Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, è tornata ad attaccare Nadia Rinaldi, concorrente della tredicesima edizione de L’Isola dei Famosi, reality show attualmente in onda sulle reti Mediaset. Come già ricordiamo, la coppia di ex televenditrici, madre e figlia, avevano aspramente criticato la decisione di far partecipare l’attrice romana all’Isola dei Famosi in quanto anche lei, esattamente come loro, aveva avuto qualche problema con la giustizia. Un altro fatto già noto, riguardante l’edizione 2017 dell’Isola dei Famosi, è che a Wanna Marchi e Stefania Nobile, dopo aver ufficializzato la loro partecipazione al reality show con un’intervista, fu impedito di partire per l’Honduras a causa di un polverone alzato da Striscia la Notizia, il telegiornale satirico di Antonio Ricci che portò alla luce le truffe organizzate dalla coppia di ex teleimbonitrici che, per quei fatti, furono condannate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata.
MANUELA VILLA IN DIFESA DI NADIA RINALDI
Stefania Nobile, come già anticipato, è tornata ad attaccare Nadia Rinaldi, utilizzando parole forti. La figlia di Wanna Marchi ha rinfacciato all’attrice romana anche il fatto di averle criticate in passato: “Io non attacco nessuno, io sono per la giustizia. Se sono inopportuna io, allora lo è anche una che spacciava droga e aveva in casa un kg di cocaina. Ed è ancora più inopportuna perché non ha pagato, ha patteggiato e tutti si sono scordati. L’anno scorso siamo state pagate per stare a casa, questa persona, hashtag Nadia la boa, ne ha dette di tutti i colori “che era una vergogna, eravamo due schifi di persone perché siamo state in galera”. Allora io le auguro che le succeda la stessa cosa, che la buttino fuori come la m*rda che rappresenta, perché lei è un sacco di m*rda”. Manuela Villa ha deciso di difendere pubblicamente Nadia Rinaldi con un post pubblicato su Facebook: “Wanna Marchi, non hai visto l’ora di sparare a zero su una madre che sta costruendo un futuro ai suoi figli, mettendo a nudo tutto di sé, anche gli errori…”.