Crescere all’ombra di un mito non è sempre facile, non lo sarà stato per nessuno dei tre figli di Adriano Celentano ma sicuramente quello che sembra aver sofferto di più in vita è proprio Giacomo. In questi giorni si è parlato molto di lui e della sua depressione ma soprattutto della conversazioni che gli ha salvato la vita portandolo sulla retta vita. Proprio nei mesi scorsi, il figlio di Adriano Celentano ha pubblicato “I tempi di Maria” spiegando non solo il suo momento più basso e la risalita verso la vita in comunione ma anche questi anni bui che stiamo vivendo e per i quali l’Onnipotente ha deciso di mandare in missione Sua Madre. In particolare, Giamoco racconta: “Io credo fermamente che nel ventunesimo secolo Satana ha sferrato il suo attacco principale contro la famiglia e contro i giovani, e così l’Onnipotente ha inviato Sua Madre come maestra, guida e madre nostra per contrastare il piano di Satana, e per conseguire la vittoria del suo Cuore Immacolato sul mondo“. La sua testimonianza potrebbe aiutare altri che, come lui, si sentono smarriti e si lasciano portare via dal demone della depressione. (Hedda Hopper)



IL PUNTO DI SVOLTA

Giacomo Celentano, secondo dei tre figli del Molleggiato e neo ottantenne Adriano e di Claudia Mori, lo scorso anno è tornato alla ribalta in seguito alla pubblicazione del libro “I tempi di Maria” nel quale racconta il suo cammino di conversione e devozione per la Madonna, partendo dal suo rapporto con la madre. Di Adriano ha in comune il sorriso e quella forte fede che è aumentata nel corso degli anni fino ad accrescere in lui la grande devozione mariana. Ciò ebbe inizio in un momento particolarmente buio della vita di Giacomo, esattamente durante il suo percorso di guarigione dalla depressione. Come rievoca La Stampa, punto di svolta della sua vita furono due pellegrinaggi realizzati a Schio e Medjugorje che fecero riflettere il giovane figlio di Adriano Celentano sulla sua esistenza, basata certamente sul benessere economico e sul successo artistico ma sempre più cupa e solitaria. Come spiega nel suo stesso libro, Giacomo crede che sia stato Dio a permettergli di potersi rivolgere nuovamente a lui, come suo figliol prodigo, pregandolo e cercandolo. Ciò avvenne dopo aver fatto terra bruciata attorno a sé, ma l’amore per Dio riuscì poco alla volta a ricucire alcune ferite profonde. Nel suo libro ricopre una figura importante la Madonna: “Fu proprio leggendo i messaggi della Regina della Pace che mi innamorai di lei”, racconta in merito.



GIACOMO CELENTANO, PROMOTORE DE “LA CITTADINA DELLA DIVINA MISERICORDIA”

Insieme alla moglie Katia, Giacomo Celentano è il promotore di un progetto dal nome “La Cittadina della Divina Misericordia”, lo stesso che ha dato al suo ultimo singolo il cui videoclip, sotto forma di Dvd, è allegato al libro “I tempi di Maria”. Il progetto accoglie al suo interno volontari che esercitano opere di misericordia nei confronti di bambini e adolescenti emarginati, abbandonati ma anche poveri, malati e disabili. La Cittadina della Misericordia è stata strutturata come se fosse un vero e proprio quartiere con casa, scuola, mensa, infermeria, ma anche campo sportivo, chiesa e cinema-teatro, al fine di accogliere ed intrattenere. Il suo libro del 2017 vede il contributo di due importanti nomi, quello di monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e di Giuseppe Noia, docente di Medicina Prenatale e responsabile dell’Hospice Perinatale del Policlinico di Roma. Quella contenuta nel suo testo, a detta di D’Ercole, è “a riflessione di un credente che, in questi tempi di grande crisi morale e materiale, richiama l’attenzione su Colei che guida il cammino dell’umanità del terzo millennio: Maria”.

Leggi anche