Amore Criminale torna stasera 28 gennaio con un nuovo appuntamento condotto su RaiTre da Veronica Pivetti, a partire dalle ore 21:30. Due le storie al centro della puntata che vedrà protagoniste ancora una volta due donne, Veronica e Irene, entrambe vittime innocenti della violenza degli uomini. A prendere la parola nell’anteprima della trasmissione sarà Clementina, madre di Veronica, intervistata da Matilde D’Errico. La giovane donna fu uccisa a Mondragone dal fidanzato nel 2008. Come spesso accade, l’uomo agì violentemente dopo non essere riuscito ad accettare la fine della sua relazione. Per mamma Clementina il dolore è ancora vivo ed alla fine di un iter giudiziario per nulla semplice la donna ha dato vita all’associazione “V.e.r.i.” (dal nomignolo con cui in famiglia veniva chiamata Veronica), in prima linea in difesa delle vittime di violenza. Oggi punto di riferimento nell’intera provincia di Caserta, con la sua fondazione Clementina non solo è riuscita a dare una mano a numerose donne maltrattate ma sono stati molteplici i progetti collaterali realizzati, a partire da una casa rifugio che dà assistenza a donne e bambini vittime di violenza. Clementina porta avanti con orgoglio la sua battaglia in difesa delle donne ed al tempo stesso tiene vivo il ricordo della giovane figlia Veronica, morta quando era appena una 19enne per mano dell’uomo che diceva di amarla.



AMORE CRIMINALE, ANTICIPAZIONI: VERONICA PIVETTI RACCONTA LA STORIA DI IRENE

Sarà poi Veronica Pivetti a raccontare la seconda storia di Amore Criminale. Si tratta ancora una volta di un caso di femminicidio, raccontato con il linguaggio della docufiction. Protagonista è una donna di 43 anni di Firenze, Irene, che nel 2015 fu brutalmente uccisa dall’allora fidanzato Davide. La vittima rappresenta le tante “Irene” fragili, soggiogate da un uomo violento dal quale però non riescono a staccarsi. La loro relazione prosegue tra alti e bassi. Ai momenti sereni se ne avvicendano altri drammaticamente violenti tali da spingere Irene a denunciare Davide alle Forze dell’ordine per via dei tanti maltrattamenti. Alla fine però, incomprensibilmente, torna sempre da lui. Per paura delle numerose minacce da parte dell’uomo, la 43enne si ritrova persino a ritirare le querele ma i momenti violenti non accennano a diminuire ma anzi si ripresentano con una certa costanza anche in presenza dell’anziana madre di lei. La storia si trascina in modo turbolento fino ai primi di febbraio del 2015, quando di Irene si perdono misteriosamente le tracce. La svolta arriva solo il 29 marzo del medesimo anno: il cadavere della donna viene ritrovato occultato in un sacco nero, in un canale nei pressi del fiume Arno. Davide fu accusato del suo omicidio e di occultamento di cadavere ed arrestato, condannato in primo grado all’ergastolo nell’ottobre 2016, sebbene abbia sempre continuano a proclamarsi innocente.

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