Sta per iniziare una nuova puntata di Voyager su Rai Due con Roberto Giacobbo come sempre conduttore.. Saranno diversi i servizi interessanti, tra cui l’intervista al Premio Nobel per la medicina Eric Kandel. Intanto sui social network il pubblico ha già iniziato a inneggiare il nome proprio del conduttore, chiedendogli scherzosamente di chiedere i soldi alla Nasa per l’uso della parola Voyager appunto. Fa piacere vedere come siano tantissimi i tweet di persone pronte a vedere questa interessante trasmissione e che sottolineano come non se la perderebbero per nulla al mondo. Spunta poi anche una velata polemica sul fatto che stasera la Rai trasmetta contemporaneamente la trasmissione Presa Diretta. Sicuramente è un segnale di come la cultura in Italia non sia poi così trascurata anche da un pubblico piuttosto vario. Clicca qui per tutti i commenti su Twitter. (agg. di Matteo Fantozzi)
INTERVISTA AL PREMIO NOBEL ERIC KANDEL
Oggi, lunedì 8 gennaio, alle 21.20 su Raidue, Roberto Giacobbo torna con una nuova serie di puntate di Voyager – ai confini della conoscenza. A partire dall’appuntamento odierno, Roberto Giacobbo continuerà il suo viaggio di racconto e ricerca per raccontare al pubblico scoperte scientifiche e non solo. Nella prima puntata della nuova stagione di Voyager, Roberto Giacobbo intervista il Premio Nobel per la medicina Eric Kandel, neurologo e neuroscienziato americano a cui il conduttore rivolgerà alcune domande come: è possibile che nel prossimo futuro ricorderemo tutto della nostra vita? Potremo migliorare la nostra memoria e combattere le malattie che possono rovinarla? Un’intervista imperdibile per gli amanti della medicina ma per tutto il pubblico curioso e appassionato di trasmissioni del genere.
VOYAGER, ANTICIPAZIONI: TUTTI I SERVIZI DELLA PUNTATA
Roberto Giacobbo, poi, nel corso della puntata di Voyager si dedicherà all’Italia straordinaria, ai luoghi più belli del nostro paese e alle storie degli uomini che lo hanno reso unico. Questa sera, Giacobbo racconterà la storia della diga del Gleno crollata il 1° dicembre del 1923.Si parlerà, poi, della diga del Vajont che crollò per una frana improvvisa causando quasi 2mila vittime il 9 settembre del 1963. C’è poi la Gleno in Lombardia che nasconde un segreto. “Cosa è successo quella mattina di 94 anni fa? Cosa spezzò letteralmente in due la diga riversando 3 milioni di metri cubi di acqua sulla sottostante Val di Scalve? E perché qualcuno sostiene che le carte ufficiali non raccontano tutta la verità?”, sono alcune delle domande, come rivela il comunicato ufficiale della Rai a cui Roberto Giacobbo cercherà di dare delle risposte. Infine, gli spettatori saranno portati in una miniera sale sotterranea in Polonia.