Andrea Lo Cicero è per tutti il “Barone”. Il modo in cui interpretava il gioco del rugby è entrato nell’immaginario collettivo del nostro Paese. L’Italia, è vero, non ha una grande tradizione e le sconfitte che puntualmente incassiamo nel Sei Nazioni non contribuiscono ad allargare la base del movimento, ma Andrea Lo Cicero è uno di quei giocatori che è riuscito – addirittura – a diventare più popolare del suo sport. Il pilone che non molla mai, il guerriero che non esce dall’arena anche se perder sangue, Lo Cicero è stato l’italiano vero sul campo da rugby. Le sue gesta gli hanno garantito un ruolo da frontrunner del movimento che nel corso degli anni è stato raggiunto in Italia da pochissimi altri: sicuramente Diego Dominguez, in maniera diversa Alessandro Troncon, e oggi Sergio Parisse. Tra i simboli della palla ovale tricolore c’è anche lui: il barone siciliano e oggi nella rubrica Da Campione a Campione con Adriano Panatta a Domenica In, anche chi non lo conosce scoprirà il perché.
ANDREA LO CICERO: I RECORD IN AZZURRO
La maglia della Nazionale per Andrea Lo Cicero è stata quasi una seconda pelle. Del resto nessun giocatore è riuscito ad indossarla più di lui: era il 16 marzo 2013, il Barone concludeva la sua straordinaria carriera al Flaminio contro l’Irlanda raggiungendo lo storico traguardo di 113 caps (presenze) con la maglia della Nazionale. Il tutto condito da un’atmosfera magica, la commozione visibile sul volto di Lo Cicero, che avrà pure la fortuna di lasciare con una vittoria. Ma perché il siciliano viene chiamato Barone? Nato a Catania, il pilone ha origini nobiliari che gli sono valse questo soprannome anche sul campo da rugby. Di certo, Lo Cicero non se la prenderà, in campo non era il massimo dell’eleganza. Per fare un paragone, possiamo dire che Lo Cicero era il Gattuso del rugby: giocatore unico per generosità, uno di quelli che ogni allenatore vorrebbe nel suo organico.
LA PASSIONE PER IL GIARDINAGGIO
Ma chi avrebbe detto che Andrea Lo Cicero, ospite di Domenica In nella rubrica Da Campione a Campione di Adriano Panatta, nutriva una passione sfrenata per il giardinaggio? Il giocatore maschio, quello che sfida a mso duro gli avversari sul campo da rugby ha il pollice verde? La risposta è affermativa. E di questo hobby, dopo l’addio al rugby giocato, Lo Cicero ha fatto addirittura un mestiere. Sfruttando la popolarità derivata dal suo precedente impegno, il siciliano ha raccolto la sfida rappresentata dalla conduzione televisiva. Da ormai qualche anno, infatti, Lo Cicero è il volto del programma di Giardini da Incubo. Un format per molti versi simile a quello condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo, con la differenza che ad essere riprese non sono le cucine ma i giardini. Lo Cicero racconterà di questa sua passione anche al re della racchetta Adriano Panatta?