La madre di Irene Focardi è l’unica persona al mondo che ha provato a salvarli dagli uomini violenti e pericolosi di cui si è innamorata. L’ultimo, Davide Di Martino, però l’ha uccisa. «I perché sono tanti, ma le risposte non sono giuste. Io mi chiedo ancora: perché?», ammette affranta la madre. Ed è ancora tormentata da un grande rimpianto: «Dovevo alzarmi, calmarla e chiamare un taxi per andare via da qualche parte. Purtroppo non l’ho fatto», racconta in lacrime la mamma di Irene Focardi. «Quando lo ha conosciuto era molto depressa», prosegue la madre ad Amore Criminale. «Paradossalmente l’ha aiutata a superare quel momento, visto che arrivava da altri episodi di violenza», aggiunge l’avvocato della famiglia. «Ha sofferto tanto per l’abbandono del padre dopo il nostro divorzio. Ha accusato tanto questa mancanza», così la mamma di Irene Focardi prova a spiegarsi per quale motivo si fosse legata a uomini pericolosi. (agg. di Silvana Palazzo)



L’APPELLO PRIMA DELLA SENTENZA

E’ stata uccisa per gelosia da Davide Di Martino, la 43enne Irene Focardi, la cui storia sarà al centro della nuova puntata di oggi di Amore Criminale. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’Assise di Firenze nella sentenza con la quale l’uomo di 52 anni è stato condannato all’ergastolo. “Era arrabbiato per il ritardo della compagna che dopo aver partecipato a un funerale si era attardata con la madre senza avvertirlo”, si legge nelle motivazioni della sentenza. Al suo ritorno la aggredì violentemente come non lo aveva mai fatto in passato. L’uomo anche prima della sentenza nell’ottobre 2016, come riporta Corriere della Sera nell’edizione online, aveva ancora una volta sostenuto di essere innocente rispetto alle accuse di omicidio e occultamento di cadavere di Irene Focardi, sua compagna ed ex modella toscana. “Sono in carcere da 564 giorni ma fuori c’è il responsabile della morte di Irene Focardi”, aveva detto Davide Di Martino. L’ultimo appello prima che i giudici entrassero in camera di consiglio, era arrivato poi dal suo difensore, l’avvocato Massimo Megli, che aveva messo in dubbio l’andamento delle indagini tanto da dichiarare: “Non credete alla suggestione che Di Martino è colpevole perché picchiava Irene, ma chiedetevi se Irene frequentava altre persone e perché non si è controllato il suo cellulare”. Alla fine però, dopo alcune ore i giudici si erano espressi ritenendo l’uomo il solo colpevole. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL SUO OMICIDIO AL CENTRO DI AMORE CRIMINALE

Un delitto annunciato quello di Irene Focardi, la donna di 43 anni che ha perso la vita nel 2015 per mano dell’ex fidanzato Davide Di Martino. Una relazione fatta di violenze e maltrattamenti, di minacce e paure che si concludevano sempre con il ritorno della donna dal suo aguzzino. La madre della donna diventa testimone in quegli anni di molte di quelle liti, ma a nulla sono servite le sue suppliche che la figlia di allontanasse da quell’uomo così brutale. Il corpo di Irene verrà ritrovato un mese dopo la scomparsa, all’interno di un sacco nero occultato nelle vicinanze del fiume Arno. Amore Criminale racconterà quanto accaduto a Irene Focardi nella sua puntata di questa sera, domenica 28 gennaio 2018, dagli anni trascorse a sporgere querele e a dispensare perdono fino all’epilogo tragico che porta al ritrovamento del corpo della donna ed all’inizio del processo a carico di Davide Di Martino. Un delitto da cui quest’ultimo ha sempre preso le distanze, dichiarandosi innocente, fino alla sua condanna all’ergastolo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.



IRENE FOCARDI E LE VIOLENZE DI DAVIDE DI MARTINO

Le violenze di Davide Di Martino non erano una novità per Irene Focardi, la sua compagna e futura vittima. La donna infatti aveva sporto spesso denuncia a causa dei continui maltrattamenti e per i quali il compagno era stato condannato agli arresti domiciliari. Eppure Irene non lo ha mai lasciato, nemmeno quando non esitava a colpirla di fronte all’anziana madre: non era tuttavia l’amore ad impedirle di lasciarlo, ma il costante terrore a cui era costretta a vivere. Secondo quanto riportato dagli atti processuali, Davide Di Martino infatti sfruttava l’arma della violenza per spingerla a ritirare le accuse. La donna scompare improvvisamente il 3 febbraio di tre anni fa, quando i famigliari iniziano a sospettare che le sia successo qualcosa di brutto. Il suo corpo verrà ritrovato a marzo in condizioni pessime: il medico legale individua infatti in sede di autopsia numerose lesioni alle costole ed al cranio, alcune delle quali precedenti all’omicidio. Secondo le ricostruzioni dell’epoca, sottolinea La Repubblica, Irene sarebbe stata uccisa in casa di Di Martino: il suo cadavere è stato ritrovato senza calzini e giubbotto, ma all’interno del sacco che le ha fatto da prima bara, sono stati rinvenuti i calzini da uomo attribuiti al compagno. E’ stato questo uno dei particolari ad incastrarlo, oltre alle tracce di DNA ritrovati sugli indumenti stessi e ad alcune telefonate fatte al padre ed all’ex avvocato, individuate grazie ai tabulati telefonici ed in cui l’uomo avrebbe confessato il delitto.