Andrea Bocelli parla con la saggezza tipica di un uomo di grande cultura e con l’esperienza di chi nella propria vita ha affrontato diverse prove importante. Nell’intervista realizzata da Il Resto del Carlino, però, è dai piccoli dettagli che si intravede la natura profonda del personaggio. La star internazionale che dopo due concerti al Madison Square Garden è voluto rientrare in Italia giusto in tempo per la notte del 24 dicembre:”Perché la messa di mezzanotte la devo ascoltare in italiano, se no non mi sembra Natale. E poi intendo sfruttare le festività per studiare con calma, tra le pareti domestiche, la “Lucia di Lammermoor”, che interpreterò a fine maggio al Carlo Felice di Genova. Anche perché il 20 gennaio riprendono gli impegni concertistici e poi non avrò più abbastanza tempo per prepararmi seriamente. Per l’Andrea Chenier che porterò in estate al Teatro del Silenzio, invece, basterà una ripassata. E’ la mia opera preferita”.



LA SITUAZIONE POLITICA

Nell’intervista concessa a Il Resto del Carlino, Andrea Bocelli ha dato anche un parere sulla situazione politica internazionale e nostrana:”Trump? Non sono un politico, però da cittadino penso che, nelle grandi democrazie del pianeta, i politici contino abbastanza poco. Ho l’impressione che facciano quello che vuole la corrente. In Italia, ad esempio, non comanda nessuno; e questa è stata una precisa scelta dei nostri padri costituenti che, all’indomani della svolta autoritaria impressa dal fascismo alla storia del Paese, redassero una costituzione prevedendo l’indipendenza dei poteri”. Si rifa ai grandi filosofi del passato, Bocelli, per indicare la rotta da seguire:”Alla base di ogni nostra scelta c’è sempre un bivio, un grande aut-aut, per dirla con Kierkegaard, che da un lato ti porta verso il bene e dall’altro ti porta verso il male. Tu devi solo scegliere la direzione da prendere”.



I TALENTI DA NON SPRECARE

Se un grande come Andrea Bocelli spiega che il merito della propria felicità non dipende da sé stessi, c’è da fidarsi:”Nella vita, siamo sempre felici per grazia ricevuta. Questo perché la felicità va ben oltre i tuoi meriti, le tue qualità. Quando incontri la donna della tua vita, ad esempio, è perché ‘vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole’. Non hai meriti per averla incontrata. Viceversa i momenti tristi, le difficoltà molto spesso, per non dire quasi sempre, sono il risultato dei nostri errori, delle nostre mancanze, delle nostre lacune. Bravo come Messi o bella come Belen ci nasci. E se ti monti la testa è un incidente intellettuale, perché dovresti solo ringraziare il cielo per quel che ti ha dato. Se invece hai dei talenti e non li sfrutti perché non hai voglia, perché sei infingardo o pigro, quello è demerito. O almeno, questa è la mia visione della vita”.

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