Lunga intervista della Gialappa’s Band a Le Iene, con il noto trio comico che ha parlato della comicità al giorno d’oggi ma non solo. Nella lunga chiacchierata con l’inviata Giulia Innocenzi le voci di Mai Dire Gol hanno anche parlato delle numerose collaborazioni nel corso della carriera, ma manca quella con Checco Zalone: “Purtroppo temiamo che non succederà mai, non perché non vogliamo noi, ma continuiamo a sperare che possa accadere”. Non è la prima volta che la Gialappa’s Band parla del desiderio di collaborare con Checco: “La prima volta che l’abbiamo visto abbiamo detto: “Questo è un fenomeno”. Purtroppo, aveva già firmato per Zelig e non siamo riusciti a portarlo con noi. Cosa ci piaceva? La scorrettezza politica, e il fatto che sotto la superficie della sua comicità – che a volte sembra facile – si nasconde una vera satira di costume”, le loro parole in una intervista all’Huffington Post nel 2017. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GIALAPPA’S BAND, ECCO LE LORO FACCE

Gialappa’s Band, ecco le loro facce: lunga intervista a Le Iene del trio comico composto da Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci. Autori, comici e commentatori televisivi, i tre milanesi sono stati protagonisti degli ultimi anni di televisione e hanno conquistato migliaia di fan grazie alle loro cronache ironiche e satiriche di eventi sportivi ma non solo. Voci fuori campo di numerose trasmissioni, il nome del gruppo deriva dalla gialappa, una pianta floreale messicana dal cui tubero si estrae un lassativo per cavalli. Il motivo? In occasione dei Mondiali di calcio messicani del 1986, i primi che commentarono in radio, furono infatti frequenti i casi di calciatori colpiti da problemi intestinali. Intervistati da Giulia Innocenzi, i tre hanno iniziato a parlare della loro età: “Superiamo i 160 anni, siamo abbastanza maturi per te o dobbiamo maturare ancora un po’?”.



TRA SATIRA E POLITICA

Continua la Gialappa’s Band: “Il primo lavoro fatto insieme? Non lo abbiamo mai fatto un lavoro insieme. Mai pensato di andare in pensione? In pensione ci va chi lavora, quindi…”. Sul programma più bello: “Non lo abbiamo ancora fatto. Il comico migliore? E’ una imboscata per farci litigare con centinaia di persone, hanno tutti il nostro numero di telefono”. E le loro battute hanno spesso creato problemi: “Sì, avevamo fatto intuire che uno era un po’ un c…”. Le voci di Mai dire gol hanno poi sottolineato: “La comicità non è cambiata, sono aumentati i sedicenti comici”, mentre sui cinepanettoni, “Ci sono due-tre cinepanettoni belli in trent’anni, tipo il primo vacanze di Natale”. Passando alla politica: “Chi fa più ridere tra Di Maio o Salvini? E’ una bella lotta, Salvini fa più incazzare: diciamo che come duo è bello da vedere”. E ancora: “Di Maio o Renzi? Forse adesso Di Maio, perché Renzi fa un po’ più tristezza che ridere: quando uno non ha più il potere e pensa di averne ancora un po’…”. Clicca qui per vedere il video.

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