Filippo Timi ha interpretato il ruolo di Ludovic nel film Un castello in Italia del 2013. Nella pellicola questo personaggio è evidentemente ispirato a Virginio Bruni Tedeschi la cui memoria è stata resa viva dalle parole della sorella Carla Bruni. L’attore umbro è nato il 27 febbraio del 1974 eh aesordito al cinema nel 1999 con il film di Anna Negri, In principio erano le mutande. Non è stato dicerto facile interpretare un ruolo importante come quello di Ludovic, sapendo dietro anche la storia di Virginio Bruni Tedeschi che aveva scosso la famiglia Bruni e anche la sorella Carla Bruni. Una responsabilità però che ha portato a commenti positivi un po’ ovunque, persino in Francia dove chiaramente l’argomento è stato dibattuto molto più a lungo rispetto a quanto accaduto da noi. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA DEDICA DI CARLA A VERISSIMO

Si commuove nel corso dell’intervista rilasciata a Verissimo e in più di un’occasione. L’ex premiere dame francese tocca molti argomenti ma tra i più profondi c’è sicuramente quello della famiglia e del fratello che purtroppo ha perso. Silvia Toffanin manda in onda una foto che la vede bambina vicina a suo fratello e le parole di Carla scorrono: “Mio fratello è morto dopo una lunga battaglia contro uma malattia gravissima, l’Aids. È morto a 40 anni e io ero molto preoccupata anche per mia madre perchè non posso immaginare una cosa peggiore di perdere un figlio. – poi svela – C’è una canzone nel mio disco che è per lui “Ciao marinaio” perchè lui amava molto il mare, la barca. È una canzone che ho difficoltà a cantare perchè mi emoziono troppo, soprattutto se in pubblico c’è mia madre. Sono stata attenta a non sbilanciarmi troppo nel racconto perchè lui era molto pudico e riservato”. (Anna Montesano)



CARLA BRUNI: “È UN DOLORE CHE NON PASSA”

Virginio Bruni Tedeschi è il fratello della famosa top model e cantante Carla Bruni, morto di Aids. Le parole di Carla a Verissimo sono state molto toccanti e sicuramente delineano un trauma che difficilmente può essere rimarginato. “E’ un dolore che non passa” ha affermato la donna. E, a Verissimo, ha anche detto di essere stata molto preoccupata per sua madre dato che non esiste un dolore più grande di perdere un figlio. In effetti, la stessa Marisa Borri Bruni ha detto di aver avuto un unico grande rimpianto nella sua vita e cioè non far parlare il marito e il figlio che non riuscivano a comunicare. Virginio era nato dal legame di Marisa con Alberto Bruni Tedeschi, fondatore della CEAT e stando alle parole della donna, aveva sempre avuto un legame conflittuale con suo padre. Virginio Bruni Tedeschi fu stroncato per delle complicazioni di malattie derivanti dall’Aids e questo dramma sembra aver segnato molto la famiglia dell’ex top model, tanto da diventare anche fonte di ispirazione per libri, film e spettacoli teatrali delle sorelle.



VIRGINIO BRUNI TEDESCHI, TRA ARTE E FOTOGRAFIA

Virginio Bruni Tedeschi è morto nel luglio del 2006, a soli 47 anni stroncato dalle complicazioni di una malattia contro cui combatteva da tempo. Le sue condizioni di salute si aggravarono così tanto nel corso dell’ultimo periodo della sua vita che questo gli impedì di prendere parte alla mostra “Il Vento, dal Settecento all’ arte contemporanea” nel castello di famiglia. Da sempre grande estimatore dell’arte, era stato proprio lui con Marisa l’ ispiratore dell’ Associazione Arti al Castello, nata nel 2005 per promuovere mostre e iniziative d’ arte nella residenza più amata dalla famiglia. Lo stesso Virginio aveva deciso, tempo prima della sua morte, di donare al museo di palazzo Madama alcune delle opere della collazione di miniature del Sette e Ottocento messa insieme da suo padre Alberto. Virginio, tra le altre cose, decise anche di rinunciare a far esporre queste opere al museo Louvre di Parigi e preferì donarle alla città di Torino. Da sempre amante del mare, si divideva tra la casa di Parigi e quella sulla costa Azzurra, passando il suo tempo a portare avanti la passione per la fotografia, resa ancora più forte proprio dai paesaggi del sud della Francia.

VIRGINIO BRUNI TEDESCHI, IL FILM A LUI DEDICATO

Virginio Bruni Tedeschi è stato amatissimo dalla sua famiglia e dalle sue sorelle. Così, l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, applauditissima nell’ultima pellicola di Paolo Virzì La pazza gioia, ha deciso di renderlo, in qualche modo, protagonista di una sua pellicola. Infatti, nel 2013, la Bruni Tedeschi ha girato Un castello in Italia, una sorta di pellicola autobiografica in cui è forte il ricordo di Virginio. La donna ha affermato come solo la psicanalisi riesca a risolvere determinati tipi di lutti ma che il film può lenire delle ferite, essere un balsamo per sublimarle. La pellicola racconta la storia di un rapporto tra due fratelli e Valeria Bruni Tedeschi ha affermato di essersi ispirata a Il giardino dei finzi contini per la sceneggiatura. Il fratello della donna è interpretato da Filippi Timi e, a questo proposito, l’attrice ha dichiarato, in occasione della presentazione della pellicola a Cannes, di averlo scelto perchè era il più bravo. “Ho fatto tanti provini, non assomigliava affatto a Virginio dal punto di vista fisico, ma, durante le riprese, ha iniziato a ricordarlo moltissimo”