Lucky Red ha deciso di raccontare la storia di Elisa Girotto, la 40enne trevigiana morta il 22 settembre per un cancro al seno di rara aggressività. I suoi genitori e il marito Alessio Vincenzotto hanno deciso di dare il nulla osta, quindi nei giorni scorsi a Roma sono stati definiti gli ultimi dettagli. La regia ad esempio è stata affidata a Francesco Amato. «Il cinema è l’unico posto dove Elisa potrà abbracciare idealmente Anna diciottenne. Abbiamo deciso di accettare la proposta di Lucky Red perchè questa storia potesse diventare un ricordo vivo per nostra figlia quando sarà grande», ha spiegato il marito di Elisa Girotto nell’intervista rilasciata a Il Gazzettino. Alessio ha spiegato che tre settimane dopo la scomparsa della moglie è stato contattato dalla società di produzione, che lo ha conquistato per la sensibilità. Anche il regista lo ha colpito: si è recato a Spresiano per conoscere i luoghi di Elisa, le tracce che ha lasciato. Il film verrà girato probabilmente tra la fine del 2018 e il 2019, quindi uscirà l’anno prossimo. Ma sarà una pellicola internazionale, anche se il cast non è stato ancora deciso. (agg. di Silvana Palazzo)



ELISA GIROTTO, L’AMORE PER LA FIGLIA IN UN FILM

La storia di Elisa Girotto diventerà presto un film. La mamma che, prima di morire ha lasciato 18 anni di regali alla figlia pe aiutarla a crescere e a ricordarsi di lei, diventerà una pellicola per raccontare una storia di speranza. Nonostante la malattia, Elisa era una donna che non ha mai perso il sorriso con cui affrontava la sua vita. «Elisa vedeva la vita per quello che era, la affrontava con il sorriso sulle labbra – ha detto il marito Alessio, sposato poco prima di morire. Nel film verrà così raccontato il coraggio di una donna e di una mamma che ha lottato fino all’ultimo per la sua vita e che, quando ha capito di non poter più fare nulla, ha deciso di lasciare dei ricordi alla sua bambina che crescerà senza di lei. Una storia toccante ed emozionante che potrà davvero insegnare tanto a tutte le persone che combattono una battaglia simile. L’annuncio della realizzazione del film sulla storia di Elisa Girotto ha già conquistato tutti, desiderosi di vedere il prima possibile la pellicola (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA STORIA DI ELISA GIROTTO

La storia della mamma che se ne è andata lasciando diciotto anni di regali per la figlia diventerà un film. Di Elisa Girotto hanno parlato tutti, lo farà anche una pellicola che sarà prodotta da Lucky Red di Andrea Occhipinti. Lo ha annunciato proprio il produttore cinematografico: «Quella di Elisa è una storia d’amore. Potente, indelebile. Di un amore che ha la forza di non arrendersi quando tutto intorno crolla». Elisa Girotto aveva solo 40 anni quando un male incurabile l’ha stroncata, togliendola all’affetto dei suoi cari, a suo marito, alla sua famiglia e alla figlia di appena un anno. «Prima che il suo cuore si fermasse, Elisa ha però trovato un modo di restarle accanto: un regalo per ogni compleanno fino alla sua maggiore età», ha aggiunto Occhipinti, che produrrà il film sulla storia della donna di Spresiano, in provincia di Treviso. La pellicola, ancora in fase di scrittura, verrà realizzata con la collaborazione della famiglia di Elisa Girotto e in particolare del marito Alessio Vicenzotto.



ELISA GIROTTO, LA SUA STORIA DIVENTA UN FILM

Elisa Girotto è stata stroncata a fine settembre da un male incurabile. Prima di morire però ha preparato un regalo per ogni Natale e ogni compleanno in cui non potrà essere accanto alla sua bambina. Le ha lasciato bambole, giochi, libri, vestiti e un mappamondo di sughero con l’indicazione dei luoghi che avrebbe voluto visitare con lei. Una storia d’amore potente che non poteva non finire sul grande schermo. «Elisa vedeva la vita per quello che era, la affrontava con il sorriso sulle labbra. Spero che la storia di mia moglie aiuti le persone a riflettere sull’importanza dell’amore verso la vita, che va sempre vissuta a pieno, anche nei momenti di difficoltà», ha dichiarato il marito Alessio, sposato poco prima di morire. Elisa Girotto è morta infatti un mese e mezzo dopo le nozze, non senza lasciare biglietti e regali per Anna, la figlia di un anno a cui sarà vicina pur non essendo più con lei. «Spero che la storia di mia moglie aiuti le persone a riflettere sull’importanza dell’amore verso la vita – ha aggiunto Alessio -. Va sempre vissuta a pieno, anche nei momenti di difficoltà».