Patrizio Oliva, opsite a Domenica In, è uno degli sportivi più famosi nel mondo della boxe all’interno del suolo nazionale italiano. Come pochissimi, però, Oliva ha fatto di questo nobile sport una professione vera e propria e non un aspetto dilettantistico come hanno svolto tanti altri. Questo nobile sport negli anni ha subìto un notevole calo dal punto di vista degli ascolti, colpa anche della sua poca spettacolarità al giorno d’oggi. In passato il pugilato, anche quello italiano, ha avuto nomi di grande rilievo come quello di Nino Benvenuti, oltre che quello di Patrizio Oliva. Al giorno d’oggi le cose non stanno più così, purtroppo. Gli incontri di box si basano esclusivamente sulla tecnica e, almeno televisimvamente parlando, sono poco spettacolari. Anzi: non è esagerato dire che spesso risultano essere piuttosto noiosi. E’ difficilissimo vedere un k.o. al giorno d’oggi e ancora più difficile vedere una sequenza di colpi portata a termine senza un ‘abbraccio’ tra i due contendenti, volta a spezzare il ritmo. Lo spettacolo non è più di casa, purtroppo, e questo è un fattore di cui tener conto.
LA POLEMICA DI PATRIZIO OLIVA
Come dicevamo all’inizio del nostro articolo, la boxe delle Olimpiadi è fatta da dilettanti che saranno sì fortissimi, ma non potranno mai essere equiparati a chi fa della boxe una vera e propria professione. O almeno questo è quello che pensa Patrizio Oliva, uno che di pugilato ne ha masticato tanto durante questi anni e che quindi può parlare con grande cognizione di causa. Ecco cosa ha detto al quotidiano Il Giornale: “Clemente Russo e Cammarelle sono degli ottimi pugili, questo è chiaro ma non saranno mai come Patrizio Oliva. Quando ero giovane mi avevano fatto ponti d’oro affinché io restassi un dilettante ma io ho sempre rifiutato tutte le offerte che mi venivano date. Questo non perché ero pazzo ma perché desideravo migliorarmi nella boxe e, soprattutto, confrontarmi con i migliori di questo sport. Potrai vincere anche 3 Olimpiadi ma non sarai mai un pugile.” Continua Patrizio Oliva, oramai scatenato: “Rispetto la scelta di Cammarelle e Russo di non essere mai diventati professionisti, così si sono sistemati con lo stipendio e la pensione. Non condivido però la loro scelta.”
L’ATTACCO A TARDELLI
Patrizio Oliva è un personaggio che non schiva affatto le polemiche (come faceva invece con i ppugni sul ring) ma, anzi, gli va incontro a testa bassa più che può. Il napoletano ha voluto dire la sua anche sulle Universiadi del 2019 che si terranno a Napoli e sulla scelta del calciatore Marco Tardelli come mediatore tra le varie Federazioni. L’ex pugile non ci è andato leggero nemmeno stavolta, anzi: “Marco Tardelli è stato sicuramente un gran calciatore, ma non capisco proprio la sua scelta come mediatore tra le Federaioni per le Universiadi che si terranno a Napoli nel 2019. Marco Tardelli non è né campano né napoletano. La nostra regione ha tantissimi personaggi sportivi, perché non scegliere uno di loro?” Queste le sue parole, riportate dal sito internet Quotidiano.net. Marco Tardelli non dovrebbe offendersi, comunque, visto che l’appello di Oliva era non tanto contro di lui ma a favore di un personaggio sportivo napoletano a scelta tra i tantissimi a disposizione. Il riferimento a se stesso non c’è stato (non sarebbe stata affatto una cosa elegante), ma implicitamente, l’ex boxeur ha fatto riflettere la federazione su una sua possibile candidatura.