Vittima della strage di Capaci, nella quale sono rimasti uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli altri uomini della scorta, Antonio Montinaro sarà ricordato questa sera nella fiction “La Scelta”, in onda nella prima serata di canale 5. Ospite di Radio Popolare, sua moglie Tina Montanaro ha recentemente rilasciato una lunga intervista, nella quale ha parlato dell’importanza di mantenere vivo il ricordo di suo marito e degli altri poliziotti uccisi mentre erano in servizio, Vito Schifani e Rocco Dicillo: “La strage di Capaci appartiene a tutta l’Italia, la storia di Antonio non appartiene solo a me e ai miei figli. Tutti devono sapere di mio marito e dei due agenti della scorta, Vito e Rocco, e del loro rapporto con Falcone. Io racconto queste storie”. Nelle sue dichiarazioni, il ricordo di tre uomini giovani, “che hanno scelto di provare a cambiare le cose” e che “credevano fortemente nella legalità, nel lavoro di Falcone, e per lui hanno dato la vita”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



NEL COMUNE DI CALIMERA UNA PIAZZA IN SUO ONORE

Su Canale 5 viene trasmesso questa sera per il ciclo Liberi sognatori, il film biografico La scelta – Emanuela Loi. La Loi è stata una donna che ha voluto mettere al servizio dello Stato la propria vita occupandosi di scortare personaggi come il giudice Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia e per questo in grande pericolo di attentato. Una vita di sacrifici e rinunce condivisa anche Antonio Montinaro che della Loi era grande amico. Un assistente della Polizia di Stato che nei primi anni Novanta, era il capo della scorta di Giovanni Falcone. Montinaro nasce a Calimera, piccola cittadina della provincia di Lecce in Puglia, l’8 settembre del 1962 e muore nella terribile strage di Capaci il 23 maggio del 1992. All’epoca aveva 29 anni ed era sposato con Tina dalla quale ha avuto due splendidi figli. In sua memoria il comune di Calimera gli ha intitolato una piazza al centro della quale è stato eretto un piccolo monumento a ricordo del suo impegno nella lotta alle mafie.



ANTONIO MONTINARO, CAPO DELLA SCORTA DI FALCONE

Complessivamente, Antonio Montinaro ha prestato servizio presso la Polizia dello Stato dal 1981 fino al 1992 ed è stato omaggiato dallo Stato Italiano il 5 agosto del 1992 con la Medaglia d’oro al valor civile. In quel 23 maggio del 1992, Montinaro assieme al resto della scorta si era recato presso l’aeroporto di Punta Raisi per prelevare il giudice Falcone con la moglie Francesca Morvillo che arrivavano da Roma. Nel viaggio per andare dall’aeroporto palermitano verso il centro della città, Montinaro ha viaggiato nella prima delle tre auto blindate modello Fiat Croma. Assieme a lui c’erano Vito Schifani che era al volante e quindi l’agente Rocco Dicillo nel sedile posteriore. Per Montinaro e gli altri due nell’esplosione all’altezza di Capaci non ci fu nulla da fare per una morte avvenuta in maniera istantanea in quanto la loro auto fu quella colpita con maggiore violenza. Infatti, l’auto fu ritrovata in un oliveto a circa 10 metri di distanza dall’autostrada.

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