È morta, purtroppo oggi, Marina Ripa di Meana, a 76 anni. Una donna considerata da sempre un’icona di eleganza e bellezza oltre che di forza. Da sedici anni stava conducendo la lotta contro il cancro, malattia affrontata coraggiosamente. Indimenticabile quando in tv, ospite di Barbara D’Urso, Marina Ripa di Meana si presentò con una sorta di maschera sul viso, sotto la quale si poteva intravedere la pelle segnata e danneggiata. La ragione l’aveva voluta spiegare lei agli spettatori: lo scorso 16 aprile si era affidata a una delle terapie anticancro cui si sottoponeva, finendo sfigurata nel volto e in parte del fisico. Queste le sue parole sull’accaduto: “Sono voluta intervenire a Pomeriggio 5 perché voglio ribadire la mia fiducia nella scienza e nella medicina. Fidatevi dei medici e non degli affabulatori che vi spingono a prendere medicinali alternativi e non basati su prove scientifiche” (Clicca qui per il video di quella intervista). Una donna della quale è impossibile dimenticare l’animo ribelle e il coraggio.
UNA DONNA SEMPRE IN PRIMA LINEA NELLE SUE BATTAGLIE
Sempre in prima linea nelle sue battaglie, dagli anni novanta in poi ha preso parte, in Italia e in altri paesi, a svariate campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l’uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari francesi nell’atollo di Mururoa, contro lo sventramento del Pincio (2008), contro la chiusura dello storico Ospedale di San Giacomo nel cuore di Roma (2008) e quella, recente, per la diagnosi precoce dei tumori. Nella primavera del 2009 partecipa come concorrente al reality show La fattoria condotto da Paola Perego con Mara Venier, ambientato in Brasile e trasmesso su Canale 5, dal quale si ritira poco dopo il suo inizio per motivi di salute; nello stesso anno prende parte anche a una puntata della terza stagione della fiction I Cesaroni, trasmessa anch’essa su Canale 5, in cui ha interpretato sé stessa. Nel 2015 esordisce in veste di attrice teatrale nello spettacolo Il Congresso degli Arguti.