Chiamami col tuo nome è finalmente arrivato anche in Italia, dopo il successo ottenuto al botteghino negli Stati Uniti e in Gran Bretaga. La pellicola diretta da Luca Guadagnino ha ottenuto ben quattro nominations ai premi Oscar che si terranno a Los Angeles il 4 marzo, concorrendo per le categorie Miglior Film, Miglior Attore (Chamalet), Miglior Sceneggiatura non originale e Miglior Canzone originale (Mistery of Love). Fin dalla sua prima apparizione, il film ha ottenuto un’ottima recensione da parte della critica americana, finendo per essere incluso nella classifica dei 25 migliori film dell’anno dalla rivista Sight & Sound, posizionandosi al terzo posto. Più fredda è stata l’accoglienza in Italia, dove solo di recente è stato insignito di autorevoli commenti: secondo il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), è “un’opera visivamente stupefacente, in grado di evocare il magistero di Renoir e la carnalità contadina di Bertolucci. Un commosso romanzo di formazione che ribadisce il primato della seduzione e del desiderio. Un film sontuoso e intimo, segreto e libero”.
Chiamami col tuo nome viene presentato in Italia
Gli attori Timothee Chalamet e Armie Hammer, protagonisti del film Chimami col tuo nome, sono arrivati in Italia per la presentazione della pellicola, in uscita in molti cinema nostrani. Ma alla conferenza stampa, nella quale era presente anche Olga Fernando, i due attori hanno sfoggiato qualche parola in italiano, usando termini abbastanza coloriti. Tra parolacce e qualche frase abbastanza forte, di cui loro probabilmente non conoscono il significato, hanno dimostrato che non sempre la nostra lingua è trattata nel modo giusto dalle celebrità d’oltreoceano. Una presentazione che forse poteva essere evitata? Ne sono certi molti utenti sul web, secondo i quali non è stato dato il giusto rispetto al Paese che ha dato i natali al regista Luca Guadagnino. Alle parole, infatti, hanno fatto seguito dei gesti non troppo adatti ad una conferenza stampa ufficiale per un film candidato all’Oscar 2018.