Pippo Baudo è un pezzo delle televisione Italia. Così anche Paolo Bonolis ospite della seconda puntata di “90 Special” ha ricordato il conduttore siciliano. Bonolis ha svelato alcuni retroscena legati ai programmi presentati duranti gli anni ’90, l’incontro con l’amico Luca Laurenti e anche alle sue passioni: “In quegli anni sono successe cose spiacevoli, ho comprato la maglia di uno della Juve, l’arbitro Ceccarini”, ha scherzato Bonolis. Poi l’istrionico conduttore ha fatto altre confessioni: “Ho fregato 10mila lire a Pippo Baudo. Ed erano quelle che doveva alla Ricciarelli”. Qualche anno fa Pippo Baudo aveva stilato una classifica dei presentatori più meritevoli: “Indubbiamente Carlo Conti, uno che non ha mai sbagliato un programma. E poi Paolo Bonolis: potrebbe fare molto di più se non fosse un po’ pigro e non si rifugiasse in linguaggi al limite del banale. Al terzo posto, Fabrizio Frizzi che ha saputo iniziare una fase più matura della sua carriera”, aveva detto in un’intervista a Tiscali. (Agg. Elisa Porcelluzzi)
LA BIOGRAFIA DI BAUDO
Pippo Baudo, all’anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, è nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, il conduttore televisivo e paroliere ha iniziato la sua ricca carriera nei primi anni sessanta, diventando uno dei volti di punta della televisione italiana, legando la sua immagine alla Rai per i decenni successivi, nonostante dei brevi periodi anche in Mediaset. Numerosi i programmi di successo condotti sulla tv nazionale: Settevoci, Canzonissima, Domenica in, Fantastico, Serata d’onore, Novecento. Pippo Baudo resterà nella storia in particolare per il Festival di Sanremo: la celebre kermesse canora del teatro Ariston lo ha visto alla conduzione per ben tredici volte tra 1968 e 2008: mai nessuno come lui nella storia, superato anche il grande Mike Bongiorno. Come se non bastasse, nel corso della sua carriera ha preso parte anche a ruoli di fiction e si è cimentato nella composizione di brani.
IL PREMIO ALLA CARRIERA E SANREMO 2018
Mercoledì 24 gennaio 2018 Pippo Baudo ha ricevuto a Milano un Premio alla Carriera all’università e-campus. Un grande riconoscimento per uno dei volti storici della Rai, che ha commentato, come riporta l’Ansa, il momento storico della televisione: “I format stranieri sono frutto di autori che parlano per una certa cultura, mentre noi facevano varietà realizzati e prodotti in casa. Dalla Bbc, dalla Francia e dalla Spagna venivano a vedere cosa facevamo noi. Invece questi programmi come il Grande Fratello sono un po’ diseducativi: il pubblico ci casca e li segue, ma noi dobbiamo fare altri programmi. Non voglio essere sciovinista, ma la tv deve avere un po’ di nazionalismo”. Non è mancato un commento su Sanremo 2018, che vedrà alla conduzione Claudio Baglioni: “Il mio consiglio è di non pensare di avere trenta canzoni bellissime, perché è impossibile. Ne bastano tre o quattro per fare la storia di un festival, le altre sono corona”.
PIPPO BAUDO, L’AMORE PER LA JUVENTUS
Negli ultimi tempi, Pippo Baudo è tornato alla conduzione di Domenica In nella stagione 2016/2017 ed ha inoltre preso parte al programma I fatti vostri, in onda su Rai Due, con una rubrica quindicinale dal titolo Storie di televisione, all’interno della quale ha ripercorso la storia della Rai e dei suoi personaggi e programmi più celebri. Grande amante del calcio, Baudo è un noto sostenitore della Juventus e recentemente, intervenuto ai microfoni di Radio Onda Libera, ha parlato della formazione bianconera allenata da Massimiliano Allegri: “Il Napoli è forte, però la Juve è più abituata a vincere e penso che alla fine ce la farà anche stavolta”. Una speranza da tifoso quella del noto conduttore televisivo, che nel corso degli anni è sempre rimasto vicino alla sua squadra del cuore nonostante i numerosi impegni lavorativi che lo hanno riguardato da vicino. Nulla potrà mai ostacolare la sua passione per i colori bianconeri.