LA LINEA VERTICALE, ECCO DOVE SIAMO RIMASTI
Nella prima serata di Rai 3 di oggi, sabato 27 gennaio 2018, andrà in onda la quarta puntata de La linea verticale, in prima Tv assoluta. Sarà composta dal quinto ed il sesto episodio, ma prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: l’ospedale è in gran fermento per via della sostituzione dell’addetta al vitto, che comunica le variazioni sul menù a tutti i pazienti. Amed sospetta fortemente che possa trattarsi di una delle solite allucinazioni di Luigi, soprattutto per via del suo fare concitato. In seguito, Luigi riceve la visita del dottor Zamagna, seguito da un gruppo di adoranti colleghi. Secondo lo specialista, l’operazione sarebbe riuscita benissimo ed il paziente non ha nulla di cui preoccuparsi. Nel frattempo, il Cappellano riceve l’esito dei suoi ultimi esami e scopre che dovrà fare un intervento urgente, nella speranza di non subire conseguenze tragiche. Diverse ore dopo, Luigi riferisce all’infermiera di turno di aver parlato con Zamagna, ma ancora una volta gli viene risposto che il primario non si è mosso dalla sala operatoria e che quindi non può averlo incontrato.
La nuova notte in ospedale non trascorre in modo tranquillo per Luigi, costretto a svegliarsi in più di un’occasione con il dubbio di stare male. Nel passato, Luigi si accorge di avere dei problemi al rene d’improvviso, ma crede che non si tratti di qualcosa di grave. Il medico curante gli consiglia infatti di non fare alcun tipo di controllo. Elena invece suggerisce al marito di andare comunque in ospedale per appurare che sia davvero tutto a posto. Nel presente, Luigi avverte costanti malori, ma ogni specialista con cui parla sembra minimizzare il tutto. Chi dice che si tratta dei vasi sanguigni, chi invece del normale corso post operatorio.
Per questo chiede nuovamente al medico di turno di dargli un secondo parere, suggerendo al tempo stesso di poter cambiare antidolorifico. Luigi e Amed ricevono in seguito una sorpresa: nella loro stanza verrà ricoverato per qualche tempo Giuseppe Silvestri, un 50enne. Quest’ultimo afferma di essere già stato ricoverato in precedenza nella clinica, ma sembra che nessuno si ricordi di lui. E questo nonostante sappia alla perfezione i nomi di tutti i presenti. Nonostante l’evento che lo ha riportato in clinica è piuttosto serio, Peppe dimostra di essere dotato di una forte tranquillità. La stessa cosa non si può dire di Luigi, che continua a credere di trovarsi in gravi condizioni. Nessuno infatti sembra volergli dire nulla riguardo alle sue condizioni di salute, nemmeno la dottoressa Elisa. Luigi tra l’altro deve ancora capire se il chirurgo sia solo frutto di una sua allucinazione oppure se si trova davvero di fronte a lui. Nel frattempo, il sacerdote viene preparato per l’operazione pericolosissima a cui deve sottoporsi. Diverse ore dopo, Luigi è convinto di potersi fidare di Zamagna, ma deve fare i conti con delle complicazioni in corso.
ANTICIPAZIONI DEL 27 GENNAIO 2018, EPISODIO 5
In seguito al ricovero di padre Costa, l’ospedale vivrà l’arrivo di un nuovo sacerdote che si occupi dell’aspetto spirituale dei pazienti. Il suo ingresso lascerà tuttavia interdetti tutti i presenti, dato che si tratta di un uomo prolisso e lamentoso. Luigi e Amed si ritroveranno infatti spesso bersagli del prete, che con la scusa di prediche interminabili li spingerà a mettere in atto diversi stratagemmi pur di sottrarsi al supplizio. Luigi sembra comunque riprendere quota in seguito al collasso precedente delle sue condizioni di salute.
ANTICIPAZIONI DEL 27 GENNAIO 2018, EPISODIO 6
Il paziente deve infatti togliere i drenaggi, ma proprio mentre si trova sul punto di doversi sottoporre alla procedura, decide di andare alla ricerca di un medico che possa aiutarlo a placare una forte sete. Dopo essere stato in giro per l’ospedale alla ricerca di una soluzione, Luigi si imbatterà in una porta perennemente chiusa a chiave e su cui vaga la ferrea regola di non aprirla. Più tardi, Luigi sembra aver ritrovato il sorriso grazie alla vicinanza degli altri pazienti, ma dovrà fare i conti con l’arrivo della caposala, che gli consegnerà i risultati dei nuovi esami.