Toni Servillo questa sera racconterà le Meraviglie della sua terra nella pagina che La Penisola dei Tesori dedicherà a La Reggia di Caserta, un posto molto caro all’attore, già in passato da lui raccontato nel corso di diverse iniziative. Attraverso le numerose attività a sostegno della sua Caserta, infatti, Servillo ha definito il maestoso Parco Reale come “uno dei sollievi per gli abitanti della città, luogo di aggregazione che appartiene alla comunità locale”, dal momento che, così come si legge dalle sue dichiarazioni su Caserta Arte, “Il parco offre ai visitatori un viaggio nel tempo grazie alla bellezza settecentesca dell’architettura dei suoi giardini”. Per l’attore, questo luogo è inoltre “un vero e proprio incantesimo che ci viene invidiato dall’Europa intera, dalla Francia di Versailles e dall’Inghilterra, maestra in quest’arte”. Di grande interesse, secondo Toni Servillo, anche il complesso di San Leucio, considerato come la “testimonianza di un’operosità rimasta vivida nei secoli”. (Agg. Fabiola Iuliano)
TRA IL TEATRO E L’IMBROGLIO DEL CINEMA
Toni Servillo sarà uno dei protagonisti incontrastati del 2018 dato che il film “Loro”, incentrato sulla vita di Silvio Berlusconi e che vede lo proprio nel ruolo del politico fondatore di Forza Italia e che già sta facendo discutere la critica. La pellicola, distribuita da Universal Pictures, sarà nelle sale proprio a ridosso della campagna elettorale. Toni Servillo, tuttavia, non è estraneo a ruoli controversi se si pensa che ha prestato il volto anche a Giulio Andreotti nella pellicola Il Divo, sempre di Sorrentino. Oltre al cinema, per Toni Servillo c’è anche tante teatro. L’attore, infatti, sarà in scena insieme al fratello cantante Peppe al Teatro Diana dal 9 al 20 gennaio con La parola canta, al tempo stesso un concerto, un recital che vuole celebrare Napoli e la sua tradizione quasi magica in un incontro-scontro continuo tra passato e presente. I due fratelli sono accompagnati dalla musica dei Solis String Quartet e rileggeranno la tradizione napoletana in chiave jazz, folk e pop, tra poesie cantate e canzoni recitate. Toni Servillo, in merito a questo spettacolo ha dichiarato: “Uno spettacolo dove il teatro si fa musica e la musica si fa teatro. Là dove il teatro talvolta non riesce la musica ricapitola la nostra esistenza e ci consente di immaginarne un’altra”. Toni Servillo, nelle scorse settimane, è tornato al cinema nel film complicato di Donato Carrisi La ragazza della nebbia, una storia che è un mix tra noir e giallo, una sorta di fiaba nera. Servillo, per questa pellicola, si è messo alla prova dato che come ha dichiarato in una recente intervista a Il Corriere della Sera, trova difficoltà nel capire i gialli anche se ammette di essere stato conquistato dall’intarsio delle storie di Carrisi.
DAL REGISTA ESIGO LA DIREZIONE
Toni Servillo è sicuramente uno dei mostri sacri del recente cinema italiano. Sette anni fa, veniva ancorato come il miglior attore e oggi si ritrova a essere protagonista di un film complicato come quello su Silvio Berlusconi. Con Loro, Servillo rinnoverà il sodalizio artistico col regista Paolo Sorrentino che lo ha diretto in La grande bellezza ma, come ha dichiarato recentemente l’attore, lui ama anche farsi dirigere da attori esordienti. A Il Corriere della Sera ha detto: “Io sono riconoscente ai registi giovani che credono in me, però da loro pretendo direzione. La esigo”. Secondo Servillo, per quanto un attore possa essere stato bravo nel preparare una scena, tutto è nella mente del regista e solo lui sa cosa vuole. “Facendo un film capita di girare l’ultima scena il primo giorno di set e la prima scena uno degli ultimi giorni di lavorazione. Solo il regista sa cosa sta succedendo. Gli attori lo ignorano” sono state le sue parole. E, Servillo, ha anche detto quale è la sua definizione di cinema. Per lui è un imbroglio sotto il lenzuolo, immagine che riporta ai primordi della tradizione e l’autore dell’imbroglio deve essere proprio il regista.