Si emoziona Renzo Arbore quando parla dei sentimenti e della stima che lo legavano a Mariangela Melato. Nel corso dell’intervista rilascia a L’Espresso qualche tempo fa, il maestro confessa di non aver mai più amato nessuna come ha fatto con lei: «È difficilissimo parlare di lei, ma faccio uno sforzo perché voglio che sia valutata per quella grande donna che è stata nella vita e nel lavoro, senza piccinerie, senza calcoli, senza gelosie. – dichiara Arbore nel corso dell’intervista – Attrice straordinaria, ha votato se stessa a rivalutare le donne interpretando al teatro e al cinema grandi figure femminili. Nel nostro mondo, nessuno ha mai parlato male di lei. Tutti l’amavano». Eppure il cantante l’ha lasciata andare: «Fu un errore che non ci siamo mai perdonati. – ammette con rammarico – A un certo punto, lei partì per tentare la carta americana. Io rimasi qua, solo, con il successo crescente che mi distraeva. Lei era là, sola. Da giovani incoscienti ci eravamo detti che se avessimo perduto l’entusiasmo ci saremmo lasciati. E stupidamente l’abbiamo fatto» conclude. (Anna Montesano)



IL RAPPORTO CON LA FEDE

Renzo Arbore si racconta ad Unici, lo show che vede il musicista e cantante in un’intervista che attraversa i momenti topici della sua carriera e retroscena inediti della sua vita. Uno tra questi è sicuramente il suo rapporto con la fede. Un rapporto del quale Arbore parla anche nel corso do un’intervista rilasciata qualche tempo fa a L’Espresso. Quando gli si chiese se sia un “assiduo fedele”, Renzo risponde: «Lo sono stato, ora meno, forse non più» – e motiva questa sua risposta aggiungendo – «Ho visto soffrire fino alla tortura Mariangela Melato, la persona che ho amato di più nella vita. – e ancora precisa – Non confido più nella trascendenza, anche se cerco dei segnali. Alla mia età la cosa più importante è sperare che ci arrivino dei segnali da chi non c’è più» conclude. (aggiornamento di Anna Montesano)



UNA MOSTRA DEDICATA AL MAESTRO

Questa domenica ci sarà la mostra di Renzo Arbore a Palazzo Reale di Napoli. Il tutto avverrà nella giornata del 7 gennaio con ingresso gratuito nei musei, dove ci sarà anche la mostra spettacolo che racconta il meglio dei successi dello showman più famoso d’Italia. La mostra si chiama “Neapolitan Memories and Songs by RENZO ARBORE and his tv shows and absolute inutilities” dove si vivrà un allegro, colorato e coinvolgente viaggio, adatto a grandi e bambini, nei cinquant’anni in un percorso più di carriera e di passioni, tra musica, video, collezioni di oggetti e di abiti che fanno di questo eclettico e geniale artista una icona della tv e della radio. La mostra è finanziata dalla Regione Campania, organizzata e promossa dalla Scabec, nell’ambito di un progetto di Databenc per la valorizzazione e promozione della canzone napoletana, in collaborazione con Teche RAI e Polo museale della Campania.



UNA VITA “A TUTTO SWING”

Renzo Arbore si racconta a 360° nella puntata di Unici, dal titolo “Una vita a tutto swing”, a lui dedicata. Il musicista pugliese ricorderà alcuni momenti storici della sua carriera, come il concerto alla Radio City Music Hall di New York, con Ray Charles special guest. Nel corso della serata Arbore duetto con Ray Charles sulle note di “O sole mio”. “La eseguì con la mia orchestra. Quando sentì il suono dei mandolini che si intromettevano nella sua versione soul mi disse che avrebbe voluto i tre mandolinisti per inciderla. Venne a Milano e lo fece, poi pochi mesi dopo morì. Quella versione non è mai uscita, esiste soltanto l’esibizione fatta al Madison Square Garden”, racconta Arbore con un velo di malinconica e ammirazione per il grande pianista scomparso nel 2004. (agg. Elisa Porcelluzzi)

RENZO ARBORE NELLE PAROLE DEGLI AMICI

Renzo Arbore, dopo il successo di “Indietro tutta trenta e l’ode”, è il protagonista della puntata di “Unici” dal titolo “Una vita a tutto swing” in onda venerdì 5 gennaio, alle 21.05, su Rai 2. A casa sua, Renzo Arbore si racconta a Giorgio Verdelli, ideatore di “Unici” e in passato redattore di “Quelli della Notte”: “Verdelli con Unici dedica una puntata alla mia versatilità e quasi esclusivamente alla musica; da quando ero il primo dj in Italia entrato in Rai con regolare concorso alle numerose malafette “a tutto swing”, appassionato quale sono di musica americana, jazz, canzoni popolari e canzoni napoletane”, ha detto Arbore anticipando i temi della serata. A raccontare lupo stile “arboriano” ci saranno anche Fiorello, Gigi Proietti, Stefano Bollani ma anche gli amici di Foggia e i collaboratori storici come Ugo Porcelli, Nino Frassica e Marisa Laurito. “È un improvvisatore straordinario”, dice Marisa Laurito in una clip apparsa sui social della Rai. “È meraviglioso. Ha una forza, una grinta…”, aggiunge Gigi Proietti. “Renzo è unico”, conclude Frassica. (agg. Elisa Porcelluzzi)

https://twitter.com/Raiofficialnews/status/948992453285040128/video/1

LO STILE DI RENZO ARBORE

Renzo Arbore sarà il protagonista della puntata di Unici venerdì 5 Gennaio, il programma televisivo che celebra i personaggi che più di tutti hanno lasciato il segno all’interno del panorama italico. E che Renzo Arbore sia uno di questi è assodato visto che con Indietro Tutta, assieme a Nino Frassica, ha scritto un bel pezzo di televisione nonsense. Una televisione che, prima di quel momento non si era mai vista: senza alcun copione scritto o quantomeno ridotto all’osso, al posto del rigore dell’epoca. Nino Frassica e Renzo Arbore improvvisavano, perlopiù, lasciandosi andare a un modo di interpretare la televisione che fino a quel momento non c’era. Non è un’eresia che il musicista napoletano rivoluzionò in un certo senso il modo di affronatre la diretta e che, da quel momento in poi, tutto sarebbe cambiato. Nonostante questo grande merito, però, la Rai-Radio televisione italiana per molti anni ha snobbato il presentatore, come lui stesso ha dichiarato a La Repubblica: “Sono affezionato alla Rai, sono uno dei pochissimi che non è andato dall’altra parte, nonostante avessi ricevuto delle offerte molto sostanziose.”

RENZO ARBORE E LA POLEMICA CON LA RAI

Un rapporto di assoluta fedeltà quello di Renzo Arbore con la Rai, quindi, che però nel corso degli anni si è progressivamente rovinato. Il presentatore e musicista napoletano nel corso degli anni ha svolto principalmente l’attività di musicista anche e soprattutto per mancanza di ingaggi da parte della televisione di Stato. Sempre sul sito internet Repubblica.it Renzo Arbore ha raccontato questo rapporto difficile con un pizzico di amarezza e di sarcasmo: “In tutti questi anni la Rai non mi ha chiamato spesso, anzi. E’ per questo motivo che non ho fatto molta televisione. Forse la Rai credeva che ero troppo impegnato con la musica e la mia band, non so. Alcuni direttori si sono rammaricati di non avermi contattato, altri, invece, come Mario Orfeo, lo sto ancora aspettando.” Parole dure, quelle di Renzo Arbore, che sembrano più quelle di un amante ferito che di un presentatore televisivo disincantato e oramai stanco. Il fatto di essersi rimesso in gioco con Nino Frassica dimostra e ci fa comprendere quanto avrebbe potuto dare alla nostra televisione solo se ne avesse avuta la possibilità.

LA VITA PRIVATA: L’AMORE CON MARIANGELA MELATO

Renzo Arbore è un uomo di mondo e, in quanto tale, ha avuto diversi amori all’interno della sua vita. Il più grande di tutti, però quello che maggiormente segnò la sua vita, fu con l’attrice di teatro e di televisione Mariangela Melato, uno dei volti più noti e carismatici nell’ambito del mondo dello spettacolo. Renzo Arbore ha raccontato al sito internet Avvenire.it come i due si incontrarono: “L’amore tra me e Mariangela Melato fu intensissimo e potente. E’ stata l’amore della mia vita, la persona più importante e che ha avuto il merito di farmi comprendere tantissime cose. Ricordo ancora il nostro primo incontro come se fosse oggi. C’era una festa a casa di Agostina Belli e io invitai Lucio Battisti rassicurandolo che in quella occasione non avrebbe dovuto cantare. Lucio era timidissimo. Ma, non so come, quella sera gli capitò tra le mani una chitarra e iniziò a suonare ‘Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi’ e fu immediatamente un tonfo al cuore. Lucio quella sera fu il nostro Cupido. Fu una serata meravigliosa e che non scorderò mai, sembrava quasi una sceneggiatura di un film.”