A distanza di diversi anni torna a calcare le scene televisive il cantante, attore e conduttore Enrico Silvestrin che sarà ospite questa sera su Italia 1 nel corso della puntata di 90 Special, programma condotto da Nicola Savino assieme a Katia Follesa. La sua ultima apparizione è avvenuta nel 2012 nelle vesti di attore ed in particolare nel secondo episodio della serie tv 6 passi nel giallo per la regia di Edoardo Margheriti. Tuttavia come lui stesso ha sottolineato in una recente intervista rilasciata al portale Today.it, la recitazione è ormai un capitolo chiuso in maniera definitiva: “Sì, assolutamente. La recitazione è un capitolo chiuso. Era un lavoro che mi annoiava. All’inizio no, ma poi è arrivata una noia feroce e anche poca soddisfazione per i ruoli che interpretavo, quindi a poco a poco il cinema non ha più sentito il mio bisogno e io non ho più sentito il bisogno del cinema. E’ stato un disamoramento reciproco“.

ENRICO SILVESTRIN, FUTURO NEI TALENT

Nella stessa intervista Silvestrin ha parlato del suo presente e del suo futuro facendo particolare riferimento al mondo della musica. Infatti, Silvestrin conduce un programma radiofonico su Radio Radio e ad una precisa domanda ha ammesso l’interesse per un possibile ruolo di giudice in un talent: “Giudice in un talent? Sì, lo farei volentieri. Non contesto in sé il talent, il talent ha un senso nel momento in cui c’è una proposta alternativa. Da noi, invece, nell’atrofizzazione che c’è nel nostro mercato, il talent diventa l’unica risorsa come una volta era Sanremo. E’ un po’ penoso da quel punto di vista. Parliamoci chiaro, le carriere di chi ha vinto i talent negli ultimi anni sono state carriere faticose e raramente importanti. Da quando X Factor è sbarcato su Sky, salvo Francesca Michielin, che comunque non possiamo definire una leader delle classifiche, non c’è nessuno che sia uscito fuori. Conta anche il peso specifico degli artisti: avere tournée piene di ragazzine non è come avere dischi di qualità, c’è una differenza notevole. Farei il giudice perché lo farei a modo mio, ma il fatto che oggi il talent sia l’unica alternativa è abbastanza triste”.