Ospite a Verissimo, programma del sabato pomeriggio di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin, Greta Scarano ha avuto la possibilità di raccontare come Emanuela Loi, a cui presta il suo volto nella fiction “La scelta”, di punto in bianco sia approdata nella scorta di Paolo Borsellino: “Siccome lei si distingueva perché era era brillante, intelligente e molto capace, l’hanno notata e l’hanno messa alle scorte dopo poco, senza neanche farle fare la specializzazione”. Nelle sue parole, anche il racconto del grande coraggio della protagonista, consapevole, assieme agli altri agenti della scorta, del rischio che correva ogni giorno: “Erano dei bersagli ambulanti, erano degli uomini morti che camminavano e questo Borsellino lo sapeva benissimo, lo sapevano anche loro della scorta e lei ha avuto un coraggio grandissimo a dedicarsi, a essere devota”. Sempre nel corso dell’intervista, l’attrice ha rivelato inoltre di avere avuto la possibilità di incontrare Claudia, sorella di Emanuela Loi, e di aver scoperto così che in realtà lei “voleva fare la maestra, aveva studiato alle magistrali, era la sorella Claudia che voleva fare la poliziotta”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
PROTAGONISTA SU RAI TRE CON VALERIO MASTRANDREA
Greta Scarano sarà ospite a Verissimo, condotto da Silvia Toffanin, attrice italiana protagonista del film La scelta – Emanuela Loi si può considerare una stella in ascesa. Nonostante i suoi 31 anni, Greta è tra i volti della sua generazione più cercati dalla televisione e dal cinema. Per lei un successo dietro l’altro, dopo Suburra è entrata nel cast di Il nome della rosa, adattamento televisivo del romanzo di Umberto Eco di cui ha cominciato le riprese da qualche settimana, sugli schermi è protagonista de La Linea Verticale, la nuova serie di Rai 3 in cui recita al fianco di Valerio Mastandrea e quindi su Canale 5 nelle vesti di Emanuela Loi, la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa nella lotta alla mafia. Sicuramente per Greta Scarano si tratta di ruoli non facili e allo stesso tempo molto ambiziosi. Intervistata dal Corriere Della Sera, l’attrice spiega come è riuscita a far quel salto che ha fatto prendere il volo alla sua carriera: “Faccio l’attrice non perché abbia mai avuto desiderio di finire sulle copertine dei giornali. Faccio questo lavoro per vocazione, tipo suora. Sono diventata molto selettiva. Non potrei più recitare in progetti che non mi piacciono. Piuttosto vado a fare la commessa a New York”.
GRETA SCARANO: “FACCIO QUESTO LAVORO PER VOCAZIONE”
Nella stessa intervista Greta Scarano ha parlato della sua prima grande occasione lavorativa, la Soap Opera di Rai 3, Un posto al sole in cui per alcuni anni ha interpretato il ruolo di Sabrina Guarini: “Volevano rendere più centrale il mio personaggio ma ho rifiutato. Volevo crescere. Lo stesso con Squadra Antimafia: quando ho deciso l’uscita non avevo alternative, ma dopo tre anni volevo fare altro. Sono piuttosto audace”. Ammettendo però che per il suo essere così selettiva non ha lavorato per circa un anno: “A forza di dire no, era un anno che, anche se per mia scelta, non lavoravo. Da gennaio, partirà tutto insieme. Anche le riprese di In nome della rosa, la serie con Turturro e Rupert Everett che definisce un miracolo: “Un miracolo. Non nego di aver rifiutato alcuni lavori nella speranza che questo, che era all’orizzonte, andasse in porto”. Ha poi spiegato come per lei la bellezza abbia significato molto anche se non sono mai mancati i pregiudizi: “Se tante cose sono successe è perché ho questa faccia. D’altra parte, c’è sempre il pensiero di dover far capire che c’è qualcosa oltre il mio aspetto. Diventa un filtro che spessissimo si è trasformato in pregiudizio: Gli episodi sono molti. Un regista ha ammesso, dopo avermi parlato: non pensavo fossi intelligente”.