La magia di Roberto Bolle ha conquistato anche il pubblico di Rai1. Gli ascolti di “Danza con me”, il programma di prima serata con protagonista lo stesso Roberto Bolle, sono davvero esaltanti. Lo show ha sfiorato i 5 milioni di spettatori, 4 milioni 860 mila, vincendo la prima serata con uno share del 21.53%. L’artista ha espresso tutta la sua gioia attraverso Instagram: “Grazie grazie grazie per la fantastica serata di ieri! Sono stato travolto dal vostro affetto e dai vostri innumerevoli e meravigliosi messaggi!! Wow! E grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo spettacolo televisivo e hanno contribuito a realizzare un prodotto di altissima qualità, bellezza ed eleganza!”. Un grandissimo successo quindi certificato anche dagli ascolti che hanno premiato un grandissimo ballerino come Roberto Bolle.



Presenta Marco D’Amore, il Ciro Di Marzio di Gomorra

L’evento Roberto Bolle, Danza con me è stato presentato da Marco D’Amore attore classe 1981 di Caserta. Questi ha raggiunto un grandissimo successo interpretando il ruolo di Ciro Di Marzio nella serie cult Gomorra, che da poco ha concluso la terza stagione proprio con la morte di quest’ultimo. Marco D’Amore ha iniziato la sua carriera con dei cortometraggi diretti da Francesco Ghiaccio come Gabiano con una sola B. Nel 2009 ha debuttato al cinema con il film Tris di donne e abiti nuziali di Vincenzo Terracciano. Ha lavorato poi anche con Susanne Bier nel 2011 in Love is all you need e l’anno scorso è stato nelle sale col film di Cosimo Gomez, Brutti e Cattivi. Sicuramente al momento Gomorra rimane il suo successo più grande e per il quale viene immediatamente identificato. Il pubblico però ha gradito molto anche questo suo esordio da conduttore nel programma Roberto Bolle, Danza con me. Ha saputo accompagnare decisamente bene l’evento in ogni suo aspetto, riuscendo così a descrivere minuziosamente un arte troppo spesso sottovalutata. (agg. di Matteo Fantozzi)



COME RIVEDERE L’EVENTO

Lo spettacolo di Roberto Bolle è stato un vero successo, sia di ascolti che di critica. Ecco perché, anche Aldo Grasso per il Corriere della Sera, ha voluto sottolineare che lo spettacolo non era la danza, bensì Roberto Bolle in quanto personaggio: “Per farcelo conoscere meglio, il buon Bibi Ballandi ha pensato di invitare alcuni amici con il compito di tirar fuori i lati meno conosciuti del ballerino, di presentarcelo sotto una nuova veste, lontana dagli stereotipi di maniera. L’idea più bizzarra è stata quella di far condurre la serata da Marco D’Amore, il Ciro di Gomorra uscito di scena (nella finzione) non nel migliore dei modi”, scrive il critico. Ottima anche l’opinione di Antonio Dipollina che su Repubblica scrive di aver apprezzato lo show, nemmeno poi tanto lungo. Complimenti anche da parte di Alessandra Comazzi che scrive per La Stampa: “Una stella indiscussa e mostruosamente brava e bella, tanti ospiti di pregio, la professionalità assoluta di tutti unita al piacere del ballo, della musica, dell’esibizione talentuosa”. Il linguaggio della danza, nonostante non sia sempre per tutti, grazie a Roberto Bolle ha avuto il piacere di diventare universale. Ed infatti a tal proposito, Andrea Fagioli per Avvenire, scrive: “La danza è il suo linguaggio. Lui stesso ammette di non cavarsela bene con le parole. Ha sempre preferito esprimersi attraverso il gesto e il movimento. Ci riesce come pochi altri al mondo. Se ne sono accorti tutti, anche i telespettatori profani del balletto”. Cliccate qui per vedere l’intera puntata. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



IL BALLERINO RINGRAZIA

Marco D’Amore, Ciro l’Immortale della serie Gomorra, è stato uno de protagonisti della serata “Danza con me” di Roberto Bolle su Rai 1. L’attore napoletano è stato presentatore e spalla del ballerino. D’Amore però non si è limitato solo a presentare gli ospiti di Bolle, si è anche cimentato in qualche passo di danzo con le allieve dell’Accademia della Scala e nel musical “West Side Story”. Dopo il grande successo di “Danza con me”, che ha sfiorato i 5 milioni di spettatori, l’attore ha scritto sui suoi canali social: “Una serata importante. Una serata magica. Un laboratorio di Artisti, di provenienze e mondi diversi che sono testimonianza viva del fatto che la Bellezza e la Poesia sono una possibilità di salvezza, di comprensione dell’altro, di capacità di evoluzione e cambiamento. È stato un privilegio poterci essere e partecipare…. ma poi… quanto bene ballo!??!?!”. Immediata la risposta di Roberto Bolle: “Sei un grande! Grazie della tua Arte amico mio!”.

IL “PASSO A DUE” CON VIRIGINA RAFFAELE

Grande successo di ascolti su Rai 1 per il Capodanno con Roberto Bolle e i suoi ospiti: gli spettatori del programma “Danza con me” sono stati 4 milioni 860mila, con share del 21,53%. La serata evento, che ha seguito il successo di “La mia danza libera” nell’ottobre 2016, è disponibile sul Raiplay: clicca qui per rivedere l’indimenticabile spettacolo con cui l’etoile ha inaugurato il nuovo anno. Tra i momenti più apprezzati, quello in cui Virginia Raffaele e Roberto Bolle partono in una danza scatenata nel foyer della Scala. Il ballerino e la comica hanno conquistato il pubblico con una “remise en scéne” del celebre spot di Kenzo con Margaret Qualley, figlia dell’attrice Andie McDowell. La coreografia dello spot è stata curata da Ryan Heffington, lo stesso del video “Chandelier” di Sia, e il brano realizzato per lo spot è “Mutant Brain” di Sam Spiegel (il fratello del regista) e Ape Drums. Nella reinterpretazione, Virginia Raffaele ha messo in mostra le sue capacità di ballerina e attrice,  entrando in una dimensione parallela che l’ha portata al Teatro alla Scala dove ha travolto con un bacio Bolle e scatenato un passo a due inedito, tra spari digitali ed effetti speciali. Clicca qui per vedere Virginia Raffaele e Roberto Bolle.

IL BALLO CON AHMAD JUODEH

Il momento più toccante di “Danza con me” è stato l’omaggio ad Ahmad Joudeh, ballerino palestinese che, per inseguire il suo amore per la danza classica, è dovuto sfuggire alle minacce di morte dell’Isis, così come è stato ripudiato dalla famiglia. Ahmad, 27 anni, si è tatuato sul colle la scritta: “danza o muori”. Sono stati i social – YouTube e Instagram – a salvare Ahmad da morte certa. Il ragazzo pubblica i video delle sue esibizioni per i cieli della Siria in fiamme, filmati che ben presto diventano virali e ottengono l’attenzione internazionale. Il primo ad accorgersi di Ahmad è stato il filmaker olandese Roozbeh Kaboly, poi nel 2016 è arrivata la proposta dal direttore del Dutch National Ballet di Amsterdam. Nella serata del 1° gennaio, ballando con Roberto Bolle, Ahmad ha coronato il suo sogno. Ad accompagnare i ballerini nella coreografia di Massimiliano Volpini c’era Sting che ha intonato la sua “Inshallah”, brano dedicato a tutti i migranti che lasciano la propria terra per cercare fortuna altrove. “Ho voluto raccontare la sua storia, fatta di determinazione, coraggio e passione per la danza, nonostante l’orrore della guerra e l’avversione della famiglia…un esempio”, ha detto Roberto Bolle al termine della sua esibizione con Ahmad. Clicca qui per vedere Roberto Bolle e Ahmad Joudeh.

IL “DUETTO” CON TIZIANO FERRO

Molto apprezzata anche la presenza di Tiziano Ferro che ha cantato “Il mestiere della vita”, ultimo estratto dall’omonimo disco uscito a fine 2016, mentre Roberto Bolle si è esibito con un assolo coreografato da Renato Zanella. I due artisti hanno poi chiacchierato al centro dello studio: Tiziano Ferro è tornato indietro nel tempo fino al suo primo “successo”, il brano “Il Cielo” scritto quando ancora era piccolissimo. Sullo schermo anche una sua foto da bambino con la quale si è parlato proprio di ambizioni, tematica principale dell’incontro tra Roberto Bolle e Tiziano Ferro. “Quando tu hai iniziato a ballare, io preferivo giocare. Ti ringrazio perché questa sera non mi hai fatto ballare”, ha detto il cantante di Latina. Bolle però si è complimentato con il cantautore per le sue doti da ballerino:“Tu balli benissimo. Sai tenere il palco”.