Alberto Angela, nel corso della puntata di Meraviglie, si è spostato nel centro storico di Siena, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Il viaggio di Alberto Angela è partito da Piazza del Campo con l’inconfondibile Torre del Mangia. Vista dall’alto, Piazza del Campo è come un’enorme “conchiglia”. La piazza è suddivisa in 9 spicchi perché la piazza fu edificata all’epoca del governo dei Nove. Nel ‘200, Siena rivaleggiava con Firenze per il dominio sulla Toscana. Alberto Angela, successivamente, ha mostrato al pubblico di Rai 1 alcune opere del Palazzo Pubblico di Siena, spostandosi successivamente nella Sala del Mappamondo. Alberto Angela mostra la Val d’Orcia dal loggione di Palazzo Pubblico. Angela: “Siena è stata una delle città più vive dal punto di vista culturale. Era una città vivissima”. Alberto Angela parla del poeta Cecco Angiolieri, rivale di Dante, e ci mostra anche la Sala del Buon Consiglio, “un vero capolavoro”. Tra le opere, ad esempio, troviamo gli affreschi dell’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo. (Aggiornamento di Fabio Morasca)



MERAVIGLIE: LE ANTICIPAZIONI SU SIENA

Il viaggio de “La penisola dei tesori” prende il via dalle Meraviglie della città di Siena, città medievale che vanta numerose opere, oggi fra i 53 patrimoni italiani dell’Unesco. Accompagnato da una padrona di casa d’eccezione, Gianna Nannini, il racconto avrà inizio dal centro storico, precisamente da Piazza del Campo, per poi proseguire alla scoperta del Palio e del celebre Palazzo Pubblico. In questa particolare location, sarà possibile scoprire alcuni capolavori del trecento, fra i quali anche il ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti dal titolo L’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo. Ampio spazio verrà dato alla parte spirituale della città, con un viaggio che avrà inizio proprio dalla Cattedrale, che custodisce tesori inestimabili nel nostro patrimonio artistico. Fra questi ci sarà la possibilità di visionaree le quattro statue giovanili di Michelangelo, ma anche la Libreria Piccolomini, ambiente monumentale  completamente affrescato da Pinturicchio, insieme ai due giovanissimi Amico Aspertini e Raffaello Sanzio. (Agg. Fabiola Iuliano)



IL PALIO

La città di Siena è una delle località più belle e suggestive d’Italia per la sua storia, i monumenti, la bellissima Piazza del Campo e, ovviamente, il famigerato Palio. Sarà raccontata da “Meraviglie”, il programma di Alberto Angela, che per l’occasione avrà Gianna Nannini come spalla. La corsa dei cavalli più famosa del mondo è il vero fiore all’occhiello della città di Siena, dato che ogni anno raccoglie tantissimo pubblico per quella che viene chiamata dai locali ‘la Carriera’. Le corse sono solitamente due all’anno e avvengono entrambe sotto il cocente sole estivo. La prima cade il 2 luglio ed è la carriera in onore della Madonna di Provenzano, mentre la seconda il 16 agosto, in memoria della Madonna Assunta. Il Palio è un momento di aggregazione sociale, ma anche di aspri conflitti, vista la grande rivalità che esiste tra le tante contrade in gara. Esse sono la bellezza di 17: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. Il sito internet del Comune di Siena raccomanda, per l’occasione, di non portare assolutamente i bambini ad assistere ad un evento del genere, vista la calca e la confusione che si crea alla partenza.



LA GRANDE SCAZZOTTATA

Il Palio di Siena è una grande tradizione, probabilmente una delle più pittoresche d’Italia assieme alla Quintana di Ascoli Piceno. Ma durante periodi straordinari della storia umana anche il Palio si è dovuto fermare per esigenze logistiche e assolutamente naturali. Un episodio del genere accadde nella Seconda Guerra Mondiale quando anche la corsa dei cavalli più famosa al mondo dovette avere uno stop per aspettare tempi migliori. Una volta terminato il conflitto, comunque, la città di Siena decise di fare una cosa encomiabile: il cosiddetto Palio della Pace, che andò in scena nel 1945 con vari nomignoli quali, ad esempio, il Palio straordinario. Nonostante il periodo di relativa tranquillità (dopotutto la guerra era appena terminata e si poteva stare anche un po’ più sereni), quel Palio passò alla storia come la più grossa scazzottata del Novecento. La contrada favorita era il Bruco ma, purtroppo per lui, perse in favore del Drago. Non accettando la sconfitta, le due fazioni si scontrarono mortalmente e ancora oggi è ricordata come un evento straordinario dalle persone più anziane.

ORIGINI E CURIOSITA’ SU PIAZZA DEL CAMPO

Uno dei simboli di Siena è sicuramente la monumentale Piazza del Campo, dove si svolge il Palio di Siena. Originariamente questa meraviglliosa piazza sorgeva su una zona decentrata di Siena ed era stata sottoposta a bonifica. Fin da subito, comunque, fu chiaro che questo grande spazio poteva essere utilizzato come luogo di mercato e di incontro per la popolazione, vista la sua posizione strategica. Da ruolo periferico, rispetto all’originale insediamento romano, divenne centralissimo almeno a partire dal 1100. Nel vedere Piazza del Campo si resta sbalorditi per la sua monumentalità a fronte di una cittadina relativamente piccola (solo 54.000 abitanti) e la sua bellezza ha colpito, nel corso del tempo, tantissimi artisti e musicisti. Per rimanere in campo sonoro, infatti, il famoso gruppo rock progressive italiano Premiata Forneria Marconi decise nel 2004 di registrare un concerto live proprio qui a Siena, denominandolo appunto Piazza del Campo. Un altro compositore di nome Mario Castelnuovo nel 1985 scrisse una canzone intitolata ‘Piazza del Campo’, contenuta nell’album E’ piazza del Campo.