Il Clan Celentano, l’etichetta discografica fondata da Adriano Celentano nel 1961 per avere maggiore autonomia artistica, coinvolse inizialmente artisti come Ricky Gianco, Memo Dittongo, Luciano Beretta e Miki Del Prete. Ricky Gianco, che lasciò il Clan un anno dopo la fondazione, è stato intervistato da Rolling Stones, dichiarando che non è sempre facile riuscire a contattare telefonicamente Celentano. L’ultima cosa che Ricky Gianco gli ha chiesto è la seguente: “Gli ho chiesto se avesse ancora da qualche parte la mia registrazione di Pregherò”. Ricky Gianco incise la prima versione di Pregherò ma il singolo fu portato al successo da Adriano Celentano: “Rimasi pietrificato, avevo vent’anni. Ma Adriano, geniale e machiavellico come è sempre stato, mi ha detto che lo aveva fatto per lanciare la mi carriera”. Per quanto riguarda la sua versione, stando a quanto gli ha detto Adriano Celentano, la registrazione di Pregherò di Ricky Gianco è andata persa in un incendio. (Aggiornamento di Fabio Morasca)



GLI ARTISTI DEL CLAN CELENTANO

Adriano Celentano compie 80 anni e questa è una bellissima notizia per il mondo della televisione e della musica. Il 6 gennaio, infatti, il molleggiato entrerà nella sua ottava decade, segnando un momento importante all’interno della sua esistenza. La vita musicale di Adriano Celentano è sempre stata movimentata (se così si può dire) ed è indissolubilmente legata a Il Clan, chimato anche Clan Celentano. Il Clan erano tutta una serie di musicisti che il molleggiato più famoso d’Italia portava con sé nelle esibizioni musicali e che cercava in tutti i modi di far emergere. Con la generosità e il senso degli affari tipici di Celentano, visto che poi, effettivamente, tanti di loro riuscirono poi ad affermarsi come il maestro aveva previsto. All’interno de Il clan ricordiamo elementi di spicco come Don Backy, Ricky Gianco, Miki Del Prete, Luciano Beretta, Memo Dittongo e tanti, tanti altri. Il clan negli anni sessanta è stato un punto importantissimo per la televisione italiana, un vero e proprio riferimento per chi, in quegli anni turbolenti (con il ’68 e chi più ne ha più ne metta) desiderava avvicinarsi al mondo della musica.



LA CRISI CON DON BACKY

Nel 1968 i rapporti tra il cantautore Don Backy e Adriano Celentano diventano assai tesi. Il tutto per colpa di due canzoni che il toscano (cioè Don Backy) avrebbe dovuto portare al Festival di Sanremo quello stesso anno. Le canzoni in merito erano due: la prima dal titolo ‘Casa bianca’ e la seconda, semplicemente, ‘Canzone’. Il clan e Adriano Celentano obbligarono Don Backy a far comparire la sua firma accanto a quella di un altro membro del clan, Eligio La Valle, perché al Festival di Sanremo un autore non poteva portare due canzoni a sua stessa firma. Don Backy però non acconsentì a questo e, al suo posto, fu lo stesso Celentano a salire sul palco. Il risultato fu che ‘Canzone’ arrivò seconda e Don Backy ruppe immediatamente il contratto con il clan. Per sfregio il cantautore toscano fondò un’altra casa discografica, ‘Amico’ (volutamente ironico) e fece uscire su vinile sia Casa Bianca che Canzone. In questo modo in quell’anno ci furono ben 2 versioni di ognuna di questi pezzi: di Don Backy e del Clan. Alla fine il molleggiato e Don Backy si querelarono l’un l’altro, mettendo fine a un bella storia di amicizia.



IL CLAN: VERSO IL DECLINO

La lite con Don Backy segnerà in modo indelebile le vicende dell’etichetta discografica più importante di quel periodo, e qui ebbe inizio quel declino che sarebbe stato inarrestabile. La questione inerente a pezzi come Canzone e Casa bianca fece sì che Celentano e i suoi non si dettero più da fare per cercare nuovi talenti musicali e vocali all’interno del panorama italiano. Se all’inizio, infatti, l’etichetta discografica aveva in mente di scovare i grandi musicisti laddove sembrava impossibile, le cose cambiarono radicalmente; il clan Celentano si limitò a far uscire pochissimi dischi e 45 giri ogni anno. Prevalentemente ciò che uscì dalla casa discografica appartenne alle canzoni dello stesso Adriano Celentano e di sua moglie, Claudia Mori. Nel corso degli anni il Clan Celentano provvedette anche a distribuire canzoni e dischi di altre etichette discografiche. Tra le tante vale la pena di citare la Kansas di Miki Del Prete, la Fantasy, la Italian Yank e la Disco Azzurro di Claudio Lippi; questo a riprova del fervore che vi era in quegli anni per la musica leggera.