Mark Salling, l’ex star di Glee trovato morto, non ha retto allo scandalo che lo ha travolto e quindi si è suicidato. Alla fine del 2015 gli investigatori federali trovarono nel suo computer più di 25mila immagini e 600 video pedopornografici. Una vicenda che lasciò senza parole la sua famiglia. «I suoi cari, quelli più stretti, rimasero scioccati. Negli ultimi anni abbiamo avuto pochissimi contatti con lui. Quando si vive seguendo una morale o quello che è giusto, si evitano le persone che invece non si guardano allo specchio», ha dichiarato un fonte vicina alla famiglia a People. Parole pesanti che rendono in parte l’idea del tunnel nel quale era finito Mark Salling. «È chiaro che stesse avendo a che fare con qualche demone. Il problema però non è che avesse dei demoni, dei problemi o degli appetiti sessuali particolari, ma che non ha cercato aiuto o non ha avuto vicino a sé qualcuno disposto ad aiutarlo». La fonte anonima ha poi parlato del rapporto tra l’attore e la sua famiglia: «È cresciuto in una casa davvero amorevole e con genitori incredibili. Aveva un grande rapporto con loro, ma era anche molto vicino a sua nonna, che amava molto. Volevano il meglio per lui, ma ha dovuto lottare con i lati negativi del successo». (agg. di Silvana Palazzo)



TMZ DIFFONDE I DETTAGLI E LE FOTO DEL CADAVERE

Mark Salling si è suicidato. L’attore di Glee è stato trovato impiccato ad un albero dopo che ne era stata denunciata la sua scomparsa alcune ore prima. L’attore 35enne era stato accusato di avere diffuso materiale pedopornografico e proprio lui si era dichiarato colpevole. Attualmente si attendeva di scoprire quale pena avrebbe dovuto scontare. A diffondere tutti i dettagli del ritrovamento del suo corpo, ci ha pensato il sito TMZ che ha pubblicato ogni tipo di particolare compresa la fotografia del suo cadavere coperto. A pochi metri di distanza dal suo ritrovamento senza vita, l’automobile che l’avrebbe condotto sul luogo scelto per mettere fine alla sua esistenza. Un familiare di Salling ne aveva denunciato la scomparsa proprio alcune ore prima. L’attore si è tolto la vita nei pressi di un fiume a Sunland, a Los Angeles. Al momento del ritrovamento Mark era già morto da qualche ora per impiccagione. Rischiava tra i 4 ed i 7 annidi prigione e prima di questo drammatico episodio, nel 2013 era stato accusato di violenza sessuale da una donna che l’aveva incolpato affermando di essere stata forzata dall’attore a praticare un rapporto non protetto. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



NUOVI RETROSCENA

Emergono nuovi retroscena sulla vicenda giudiziaria di Mark Salling, trovato morto ieri dalla polizia. Secondo quanto riferisce il Mirron, Mark Salling, arrestato nel dicembre del 2015 e recentemente giudicato colpevole di possesso di materiale pedopornografico, sarebbe stato denunciato da un’ex fidanzata. Il nome della ragazza non è mai stato svelato, ma secondo il Mirror, la polizia avrebbe avviato le indagini su Mark Salling dopo una lunga chiacchierata con la ragazza in questione. Il suicidio dell’attore potrebbe essere stato causato proprio dalla vicenda giudiziaria. L’attore non avrebbe retto e, abbandonato dalle persone che considerava amiche, si sarebbe tolto la vita. A confermarlo è stato un amico di vecchia data (leggete in basso). Sui motivi che avrebbero spinto l’attore a togliersi la vita, tuttavia, resta il mistero dal momento che Mark Salling non ha lasciato alcun biglietto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



GLI ULTIMI GIORNI DI VITA DELL’ATTORE

Non ci sarebbero dubbi sul suicidio di Mark Salling che, dopo essere stato giudicato colpevole per possesso di materiale pedopornografico, stava attraversando un periodo davvero difficile come ha svelato un amico di vecchia data ai microfoni di ‘Us Weekly’. “Era molto solo e molto depresso. Sarebbe potuto finire presto in carcere – spiega -. Chi gli era vicino lo aveva tagliato fuori” – ha dichiarato l’amico che ha poi aggiunto – “Dopo lo scandalo, molte persone hanno chiuso con lui. Qualcuno con cui avrebbe potuto parlare di tanto in tanto c’era, ma i veri amici li aveva persi tutti. Quando uscì la notizia delle immagini pedopornografiche – conclude la fonte – Mark si allontanò da Los Angeles perché voleva uscire da quella situazione”. Parole che confermerebbero il suicidio dell’attore sul quale gli inquirenti, sin dal momento in cui il corpo è stato ritrovato, non hanno mai avuto dubbi (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

BUFERA PER LE REAZIONI DEL PUBBLICO

Mark Salling, l’attore di Glee, ritrovato ieri senza vita, era stato giudicato colpevole per possesso di materiale pedopornografico e a marzo sarebbe arrivata la pena definitiva. La notizia della morte dell’attore, dopo aver fatto rapidamente il giro del web, ha scatenato reazioni contrastanti sui social. Molti utenti, infatti, avrebbero accolto con gioia la notizia al punto che, come scrive il portale Bitchyf, dopo la pubblicazione delle foto del luogo del decesso da parte del famoso sito Tmz, molti starebbero festeggiando per la morte di Salling. Reazioni che hanno scatenato una vera bufera negli Stati Uniti. Nonostante la sentenza per un reato bruttissimo, infatti, in molti puntano il dito contro chi esulta per ma morte di una persona. Al momento, inoltre, non ci sono novità sui motivi che avrebbero portato l’attore a compiere il gesto estremo (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

PUBBLICATE LE FOTO DEL LUOGO DEL DECESSO

Mark Salling si sarebbe suicidato. Il sito Tmz ha riportato nuove indiscrezioni sulla morte dell’attore di Glee, ritrovato impiccato ad un albero mentre la polizia effettuava un sopralluogo per motivi non legati all’attore. Il famoso portale ha anche pubblicato le prime immagini del luogo in cui è stato ritrovato il corpo, ormai senza vita, dell’attore. Le forze dell’ordine stanno continuando ad indagare, ma non ci sarebbero dubbi sull’ipotesi del suicidio anche se, pare che Mark Salling non abbia lasciato nessun messaggio di addio. Nella sua abitazione, infatti, dalle perquisizioni effettuate, non è emerso alcun dettaglio che lasciasse pensare al gesto estremo che avrebbe poi compiuto. Il caso, tuttavia, non è stato ancora archiviato e, probabilmente, sarà necessario effettuare un esame autoptico sul corpo di Salling per escludere qualsiasi altra ipotesi. Al momento, comunque, il fatto che l’attore sia stato ritrovato impiccato, confermerebbe il suicidio (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

LA MORTE DOPO CINQUE ANNI QUELLA DEL COLLEGA CORY MONTEITH

Il mondo dello spettacolo e gli appassionati di Glee sono ancora increduli alla notizia della morte di Mark Salling, l’attore noto per il ruolo di Noah “Puck” Puckerman. La polizia indaga su quanto accaduto ma, con il passare delle ore, la voce secondo la quale Salling si sia suicidato, sembra certa. Del resto già in passato l’artista avrebbe tentato di togliersi la vita, troppo scosso dalle accuse di pedopornografia mosse contro di lui. Già lo scorso agosto, infatti, il sito Tmz aveva diffuso la notizia secondo la quale Salling avrebbe provato a tagliarsi le vene, tesi per altro smentita dal suo avvocato. I trascorsi con i problemi giudiziari non erano comunque nuovi per lui che già nel 2013 era stato accusato di stupro da una donna. Nel 2015, invece, aveva patteggiato con una sua ex fidanzata che lo aveva accusato di percosse e aveva versato 2,7 milioni di dollari per evitare ulteriori problemi. Il suo decesso sconvolge per la seconda volta il mondo di Glee, che già nel 2013 aveva dovuto dire addio all’attore Cory Monteith, trovato morto nella stanza di un hotel di Vancouver, a causa di un fatale mix di alcool ed eroina. [Agg. di Dorigo Annalisa]

È SUICIDIO?

Mark Salling è morto. E’ di queste ore la notizia shock della scomparsa dell’attore, diventato famoso per aver interpretato il personaggio di Noah Puckerman nella serie tv “Glee”. Negli ultimi anni, l’uomo si era ritrovato al centro di una pesantissima accusa, quella di possesso di materiale pedopornografico. A marzo 2018, si sarebbe dovuto presentare in tribunale per scoprire la condanna decisa da giudice. Invece, ecco l’inaspettata evoluzione. Mark Salling si sarebbe suicidato. A dare la notizia è stato, per primo, il sito TMZ che, in questi minuti, sta aggiornando con ulteriori dettagli. Secondo quanto emerso, Salling si sarebbe impiccato ad un albero, poco distante da dove viveva. Ci sono anche due diverse versioni sul ritrovamento del cadavere. Una tesi parla di un controllo da parte della polizia nei confronti dell’attore che avrebbe portato gli agenti a scoprirne la morte. Una seconda versione racconta di un famigliare dell’attore che si sarebbe rivolto alle forza dell’ordine perchè Mark era scomparso. Al momento, gli agenti sono ancora sul posto per i rilievi.

MARK SALLING E’ MORTO

Mark Salling, uno dei protagonisti di Glee, è morto. Nei mesi scorsi, l’attore era stato giudicato colpevole per possesso di materiale pedopornografico e a marzo sarebbe arrivata la sentenza ufficiale che ne avrebbe stabilito la pena. A lanciare la notizia è stato TMZ mentre il sito Usa Today ha parlato con l’avvocato dell’uomo, Michael Proctor: ha confermato la morte del suo assistito ma non ha voluto specificarne, al momento, la causa. Queste le parole rilasciate: “Posso confermare che Mark Salling è morto questa mattina, presto. Mark era una persona gentile e amorevole, di grande creatività, che stava facendo del suo meglio per espiare alcuni errori seri e di giudizio. La famiglia Salling apprezza il sostegno ricevuto e chiede che la loro privacy sia rispettata”. Secondo alcune indiscrezioni, Salling si sarebbe suicidato nel Los Angeles, un fiume che nasce nella San Fernando Valley sulle Simi Hills e sulle Santa Susana Mountains. Attualmente, la polizia sta conducendo un’inchiesta sulla sua morte.

MARK SALLING: I PROBLEMI CON LA LEGGE E LA CONDANNA

Come anticipato, Salling stava aspettando che la corte lo condannasse per l’accusa di materiale pedopornografico. A marzo 2018 si sarebbe dovuto presentare al processo a suo carico e scoprire, così, la pena inflittagli. Aveva accordato un patteggiamento, raggiunto con i pubblici ministeri federali in ottobre, in cui ammetteva di possedere immagini pornografiche di bambini in età prepuberale. Secondo quanto emerso, dopo un mandato di perquisizione, erano state rilevate più di 50.000 immagini di pornografia infantile sul computer di Salling e una pen drive. L’attore era stato arrestato nel dicembre 2015 dopo che una task force aveva ottenuto un mandato di perquisizione nella sua abitazione sulle colline di San Gabriel. La pena detentiva prevista era da quattro a sette anni. Gli sarebbe stato anche richiesto di registrarsi come molestatore sessuale, pagare un risarcimento e rispettare le restrizioni su dove vivere. Il grande pubblico lo aveva conosciuto come interprete del personaggio di Noah Puckerman nella serie tv “Glee”