ha dimostrato di poter portare in televisione dei luoghi a volte sottovalutati. Staremo a vedere cosa accadrà stasera e se arriveranno ulteriori anticipazioni su un’altra stagione del programma. (agg. di Matteo Fantozzi)



ALBERTO ANGELA PROMUOVE MERAVIGLIE A LA VITA IN DIRETTA

Alberto Angela a La Vita in Diretta ha parlato dell’ultima puntata di “Meraviglie”, il programma di grande successo della Rai. «Ho lavorato con gente fantastica, un gruppo magnifico. ll 98% delle volte era buona la prima. C’è un piano sequenza di 15 minuti all’interno di un museo: al termine c’è stato un applauso», ha dichiarato il divulgatore e paletnologo a Raiuno. Non poteva però non parlare del grande successo: «Ci speravo. Io ho viaggiato tanto e ho capito che l’Italia ha delle meraviglie che altri non hanno. Gli altri riescono a valorizzare le piccole cose, mentre noi abbiamo cose magnifiche, delle meraviglie assolute, ma siamo molto severi con noi stessi. Siate orgogliosi, perché abbiamo fatto meraviglie che sono patrimonio dell’umanità». Alberto Angela ha poi espresso la soddisfazione per il lavoro svolto: «Questi risultati si ottengono anche per il lavoro che viene fatto dietro le quinte. Ho visto l’orgoglio del proprio mestiere». Spazio anche ad aneddoti e retroscena: «Ad Alberello arrivò improvvisamente una bufera di neve. A Castel del Monte, invece, fummo travolti da una grandinata». (agg. di Silvana Palazzo)



LA BOCCIATURA IN QUINTA ELEMENTARE

Piero Angela, padre di Alberto, ospite di Bianca Berlinguer, ha rivelato un aspetto inedito del figlio ai tempi della scuola che, dopo un piccolo incidente di percorso, si è appassionato all’arte, alla storia, appagando, con lo studio, la sua fame di conoscenza: “Alberto è stato bocciato in quinta elementare. Se uno non fa bene deve essere punito. Oggi si tende a dare la colpa agli insegnanti, ma se un alunno non va bene è giusto che ripeta l’anno. Ad Alberto la bocciatura è bruciata molto, ma gli ha innescato una spirale virtuosa”. Il ‘clan Angela’, col tempo, è diventato una delle poche certezze sulla tv di Stato, con un linguaggio sempre al passo con i tempi e mai troppo nozionistico: “Il nostro segreto? Bisogna chiederlo ai telespettatori, a noi viene spontaneo. Forse il fatto che riescano a passare le emozioni, oltre alle parole”. Piero, poi, ha svelato i propri gusti in materia di tv, da comune telespettatore: “Non guardo il calcio, non sento le canzoni, gli sceneggiati non mi interessano, i film dipende quali, ma mi piacciono i polizieschi che durano 50 minuti. I programmi di politica li seguo sempre meno, perché per natura sono un razionale e cerco di trovare un punto di incontro, ma il dibattito politico di oggi è sceso, è un incontro di boxe, i politici aggrediscono”.

ALBERTO ANGELA: ICONA GAY E SEX SYMBOL

Alberto Angelo, per il suo aspetto fisico e le grandi doti comunicative, a 56 anni, è diventato una vera icona gay e sex symbol per molte donne italiane, che, tra un’antica rovina e l’altra, hanno la possibilità di ‘rifarsi gli occhi’ e godersi l’immagine di un uomo piacente, colto. Un binomio non sempre coniugabile. L’ultimo atto di questa trasformazione, iera sera, nel corso di Striscia La Notizia. Valerio Staffelli, dopo aver affrontato la polemica sulla mancata citazione della provincia di Belluno nel viaggio sulle Dolomiti all’interno di Meraviglie, gli ha domandato se è orgoglioso di tanta incondizionata stima da parte del suo pubblico: “Io sorrido, ma rimango concentrato sul mio lavoro”. Già, qualche settimana fa, a Repubblica, il giornalista era rimasto piuttosto stupito, della grande attenzione mediatica, nei suoi confronti, un’idea assai lontano dal suo metodo di lavoro anche seingat, si sente, assai lusingato del ‘corteggiamento’ dei telespettatori che lo premiano, ogni settimana, con un boom di ascollti, senza precedenti, per la cultura in prima serata, su Rai1: “Mi sono messo a ridere. L’aspetto sexy mi ha sorpreso: se può servire alla cultura va bene, rimanendo nel buongusto e nel buon senso”. La figura predominante di papà Piero non è mai stato un ostacolo: “Non mi ha mai detto: “Fai questo” o “Non fare questo”, è lo stesso metodo che uso con i miei figli. Ci sono gli esempi, poi ognuno sale sulla barca a vela e va. La cosa che ho imparato – dote che certamente ha papà – è l’umiltà, l’etica del lavoro. Devi lavorare sodo. Qualitel (l’indice che stabilisce il gradimento del pubblico, ndb) mette ai primi posti i nostri programmi, risultato che mi rende orgoglioso”.

RIPERCORRIAMO IL SUO CAMMINO IN TELEVISIONE

Alberto Angela, padrone di casa di Meraviglie, il programma di divulgazione storico – scientifico, del mercoledì sera di Rai1, è nato a Parigi, l’8 aprile 1952. E’ sposato con Monica dal 1993 e ha tre figli maschi: Riccardo, Edoardo e Alessandro. Alberto, per un lungo periodo, è stato uno dei volti di punta della tv svizzera. Nel 1993, sbarca in Italia, per lavorare con il padre, a Il pianeta dei dinosauri. E’ un affermato paleontologo. Ha lavorato diversi anni in Tanzania, Congo, Etiopia e Mongolia. E’ un collezionista di sabbia, che raccoglie durante i suoi viaggi in giro per il mondo. Gli è stato dedicato un asteroide e una rara specie marina in Colombia. Tra gli sport preferiti, il nuoto e non rinuncia mai al rito del doppio caffè mattutino. Da qualche anno, il gionalista, è considerato un’icona gay ed un indiscutibile sex symbol che fa sognare milioni di casalinghe italiane con la sua aria da intelligente e affascinante conoscitore della storia della nostra millenaria civiltà. Si ricorda che, con Castel del Monte e Alberobello in Puglia, gli etruschi tra Cerveteri e Tarquinia e le ville palladiane in Veneto si conclude, stasera, il viaggio di Alberto Angela tra i siti italiani dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La quarta e ultima puntata di questo primo, fortunato ciclo di Meraviglie, la penisola dei tesori, andrà in onda su Rai1 alle 21.25 di mercoledì 24 gennaio.