Si parla di Sanremo a Domenica In, nella prima puntata dell’anno, e ovviamente non poteva mancare il grande artista partenopeo Enzo Grananiello, il quale proprio sul palcoscenico dell’Ariston si esibì con Ornella Vanoni sulle note del brano Alberi. La Vanoni tornerà anche quest’anno nell’edizione numero 68 della kermesse musicale diretta e condotta da Claudio Baglioni. Come ricorda oggi Grananiello quell’esperienza? “Bellissima”, ha detto a Cristina Parodi. “Ho cantato con l’eleganza, cantare vicino a lei è stato come la quercia e le foglie”. Facile intuire chi dei due fossero i due elementi naturali. Ma come riuscì Ornella Vanoni a comprendere e cantare così perfettamente in napoletano? “Essendo una vera artista, quando cantò con me era emozionata”, ha detto. “Gli artisti si immedesimano nelle cose e lo spirito evidentemente capisce tutte le etnie. Lei ha il sentimento, ha la passione e l’emozione che è un ingrediente napoletano”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ENZO GRANANIELLO OSPITE A DOMENICA IN

Enzo Gragnianello sarà ospite del programma di Rai Uno Domenica In condotto dalla sorelle Parodi Domenica 7 gennaio. Il cantante, recentemente, ha parlato del suo lavoro Neapolis mantra, il cui titolo è preso in prestito da un suo album del 1998 in cui da cantautore metteva da parte le parole per farsi sciamano, indiano delle riserve metronapoletane. Grananiello ha affermato di aver scelto una struttura narrativa che potete avvicinarsi alla terza persona di un romanzo, che potesse quindi raccontare la storia della sua vita. Ecco cosa ha dichiarato in un’intervista: “La new age non c’entra nulla, è qualcosa che faccio da bambino, quando mi accompagnavo con le buatte del salumiere. Mi piace usare il fiato senza badare alla vanità del cantautore, senza passare dai filtri della razionalità. È un canto di cuore, è suono, è significante che non ha bisogno del significato, è emozione diretta, pura”. Nel corso della sua carriera, Gragnianiello ha anche scritto le colonne sonore di alcuni film per il cinema come Veleno, che vide tra i protagonisti Luisa Ranieri e incentrato sulla terra dei fuochi.



GRAGNANIELLO, SCOPRIAMO CHI È

Enzo Grananiello è nato a Napoli nel 1954 ed è proprio in questo contesto che l’uomo inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica, accorgendosi di quello che lo circonda. Durante il periodo della sua adolescenza, il cantante ha fatto tanti lavori prima di dedicarsi a pieno alla sua passione. A dieci anni inizia a studiare chitarra e a diciotto compone le sue prime canzoni che si concentrano su temi come l’amore, la rabbia e le storie di emarginati. Nel 1977 fonda i Banchi Nuovi e parte la sua avventura nel mondo della musica alla scoperta delle radici popolari della musica napoletana e nel 1983 da vita al suo primo album omonimo. Nel 1986 e di nuovo nel 1990, vince il Premio Tenco per la migliore canzone dialettale, riconoscimenti che non fanno che esaltare la qualità artistica del cantautore e musicista partenopeo, confermata anche dai quattro album successivi, “Fujente” (1990), “Veleno, mare Ammore” (1991), che continuano la personalissima ricerca di Enzo nella composizione dialettale, “Un mondo che non c’è” (1993) e “Cercando il sole” (1994). Collabora con Adriano Celentano e anche Ornella Vanoni nel 49esimo Festival di Sanremo. Scrive anche per Bocelli per poi rifugiarsi in un periodo di solitudine creativa. Nel 2008 si sale anche sul palco come attore.

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