Chiamami col tuo nome rappresenta un piccolo gioiellino di Luca Guadagnino, regista palermitano amante delle nouvelle vague e nelle sale da oggi. Dopo aver conquistato il cuore di mezzo mondo con pellicole del calibro di The Protagonists, Io sono l’amore, A Bigger Splash, ora ha portato il nostro Paese agli Oscar con ben 4 candidature ed un traguardo importante che non accadeva ormai dal 1999, anno de La vita è bella di Benigni. “Mi sembra tutto strano e bello”, ha commentato il regista, come riporta GQ. Lo stesso Guadagnino si dice ancora molto sorpreso dal clamore e dal successo registrato, dopo un lavoro che definisce lungo e complesso. Tutto ebbe inizio infatti 9 anni fa e, come spiega lo stesso, “doveva coinvolgere dapprima Gabriele Muccino, poi James Ivory come registi ma non riuscivamo a far sbocciare il progetto, così ho deciso di dirigerlo e produrlo”. Una intuizione certamente geniale che ha portato così alla nascita definitiva di quel gioiello che oggi è sulla bocca di tutti, pronto a colpire il pubblico in sala con la sua delicatezza ed enorme emotività. Al centro, l’amore tra due ragazzi, ancor prima innamorati dell’arte e della natura, narrato con estrema raffinatezza. “Giovani, anziani, uomini e donne mi scrivono che dopo aver visto Chiamami col tuo nome hanno avuto un’esperienza trasformativa come se riuscisse a risolvere i loro nodi emotivi”, ha raccontato Guadagnino. Lo stesso ha descritto il suo film una pellicola “sulla compassione, l’empatia, la trasmissione del sapere e la capacità di guardarsi nello sguardo degli altri”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CHIAMAMI COL TUO NOME AVRÀ DEI SEQUEL?

Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino, è un successo di critica e pubblico. La pellicola, incensata da ottime recensioni in tutto il mondo, è uscita nella sale italiane il 25 gennaio 2018 ed è in concorso agli Oscar con ben 4 nomination. Il regista italiano, in una recente intervista per il sito Collider, ha ammesso di essere molto legato alla storia dei due protagonisti e che la sua intenzione è di continuare a raccontare il loro rapporto sul grande schermo: “Credo che finirò per fare un ciclo di film su questi personaggi perché li amo davvero tanto. Penso che la loro esperienza di vita sia matura per molte, molte altre avventure”. Un’intenzione non solo teorica ma con alcune idee e trame già esistenti, in mente: “Immagino che il prossimo capitolo sarà ambientato subito dopo la caduta del muro di Berlino e quel grande cambiamento che è stata la fine dell’URSS. Vedremo persone lasciare le loro case e avventurarsi nel mondo. Questo è tutto ciò che posso dire, adesso”. Il film è tratto dal romanzo dello scrittore americano André Aciman, pubblicato nel 2007. (Agg. di Alberto Graziola).



LUCA GUADAGNINO, CHI E’

Luca Guadagnino sta riscuotendo tantissimi successi con la sua ultima fatica, il film intitolato ‘Chiamami col tuo nome’. E’ di poche ore fa la notizia delle sue candidature all’Oscar, ben quattro: miglior film, miglior sceneggiatura originale, miglior canzone e miglior attore protagonista. Un grandissimo risultato questo per il film di Guadagnino che però in patria non ha mai riscosso grande successo, anzi. Diciamo che è stato ignorato dai più fino a non molto tempo fa. Intervistato al riguardo sul quotidiano Il Giorno, Guadagnino ha glissato con eleganza l’argomento: “Sinceramente non credo affatto che il cinema abbia della frontiere ma, anzi, credo che sia globale. Chi mi ha influenzato di più sono le novelle vagues di tutto il mondo. Mi hanno influenzato quei movimenti che hanno in qualche modo innovato il cinema tramite una rivoluzione vera e propria e questi movimenti non appartengono ad una sola Nazione ma a tutto il mondo: alla Francia, al Brasile…” Una bella rivincita questa quella di Luca Guadagnino, che difende con forza il suo film: “Non è una pellicola gay la mia. E’ un film che ha come centro quel momento in cui una persona ne diventa un’altra.”



LUCA GUADAGNINO: IL SUO PROGETTO

‘Chiamami col tuo nome’ sta riscuotendo tantissimi riconoscimenti in giro per il mondo, tant’è che per il cinema italiano questo è un vero e proprio momento di svolta visto che non accadeva dal 1999 con ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni. Ecco cosa ha detto Luca Guadagnino riguardo a come è nato questo ambizioso film, sempre sulle pagine de Il Giorno: “Il tutto non è nato ieri, anzi: nove anni fa. Alcuni miei amici avevano acquisito i diritti del romanzo per farne un film che, nella storia, si svolge in Italia. All’inizio mi chiesero soltanto una consulenza per le ambientazioni e i luoghi in cui la storia si dipanava. Piano piano mi hanno coinvolto sempre di più nel progetto, fino a diventarne capoproduttore. Una bella responsabilità. Cercavano il regista giusto e alla fine ho deciso di assumermi io questo compito.” Continua Guadagnino: “Non voglio essere ipocrita, quando abbiamo finito di girare il film sapevamo di aver fatto un ottimo lavoro e di avere una bella pellicola tra le mani. Però, è chiaro, non avrei mai immaginato che il film avesse questa risonanza così grande come poi ha avuto.”