Su La7 va in onda un grande classico del cinema: “Vacanze romane”. Nel 1954 lo sceneggiatore Ian McLellan Hunter vinse il premio Oscar per il miglior soggetto. Ma Hunter era solo un prestanome: la sceneggiatura di Vacanze romane l’aveva scritte Dalton Trumbo, uno dei più prolifici e meglio pagati sceneggiatori della Hollywood degli anni Quaranta. Trumbo non aveva potuto firmare la storia perché nel 1947 era diventato uno degli Hollywood Ten: dieci professionisti del cinema statunitense che furono sospettati di simpatie comuniste e furono quindi sospesi e boicottati da Hollywood per anni. A Trumbo l’’Oscar fu riconosciuto solo nel 2011 (lo sceneggiatore morì nel 1976) e Mc Lellan Hunter durante la cerimonia del 1954 non ritirò il premio. Il film diretto da William Wyler, clicca qui per vedere il trailer, va in onda su La7 a partire dalle 20.30 e lo potremo seguire anche in diretta streaming grazie al portale della rete televisiva cliccando qui.
CURIOSITÀ
Questa sera La 7 trasmette il film Vacanze romane, che è diventato una vera e propria icona di un periodo felice del cinema italiano, anche se realizzato e interpretato da attori americani. La pellicola ebbe un notevole successo non solamente per la freschezza della trama, ma anche per la bravura dei protagonisti. I guadagni dichiarati dalla produzione furono superiori ai dieci milioni di dollari americani, una cifra veramente esorbitante per l’epoca. Il film fece anche incetta di riconoscimenti, i maggiori furono i tre premi Oscar vinti nell’anno successivo, e il Golden Globe del 1954 nella categoria Miglior Attrice. Le scene furono girate tutte nella città di Roma, città molto riconoscibile nei suoi luoghi cult, come il Colosseo e la Fontana di Trevi. Particolarità della pellicola la presenza del primo modello di Vespa Piaggio, mezzo che ebbe grande pubblicità all’uscita del film. Anche per questo Vacanze romane è associato al nostro Paese e al suo periodo di boom economico.
NEL CAST GREGORY PECK E AUDREY HEPBURN
Vacanze romane è un film di produzione italiana prodotto nel lontano 1953 grazie all’interessamento della Paramount Pictures. La casa di produzione affidò la regia a un vero maestro del genere, quel William Wyler già autore in quel periodo di magnifici lavori cinematografici. Wyler si basò su un soggetto scritto da Dalton Trumbo ed ebbe ai suoi “ordini” attori del calibro di Gregory Peck e Audrey Hepburn, vere e proprie icone del jet set cinematografico del momento. Ottime le musiche prodotte da Georges Auric, per una pellicola ascrivibile al genere delle commedie sentimentali a sfondo drammatico, già andata in onda parecchie volte all’interno dei palinsesti televisivi del bel paese, e che andrà nuovamente in onda oggi, 3 gennaio, su La 7 in prima serata (ore 21:10).
VACANZE ROMANE, LA TRAMA DEL FILM
La principessa Anna si ritrova a Roma oberata da impegni istituzionali, quando, non reggendo la fatica che il protocollo impone, ha un collasso nervoso. Curata dal suo medico si rende conto che la sua vita di fatto procede in una pioggia dorata e per questo decide di fuggire. Anna con il fisico debilitato dai sedativi che il suo medico gli aveva somministrato si addormenta in un vicoletto della città eterna, qui viene ritrovata da un giornalista americano, Joe Bradley, che impaurito dalle sue condizioni e credendola ubriaca decide di fargli passare la notte a casa sua. La mattina dopo il giornalista leggendo i giornali, si rende conto dell’identità della sua ospite e capisce di poter scrivere un sensazionale servizio. Anticipata l’intervista al suo capo redattore, gongolante ritorna presso la sua abitazione, pregustando il successo che potrebbe ottenere. Qui dopo aver svegliato la donna chiama un suo amico che è anche fotoreporter, e insieme decidono di lasciare uscire la ragazza per poter immortalare delle foto sensazionali.
Anna non ricorda nulla della sera precedente e decide di comportarsi come una normale turista, passeggiando per una Roma popolare e assonnata. Decide di farsi tagliare i capelli e in parrucchiera rimedia l’invito per una serata danzante. Il giornalista però ha un piano sopraffino in mente, e improvvisamente fa finta di incontrare per puro caso la testa coronata. Lei, anche se imbarazzata, riesce a trovare una scusa plausibile e allo stesso tempo viene presenta al fotografo che inizia a immortalarla usando un accendino modificato. Nelle immagini finiscono tutte le avventure, alcune anche poco regali, che la donna compie in quella giornata di vagabondaggi, compreso un giro in vespa e la visita al Colosseo.
La sera i tre si recano alla festa sul lungotevere, qui la principessa viene rintracciata da alcuni agenti di polizia che stavano cercando di ritrovarla, ne segue una rissa nella quale la stessa donna cerca di scappare alle forze dell’ordine. Anne e Joe riescono a fuggire e nella notte che segue conoscono un’attrazione fisica. La storia d’amore non può però continuare e Joe si rende conto che deve riaccompagnare la principessa presso la sua ambasciata. La donna ne uscirà diversa e più conscia ai suoi doveri, l’uomo invece porterà per sempre nel cuore quel magnifico incontro, e per non rovinare il romanticismo che si era creato eviterà persino di pubblicare le foto che aveva scattato all’insaputa della principessa.