Continuano a far notizia i servizi di Vittorio Brumotti a Striscia la Notizia. Il noto inviato del telegiornale satirico infatti sta combattendo con le unghie e con i denti contro la droga e il suo spaccio all’interno dei parchi italiani. Tra le cose che colpiscono di più c’è una lettera che è stata scritta proprio al ragazzo per parlare di quanto accaduto. Scrive: “Gentilissimo Vittorio Brumotti sono un parroco al Rione Traiano dove ieri con la sua troupe ha fatto alcune riprese. E’ importante per noi far conoscere questo tipo di realtà nascosto ai più, ma non a noi. E’ anche vero che parlare di Napoli e in questo caso del Rione in termini solo di criminalità e spaccio non rende giustizia a quanti con eroico coraggio stanno cercando di vivere una vita che sia il più normale possibile. Nel Rione Traiano c’è tanta gente buona, onesta e lavoratori che nonostante un contesto difficile fanno di tutto per restare fuori dal giro della malavita e ancor di più cercano di tenere lontani i propri figli da queste devianze. […]”. Una lettera che sicuramente invita a riflettere su un mondo dove serve assolutamente intervenire per cercare di trovare una soluzione. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA LETTERA DI UNA RAGAZZA PER RINGRAZIARE VITTORIO BRUMOTTI

Vittorio Brumotti continua a Striscia la Notizia la sua lotta contro la droga nei luoghi più vari del nostro paese. E’ di ieri l’ennesima aggressione a Napoli per l’inviato del telegiornale satirico, ma è arrivata per lui anche una lettera di ringraziamento da parte di una ragazza del rione Traiano che sicuramente illumina il suo cuore e nobilita le sue attenzione. Possiamo leggerla sul sito ufficiale di Striscia la Notizia dove leggiamo: “Ciao Vittorio Brumotti sono una ragazza che abita nel Rione Traiano. Ti ringrazio per il tuo servizio. Quando vado all’Università faccio sempre una strada secondaria perché ho paura di percorrere quella piena di spacciatori. Solo tu potevi mettere in luce ciò che le forze dell’ordine non fanno. Un mese fa ci percuisirono casa umiliando me e i miei genitori che mi hanno sempre insegnato il sacrificio e la dignità. […] Spero di vedere il Rione Traiano così com’era inizialmente e sto studiando per diventare insegnante proprio per aiutare i figli di queste persone a crescere in maniera onesta”. Parole di certo toccanti che ci raccontano una realtà a molti sconosciuta e che grazie a Vittorio Brumotti stanno trovando la forza e il coraggio di venire fuori. (agg. di Matteo Fantozzi)



ANCORA BUONI ASCOLTI

Questa sera, mercoledì 23 gennaio, alle 20.40 su Canale 5 si rinnova il consueto appuntamento con Striscia la notizia, il tg satirico di Antonio Ricci giunto al suo trentesimo anno di messa in onda. Ieri sera il programma condotto da Michelle Hunizker e Gerry Scotti ha registrato una media di 5.507.000 spettatori con uno share del 19.8%. Un ottimo risultato per lo storico programma di casa Mediaset che però non è riuscito a superare gli ascolti registrati da “I Soliti Ignoti – Il Ritorno” su Rai 1: 5.781.000 spettatori con il 20.9% di share. Da tempo Striscia fatica a riconquistare il primato nella fascia del’access prime time. Stasera nello studio di Canale 5 ritroveremo anche le veline Shaila Gatta e Mikaele Neaze Silva. 



I SERVIZI PIÙ SEGUITI

La puntata di ieri sera, mercoledì 23 gennaio, è stato ricca di servizi interessanti. Da quello dedicato all’aggressione di Vittorio Brumotti e della sua troupe a Napoli, alla consegna del tapiro d’oro ad Alberto Angela, che anche in questa situazione è riuscito a conquistare il pubblico: “Alberto Angela che in cambio del tapiro regala a Staffelli le sfogliatelle che aveva comprato per la sua redazione. Ma dove lo trovate un altro Signore così? Dove?” e “Si prende il tapiro, giustifica le sue scelte e lascia pure le paste all’inviato. Ma P.D.R. subito #StrisciaLaNotizia”, hanno commentato due utenti su Twitter. Prima di Natale, Luca Aveva sorpresa nella sede della Cisl di Avellino un collaboratore esterno che vendeva falsi diplomi per partecipare ai concorsi Ata nella scuola. Nei giorni scorsi carabinieri del nucleo investigativo hanno eseguito ad Avellino e Palma Campania un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio con divieto di svolgere le attività inerenti a tale ufficio per la durata di 12 mesi, a carico di due persone. Coinvolti anche due istituti scolastici.