Anche Hollywood rende onore a Gina Lollobrigida, la grande diva italiana che presto lascerà la sua impronta sulla mitica Walk of Fame. Intervistata da La Repubblica, la mitica Lollo non ha nascosto la soddisfazione per questo importantissimo riconoscimento. Ma a chi penserà quando il suo nome verrà inciso sulla passeggiata lungo l’Hollywood Boulevard e la Vine Street? L’attrice non ha dubbi:”Al pubblico che mi ha messo sul piedistallo e ancora si ricorda di me. Mi chiamano da tutto il mondo”. Ma la diva non nasconde l’emozione e si commuove ad inizio intervista nel pensare:”Tutto quest’affetto che mi riserva Hollywood dopo tutti questi anni”. Un atteggiamento in linea a quello dei primi tempi, al punto che la Lollo non può dimenticare “l’accoglienza da star, anche se ero a inizio carriera”. Insomma, un colpo di fulmine che prosegue anche oggi, a distanza di moltissimi anni.



LE MOLESTIE E I CEFFONI

Nell’intervista rilasciata a Repubblica, però, Gina Lollobrigida ha toccato anche degli argomenti scottanti e non propriamente felici, per usare un eufemismo. A proposito del capitolo modestie nel mondo del cinema e dello spettacolo, la Lollo ha raccontato:”Sono sempre stata scarsa di complimenti, mi sono quasi sempre difesa da sola”. La Lollobrigida ricorda quella volta in cui dovette rifilare un ceffone ad un collega:”Sul set di Notre Dame dopo la scena una scena di un bacio in cui era andato oltre”. Uno degli episodi più controversi riguarda Orson Welles:”Non sapeva resistere alla mia vicinanza, era imbarazzante. Non potevo dargli un ceffone e così mi chiusi in bagno. Iniziò a piangere allora uscii, e disse perdonami”. Ma il momento più intenso dell’intervista arriva quando la Lollo ammette:”Ci sono state occasioni in cui le cose sono andate oltre. E’ stata così la mia prima volta. Ma sono ricordi troppo dolorosi, preferii non parlare, neance ora. Ma sono felice che oggi le donne abbiano il coraggio di farlo”.



DA MARILYN A SEAN CONNERY

Nella sua straordinaria carriera, Gina Lollobrigida ha avuto modo di rapportarsi con alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo. Ecco il suo ricordo, ad esempio, di Marilyn Monroe:”Era timida, sensibile. Ricordo una festa in cui l’accompagnatore la lasciò. Tutti gli uomini presenti avrebbero voluto scortarla, ma lei volle andarsene da sola. Era piena di dignità, meravigliosa, ma non aveva la mia forza di reagire, era debole”. Su Sean Connery il parere è lusinghiero:”Un gentleman. All’epoca di La donna di paglia io sceglievo regista e attori per contratto. Per suggerirmi Sean, che aveva fatto il primo Bond ma non conoscevo, mi dissero:”è un uomo”. Quando Sean diede un party a Londra a fine carriera scelse una bond girl, ha scelto me. Un grazie importante me lo ha detto”. La vita della Lollo è comunque in chiaroscuro:”Ci sono troppe cose brutte che mi accompagneranno purtroppo per tutta la vita. Una persona che non ci sta più con la testa (il figlio, ndr). E pensi che io, a novant’anni, ci sto benissimo. Ho preso dalla mia zietta che se n’è andata a 112 anni, fresca come una rosa”.

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