In un’intervista rilasciata a “Oggi” la figlia di Pino Daniele, Sara, ha raccontato la sua esperienza dopo la morte del padre, avvenuta tre anni fa quando lei aveva 18 anni. Ora ne ha 21 e Sara ha raccontato quanto sia stato difficile fare i conti con la morte del papà. Soprattutto dopo che i riflettori attorno alla famiglia del grande artista napoletano si erano spenti, nelle settimane immediatamente successive alla morte. Sara si è ritrovata in un momento di grandissima fragilità ed ha iniziato ad essere indolente, a passare la giornata in tuta e soprattutto ad entrare nella spirale dell’alcol per provare a placare l’amarezza ed il risentimento nei confronti della vita, in cui si sentiva sprofondata. Molto spesso Sara Daniele iniziava a bere già alla mattina, e soprattutto si vedeva irriconoscibile rispetto alla ragazza solare e piena di progetti che era prima della morte del padre. C’è voluto molto per Sara per superare questo disorientamento, e pur senza superare il lutto ma solo accantonandolo, è riuscita a reagire quando si è iscritta di nuovo all’università. (agg. di Fabio Belli)
IL MEDICO: “NESSUNO E’ ANDATO A FONDO SULLA SUA MORTE”
Oggi è il terzo anniversario della morte di Pino Daniele, deceduto il 4 gennaio 2015 per un infarto. Sul suo decesso non è ancora stata fatta chiarezza, con Luisa Regimenti, presidente dell’Associazione Medicina Legale Contemporanea e legale della ex moglie del cantante napoletano, che è tornata a parlare della vicenda: “Io sono al servizio della verità ma ho la sensazione che nessuno abbia voluto e voglia andare a fondo sulla morte di Pino Daniele”. Continua Luisa Regimenti ai microfoni di Adnkronos: “Su un omicidio colposo, però, non si può dire la parola fine senza averlo evidenziato e senza essere consapevoli che ci sono state gravi negligenze che hanno causato la morte di Pino. Se tali negligenze sono state compiute nella più completa buona fede o in una situazione di emergenza che non ha dato modo di riflettere, questo non sta a me valutarlo”. Un mistero sul quale deve essere fatto luce, con Pino Daniele che ha lasciato questo mondo in circostanze ancora tutte da chiarire, soprattutto su eventuali negligenze… (Agg. Massimo Balsamo)
LA MOSTRA “TERRA MIA STORY”
Oggi, 4 gennaio 2018, ricorre il terzo anniversario dalla scomparsa di Pino Daniele, celebre cantautore e musicista italiano. All’anagrafe Giuseppe Daniele, l’artista di Napoli ha lasciato un segno nella storia musicale italiana, tracciando un solco innovativo nei suoi trenta anni di carriera. Amici e colleghi lo stanno ricordando in queste ore con toccanti messaggi sui social network, e c’è l’occasione di poter rivivere la storia e le gesta di Pino Daniele attraverso la mostra “Terra Mia Story”. Come riporta l’Agenzia Vista, è stata inaugurata oggi a Napoli la mostra dedicata al cantautore partenopeo: la mostra è stata esposta per la prima volta nel 2008, in occasione dei trenta anni di carriera dell’artista. A cura di Federico Vacalebre, con la collaborazione di Pino Miraglia e il patrocinio del Comune di Napoli, “Terra Mia Story” ha visto la presenza dell’assessore alla Cultura Nino Daniele. (Agg. Massimo Balsamo)
IL TOCCANTE MESSAGGIO DI FRANCESCO FACCHINETTI
Anche Francesco Facchinetti ha ricordato con un toccante post Pino Daniele. Sono passati tre anni dalla scomparsa dell’artista partenopeo e, nel giorno dell’anniversario della sua morte, sono tanti i messaggi sui social per ricordarlo. Tra i tanti, ha toccato particolarmente il cuore dei fans di Pino Daniele quello di Francesco Facchinetti che, oltre a conoscere l’artista, ha avuto anche la possibilità di conoscere l’uomo. “Ciao Pino. Ti scrivo al presente perché so che sei ancora qui, in qualche modo. Mi capita spesso di pensarti quando sento un assolo di chitarra alla radio o quando passo per i luoghi di cui abbiamo parlato quella volta che ci siamo visti, pochi mesi prima che ci lasciassi. Lasciassi, poi…” – inizia così il lungo ricordo di Francesco Facchinetti che poi continua ricordando ai fans come gli artisti, in realtà, non lascino mai realmente la terra – “Gli artisti come te non ci lasciano mai davvero, perché chi con una chitarra è in grado di cambiare vite vivrà sempre nel cuore di chiunque sia riuscito a toccare con la propria musica. E tu con me l’hai fatto”. Facchinetti ricorda così il giorno in cui Pino Daniele ha cambiato per sempre la sua vita: “Non mi stancherò mai di ripeterlo e di raccontare di quel 22 giugno 1994 allo Stadio Brianteo di Monza. Tu, Jovanotti ed Eros Ramazzotti mi avete mostrato uno scorcio di vita che non sempre riesce ad allinearsi. Ovunque guardassi c’era felicità. Non è qualcosa che si insegna, ma è qualcosa a cui aspirare. Io ci provo ogni giorno, e tu ci riuscivi con uno schiocco di dita. Ci riesci ancora, ogni volta che passa un tuo pezzo o ogni volta che qualcuno strimpella una tua canzone per far sorridere chi ama”. Cliccate qui per leggere tutto il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Il ricordo di Emma, Eros Ramazzotti, Giorgia e Barbara D’Urso
Sono passati esattamente tre anni da quel 4 gennaio 2015, giorno in cui Pino Daniele morì improvvisamente lasciando un vuoto profondo non solo nel cuore della famiglia e degli amici ma anche dei fans. Nel giorno del terzo anniversario della morte, sono tanti i colleghi che, sui social, stanno ricordando Pino Daniele. Emma Marrone che ha avuto l’onore di essere “battezzata” da Pino, non ha mai nascosto il grande legame con il cantautore napoletano e sui social ha pubblicato la foto in un abbraccio intenso dopo aver duettato con lui. Eros Ramazzotti, invece, ha scritto: “Ci manchi maestro” – mentre Giorgia, ad una foto in cui è con Pino, ha aggiunto – “sempre avanti dentro la musica sempre con un abbraccio pronto e la voce che porta al mare, tre anni senza Pino”. Immancabile, poi, il ricordo di un’amica come Barbara D’Urso che ha pubblicato due foto, una di molti anni fa e un’altra più recente, scrivendo: “Ciao fratello mio!!! Il tuo sorriso e la tua musica continuano a darci luce anche dal cielo”. (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Il figlio Alex racconta il suo rapporto con Sanremo
Alex Daniele parla del padre Pino, con tutto l’amore possibile. Dal tributo del prossimo 7 giugno allo Stadio San Paolo di Napoli fino alla fondazione in suo onore: la Pino Daniele Trust Onlus. Il figlio del noto musicista è fierissimo dei risultati ottenuti: “Sono molto soddisfatto della valorizzazione dell’opera di Pino anche attraverso i conservatori di musica italiani con l’appoggio del Miur con cui abbiamo rinnovato la collaborazione anche per il 2018. Per tutto l’anno troverete il segno della Pino Daniele Trust Onlus per la valorizzazione del catalogo discografico di Pino attraverso l’integrazione di contenuti a scopo documentaristico. Ora guardiamo anche all’estero. È importante creare documenti fruibili anche in altri paesi”, ha raccontato intervistato per il Corriere del Mezzogiorno. Poi la parentesi dedicata a Sanremo 2018, svelando che il padre non seguiva volentieri la kermesse anche se: “Sicuramente approva la direzione artistica di quest’anno: Claudio ha rivisto le regole del festival con la giusta sensibilità di grande artista quale è”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
Sono passati tre anni dalla morte di Pino Daniele
Sono passati tre anni dalla morte di Pino Daniele. Il cantautore napoletano, vive grazie anche ai ricordi dei figli. Alex, il figlio più grande, intervistato per il Corriere del Mezzogiorno, ha raccontato di sentire moltissimo la mancanza del padre, specie per quanto riguarda il dialogo quotidiano tra di loro. Il vuoto lasciato dal genitore è immenso ed impossibile da colmare. Le parole chiave del musicista però, sono da sempre la musica e il sentimento, così come vuole sottolineare anche il figlio: “L’aspetto al quale teneva di più è la figura di musicista con un suo personale linguaggio. Suonare per Pino era una missione ed il codice per comunicare il sentimento. Il sentimento è la chiave nella sua musica. Viveva per suonare, quando non suonava aspettava il momento di suonare”, racconta. Il prossimo 7 giugno, lo stadio San Paolo di Napoli suonerà per lui e con lui, il tributo infatti, non a caso si chiamerà semplicemente “Pino è”, con la partecipazione di moltissimi artisti della musica e stretti amici del cantautore. Una parte dell’incasso inoltre, sarà devoluta a delle iniziative benefiche.
Alex Daniele, dalla morte del padre alla fondazione in suo onore
Alex Daniele poi continua a descrivere Pino, considerandolo un’anima dei mille colori. Di seguito, spiega la fondazione creata in suo onore: la Pino Daniele Trust Onlus. Il suo progetto, verte su una costante ricerca sonora in grado di trovare il coraggio per cambiare: “Il metodo dell’espansione e della condivisione è fondamentale per l’evoluzione di un artista, ma anche dello spirito di ognuno di noi. La sua arte e la sua figura artistica – aggiunge – sono l’espressione di un sistema di valori etici ed umani, che cerco di trasferire nei nostri progetti”. Il figlio di Daniele poi, confida di essere molto felice dei passi da gigante compiuti dalla Fondazione intitolata al padre: “Sono molto soddisfatto della valorizzazione dell’opera di Pino anche attraverso i conservatori di musica italiani con l’appoggio del Miur con cui abbiamo rinnovato la collaborazione anche per il 2018”.